Silvia Notarangelo
ROMA – Insegnante in pensione, autore teatrale ma, soprattutto, apprezzato scrittore, Nino Nonnis ha appena pubblicato, con Arkadia Editore, un nuovo romanzo dal titolo “La vita altrove”. In un paese dove piccolezze, fatti quotidiani, invidie e lacerazioni possono assumere connotazioni da tragedia greca, i protagonisti del libro si muovono come tanti personaggi, sballottati dagli eventi, spesso ignari della grande storia che gli scorre a fianco, quasi parallela. E così un amore può trasformarsi in vendetta, un semplice sgarbo in faida. Michele, nonostante le grandi difficoltà di norme sociali che deve affrontare, non può rinunciare al suo amore per Caterina, sebbene sia costretto a vivere il suo sentimento in modo discreto, preservandolo dagli sguardi del mondo.I Vidili, la famiglia di cui fa parte Michele, gente onesta ed operosa, non possono ambire ad unire i propri destini a quelli dei Cossu, i ricchi del paese. E il giovane se ne rende conto, quando ormai è troppo tardi.Le vicende di uomini e donne di un ipotetico paese immerso nelle sue tradizioni diventano lo specchio di una società, in un racconto che dal primo dopo guerra arriva fino ai giorni nostri. Nel mutare delle epoche si coglie anche l’evoluzione di una società che attraversa un cambiamento epocale, tra giovani che fuggono via e nuovi interessi che arrivano, dove l’antico tende a scomparire per lasciare spazio al progresso.
Ma la forza dei luoghi, dei ricordi, di eventi e persone rimane sospesa e pronta per essere trascritta, come segno di rispetto verso un passato che è stato patrimonio di intere generazioni. Un romanzo corale, un affresco avvincente in cui uomini, donne, paesaggi, storie si fondono in una narrazione a più voci, capace di far sorridere ma anche ricca di emozioni.
ROMA – Insegnante in pensione, autore teatrale ma, soprattutto, apprezzato scrittore, Nino Nonnis ha appena pubblicato, con Arkadia Editore, un nuovo romanzo dal titolo “La vita altrove”. In un paese dove piccolezze, fatti quotidiani, invidie e lacerazioni possono assumere connotazioni da tragedia greca, i protagonisti del libro si muovono come tanti personaggi, sballottati dagli eventi, spesso ignari della grande storia che gli scorre a fianco, quasi parallela. E così un amore può trasformarsi in vendetta, un semplice sgarbo in faida. Michele, nonostante le grandi difficoltà di norme sociali che deve affrontare, non può rinunciare al suo amore per Caterina, sebbene sia costretto a vivere il suo sentimento in modo discreto, preservandolo dagli sguardi del mondo.I Vidili, la famiglia di cui fa parte Michele, gente onesta ed operosa, non possono ambire ad unire i propri destini a quelli dei Cossu, i ricchi del paese. E il giovane se ne rende conto, quando ormai è troppo tardi.Le vicende di uomini e donne di un ipotetico paese immerso nelle sue tradizioni diventano lo specchio di una società, in un racconto che dal primo dopo guerra arriva fino ai giorni nostri. Nel mutare delle epoche si coglie anche l’evoluzione di una società che attraversa un cambiamento epocale, tra giovani che fuggono via e nuovi interessi che arrivano, dove l’antico tende a scomparire per lasciare spazio al progresso.
Ma la forza dei luoghi, dei ricordi, di eventi e persone rimane sospesa e pronta per essere trascritta, come segno di rispetto verso un passato che è stato patrimonio di intere generazioni. Un romanzo corale, un affresco avvincente in cui uomini, donne, paesaggi, storie si fondono in una narrazione a più voci, capace di far sorridere ma anche ricca di emozioni.