Giulia Siena
PARMA – “No, non voglio sposarmi! Voglio ballare!”
Sirenetta ha un sogno; un sogno non riconducibile all’amore verso un umano, ma l’amore per sé stessa e per la propria libertà. Da questa consapevolezza comincia la storia de Il nuovo palazzo della Sirenetta, il libro di Marco Taddei con le illustrazioni di Tamara Tantalo. Il volume, pubblicato da Orecchio Acerbo nella collana Albi, è nato dal concorso “Notte di Fiaba”.
Ogni giorno la nonna racconta a Sirenetta del mondo degli umani. Lì, sulla terra, donne e uomini si tendono in un abbraccio e insieme danzano, stretti stretti. Muovono le gambe per ballare e quel movimento sinuoso e complice attira l’attenzione di Sirenetta. Continua
Categoria: leggendo crescendo
HOP: “Marina”, vita, arte e coraggio di Marina Abramovic
Giulia Siena
PARMA – “Un giorno, sdraiata sull’erba, vede alcuni aerei volare e lasciare la loro scia dopo il passaggio. Capisce allora di voler fare arte in modo diverso dalla pittura, usando qualsiasi cosa o non usando alcuna cosa, rendendo il processo artistico più importante del risultato. Passerà tempo prima che arrivi a concepire la performance come il proprio personale modo di essere artista, ma Marina adolescente ha già intuito quale sarà il suo percorso di libertà”. Pensiero e metodo hanno forgiato la Marina Abramović donna e artista, colei che – covando la necessità di espressione e la voglia di emancipazione nell’ex Jugoslavia – è riuscita a dare un senso alla propria arte, sempre in evoluzione.
Marina viene raccontata nell’omonimo libro illustrato da Giulia Rosa e curato da Lorenza Tonani per la collana Per aspera ad astra della Hop Edizioni. Il racconto che emerge – tra le pagine ricche di bellissime illustrazioni – è un denso mix di determinazione e coraggio, sensibilità e caparbia. Marina cresce in un contesto familiare difficile: il padre Vojin e la madre Danica sono guardie d’élite nella Belgrado di Tito; ma la situazione politica e la guerra domestica tra i genitori non permettono a Marina di crescere serenamente. La frustrazione, la disapprovazione, le negazioni da parte della madre, faranno di Marina un’adolescente sofferente e riluttante che troverà nell’arte la sua vera origine. L’Accademia di Belle Arti diventa un’ancora di salvezza nel marasma quotidiano; qui, durante il Sessantotto, troverà rifugio e ispirazione cominciando a collaborare con il Gruppo 70. Le prime opere di Marina sono legate ai suoni. La ricerca della libertà continua e la porterà a legarsi a Nesa, il suo primo marito. L’arte si fa necessità e le performance di questi anni affrontano il tema del superamento della sofferenza emotiva e fisica, una costante nella vita artistica della donna. Con il tempo le cose cambiano, i confini si allargano e l’Abramović solca nuove strade e nuove collaborazioni: è ad Amsterdam che incontra Ulay, l’amore che attendeva, colui che le stravolgerà la vita e l’arte. Insieme cominciano a girare l’Europa, insieme pensano e sperimentano nuove performances portando i loro corpi a scoprire i propri limiti. Sono anni intensi, di sperimentazione ed equilibrio, anni di passione e studio, esplorazione e cambiamento. Marina trova il suo posto nell’arte, costruisce il proprio ruolo, ma da lì a poco – al cospetto della più grande performace svolta insieme – Ulay l’abbandonerà. Sarà per Marina morte e rinascita, rinnovamento e conferma.
Le imprese e gli amori, le decisioni e le sofferenze, le innovazioni e le ricerche fanno di Marina Abramović una delle icone dell’arte contemporanea; “la nonna della performance”, come ama definirsi, è colei che ha modificato il concetto di arte, collegando le azioni del corpo alla possibilità della mente.
Marina è la biografia che si aggiunge a quelle della collana Per aspera ad astra, esistenze eccezionali di grandi donne, libri che coinvolgono e appassionano.
Parapiglia, “Storie per gioco”: Anna Vivarelli racconta dove tutto ebbe inizio
Giulia Siena
PARMA – Le storie servono a farci trovare il filo dell’oggi; se nel presente esiste qualcosa – di bello o di brutto che sia – è perché da qualche parte, in qualche luogo e per qualche motivo, ebbe inizio. Tutto inizia, e tutto finisce. Anche i giochi hanno una storia, un motivo per diventare diletto e sopravvivere ai bisogni o alle mode. Anna Vivarelli in Storie per gioco, illustrato da Andrea Rivola e pubblicato da Parapiglia Edizioni, dà vita a dieci racconti attorno ad altrettanti giochi spesso dimenticati. Continua
10 Libri per l’estate dei ragazzi, consigli per scoprire il piacere di leggere
Giulia Siena
PARMA – E’ sempre difficile stilare una lista di libri per ragazzi; difficile perché le tematiche da consigliare sono tante e di buoni libri, ad oggi, ce ne sono diversi. Dal mio punto di vista il problema nel rapporto lettura-ragazzi è solamente uno: come coinvolgere nella lettura senza opprimere? Come lasciare che questa sia un’azione piacevole e non una costrizione a causa della quale i libri siano odiati? Gli interrogativi sono tanti e, per questo, oltre a consigliare dei libri con tematiche accattivanti e scritture coinvolgenti, lascio la libertà di scegliere: leggere o non leggere. Leggere è un’azione per sé stessi e quindi rubo le parole di Cesare Catà (“Sognate la vostra vita”): “Leggete, quanto più potete. Ma non perché dovete. Leggete perché l’estate vi ispira avventure e sogni, e leggendo vi sentite simili a rondini in volo. Leggete perché è la migliore forma di rivolta che avete”.
Con questo augurio ecco i 10 Libri per l’Estate dei Ragazzi. Continua
Coccole Books, novità e riconoscimenti per la casa editrice cosentina
Giulia Siena
ROMA – Mesi intensi per Coccole Books, la casa editrice cosentina che da oltre dieci anni porta avanti un sogno editoriale con le radici ben ancorate al territorio e ali per arrivare ovunque. L’attività di ricerca, pubblicazione e promozione fatta in questi anni da Daniela Valente e Ilario Giuliano è stata intensa e incessante; buona la proposta editoriale, importanti i temi trattati, fondamentale il coinvolgimento per ogni nuova pubblicazione. Questo grande lavoro ha portato, negli ultimi mesi, tanti riconoscimenti: il 2017 si è chiuso in maniera positiva e il 2018 è stato all’insegna delle novità e della soddisfazione. Continua
Reggionarra 2018, due giorni dedicati alla narrazione
REGGIO EMILIA – Da venerdì 18 a domenica 20 maggio torna Reggionarra, il progetto culturale dedicato all’arte del narrare nato nel 2006 nell’ambito dell’Istituzione Scuole e Nidi d’infanzia del Comune di Reggio Emilia e di Reggio Children, in collaborazione con diverse istituzioni culturali pubbliche e private del territorio. Ispirato dalla convinzione che ogni persona possieda quel talento naturale a raccontare che trasforma ogni piccolo accadimento quotidiano in una straordinaria esperienza della vita, Reggionarra si sviluppa nell’arco dell’anno con diversi appuntamenti: percorsi di formazione per genitori, momenti narrativi nelle scuole o nel corso di eventi pubblici, la Notte dei Racconti a febbraio, in occasione del compleanno di Loris Malaguzzi, pedagogista, ideatore del Reggio Approach e, in primavera, l’evento che coinvolge tutta la città. Continua
Biancoenero: “Puzzetta e piccolo pirata”, quando fratello e sorella si tengono per mano
Giulia Siena
PARMA – Julie Bonnie, cantante, violinista e autrice francese, narra la storia – illustrata da Charles Dutertre – di un fratello e di una sorella che di sera, nella loro stanza blu dalle tende rosse, si tengono la mano e cominciano a parlare. Le loro parole sono veicoli fantastici verso mondi lontani, futuri o nostalgici; le parole si mescolano alla fantasia e danno vita a viaggi intorno ai sogni. Puzzetta e piccolo pirata, pubblicato da biancoenero edizioni, è un libro ad alta leggibilità che ci porta in una casa come tante, in una sera qualunque. In una sera, appena prima di dormire e quando il sonno non arriva, il fratello minore che sogna di diventare un marinaio pirata, cerca riparo nel letto di sua sorella. La bambina ha una voce sublime e sogna di diventare una grande cantante. Continua
“Il violino di Auschwitz”: la musica è un messaggio di coraggio
Giulia Siena
PARMA – “Mi chiamo Collin-Mézin, sono un violino. Spero non vi stupisca il fatto che io possa parlare. E’ la musica a darmi la voce. E se state ad ascoltare, potrete conoscere la mia storia. […] Il mio racconto sarà simile a un concerto, dove i momenti lievi si alternano a quelli gravi, i tristi ai sereni. Sarà una melodia che narra le vicende di una persona a me molto cara, la prima che mi ha tenuto tra le mani per suonare. Una ragazza come voi, allegra, vivace, piena di speranze, di entusiasmi e di sogni”. Collin-Mézin è un violino, nacque a Parigi dalle sapienti mani di un liutaio famoso che, dopo qualche anno, lo vendette a una bottega di Torino. Qui lo notò un padre premuroso che volle fare un regalo alla propria bambina. Quando il signor Levy consegnò il violino ad Eva Maria, la ragazza accarezzò il legno e cominciò a suonare. Le note de Il Cigno di Camille Saint-Saëns, diedero avvio a una lunga storia di un’amicizia tra il Collin-Mézin e la giovane ragazza ebrea. Continua
Bonafini: “Celestiale”, un racconto che diventa romanzo. Quando le parole ri-costruiscono vite
Giulia Siena
PARMA – “Mi piacciono tanto, le parole, però hanno il difetto di restarmi dentro la testa anche quando vorrei che uscissero fuori. E invece niente: le fannullone se ne rimangono lassù, stravaccate, in disordine, a farmi un gran baccano nel cervello. Cosicché io mi confondo, e rimango muto, oppure dico solo stupidaggini”.
“Le parole sono pietre”, titolava un celebre libro di Carlo Levi; le parole sono ponti, le parole sono importanti; le parole sono armi, sono potenti. Le parole hanno una forza inarrestabile: ammaliano, legano, allontanano, accarezzano e violentano. Ed è questo l’aspetto che più mi ha colpito leggendo Celestiale, la prima opera di letteratura per ragazzi dell’autrice Francesca Bonafini. Pubblicato nella collana Zona Franca di Sinnos, Celestiale è un libro ad alta leggibilità dedicato a lettori dagli 11 anni, lettori che possono già comprendere l’audacia e il fascino delle parole. Continua
“Contro corrente”: Alice Keller racconta la determinazione delle bambine intrecciando storia e speranze
Giulia Siena
PARMA – “L’unica che non se lo chiedeva, da dove potevo essere uscita, era mia cugina. Si chiamava Gertrude, veniva da New York, ed era più grande di me di dieci anni. Aveva esattamente la stessa età di Tina la quale, ogni volta che la vedeva, storceva il naso e girava la testa dall’altra parte. ‘Che diavolo ci deve fare Gertrude con quelle cosce così grandi? E con quelle spalle da boscaiolo?’, si chiedeva sempre”. Alice Keller – bolognese, classe 1988 – si è spesso dedicata a storie armoniche e delicate, racconti che fanno sorridere attraverso la pacatezza delle parole. Con Contro corrente, il libro pubblicato da Sinnos, la stessa pacatezza torna nelle pagine magistralmente illustrate da Veronica Truttero e costruisce un racconto straordinario sulla forza dei sogni delle donne intessendo storia e desiderio. Continua