“Palermo è una cipolla remix” di Roberto Alajmo

Laterza: guida suggestiva di una città

Daniela Distefano
CATANIA
– Roberto Alajmo in Palermo è una cipolla remix (Laterza) ci introduce nei misteri di un luogo dalla storia vetusta, con strati di folklore e tradizioni, religiosità e materialismo, degrado e sontuosità che convivono e innaffiano le sue radici architettoniche, monumentali, culturali.
In generale bisognerebbe sottrarsi alle esagerazioni che riguardano il sindaco, la Città e l’intera Isola di Sicilia, sempre ricondotti agli opposti estremismi di ottimismo e pessimismo.

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Rizzoli: “Vite siberiane” di Filippo Valoti Alebardi, con la prefazione di Francesco Casolo

Daniela Distefano
CATANIA
“Pochi passi ancora e il villaggio finisce: a qualche metro da me, c’è un’ultima baracca di legno e, accanto, un enorme campo pieno di vecchi container. Intorno non c’è un’anima, non si sentono voci, solo il leggero ululato del vento che porta i suoni da lontano: il rombo del motore di qualche jeep, l’abbaiare dei cani randagi, il cigolio dei container arrugginiti. Sono in mezzo al nulla, così credo, ma un momento dopo alzo lo sguardo verso i monti e cerco di immaginare cosa mi potrà aspettare là. Cosa c’è a settecento chilometri più a nord, oltre il circolo polare artico? Se qui mi sembra di essere in capo al mondo, cosa troverò là?”
Filippo Valoti Alebardi è un italiano, di origini bergamasche, che vive a Mosca da quando era piccolo perché suo padre si trasferì lì in quanto ammiratore del regime socialista.

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Una regione che non immagini: “101 cose da fare in Veneto almeno una volta nella vita” di Chiara Giacobelli

Giulia Siena
ROMA – Il Veneto non è solo i canali e le isole di Venezia, il balcone o l’Arena di Verona; il Veneto raccontato da Chiara Giacobelli è un territorio ricco di sorprese da scoprire. Un fazzoletto di terra racchiuso tra Monti Euganei e Monti Belici che si adagiano nella Pianura Padana, lambito dall’Adriatico e attraversato dal Po e dall’Adige, il Veneto offre tante suggestioni naturalistiche. Questi paesaggi, insieme ai monumenti, ai borghi, ai monasteri e ai luoghi di cultura, vengono narrati in 101 cose da fare in Veneto almeno una volta nella vita, pubblicato da Newton Compton Editori.
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“Istanbul, il ritratto di una città”: la regina delle città vista con gli occhi di un suo innamorato

 

clark_istanbul_chronicalibriDaniela Distefano
CATANIAPeter Clark – autore entusiasta di Istanbul, il ritratto di una città, libro targato Odoya (tradotto da Massimiliano Marconi) – visitò Istanbul per la prima volta nel 1962, poi per trent’anni. Nel ritrarla con i colori della sua memoria, si pone l’obiettivo di celebrare Istanbul come città del mondo, vuole avvicinarsi alla sua storia e al suo spirito. Parliamo di una metropoli che dagli anni ’70 ha vissuto una vera e propria rinascita. Negli ultimi decenni, invece, pare abbia sofferto la piaga del terrorismo: atti compiuti nel nome dell’Islam o degli armeni, dei curdi o della sinistra estremista. Ma cosa pungola il lettore, il turista culturale, che fruisce di un saggio assai meticoloso nel ripassare la storia di un simbolo non solo urbanistico? Qual è il perno della sua ramificazione? Esiste un tracciato stradale che l’ha resa sublime? Continua

Giorgia Sbuelz, “Nippon Shots”: pillole di un viaggio fisico e sensoriale

Layout 1Giulia Siena
ROMA“[…] Il Giappone scatena in chi lo visita sensazioni forti. Se ne fai una meta di viaggio, molto probabilmente, te ne innamorerai. Se accarezzi l’idea di rimanere, o se solo provi a vivere per il tuo periodo di soggiorno alla maniera giapponese, entrano in ballo altri fattori. Io ho sperimentato sulla mia pelle l’alienazione, la frustrazione, la gioia pura e il massimo stupore, più qualcosa di sfuggente al nostro percepire occidentale, che definirei di compartecipazione a una coscienza superiore di struggente bellezza, un rapimento sensoriale che ti logora dentro e di cui non si può fare a meno”.

Il viaggio comincia dal desiderio di conoscenza, dalla curiosità prorompente e dal bisogno di attraversare altri luoghi. Il viaggio di Giorgia Sbuelz è segnato dalla necessità di incontrare quel mondo che fin da piccola l’aveva rapita con i suoi colori, disegni, storie. Continua

“Forse non tutti sanno che nelle Marche…”: fascino e magia di una terra da riscoprire. Intervista a Chiara Giacobelli

Marche_chiara Giacobelli_chronicalibriGiulia Siena
ANCONA – Fascino e mistero, leggende e tradizioni, signori e popolo si intrecciano in Forse non tutti sanno che nelle Marche… il nuovo libro di Chiara Giacobelli targato Newton Compton Editori. Dopo il successo di “101 cose da fare nelle Marche almeno una volta nella vita” e “Le Marche al sapore diVino”, Chiara Giacobelli torna a parlare della sua regione e lo fa attraverso una guida romanzata che narra le vicende e le storie dei luoghi più suggestivi e delle personalità più coinvolgenti di questa regione da sempre caratterizzata da un fascino particolare.
Attraverso curiosità, storie inedite, misteri, aneddoti storici e luoghi sconosciuti di una regione dai mille volti, Giacobelli riesce a destare – continuamente – l’attenzione del lettore. Nel racconto, nelle descrizioni, si ritrova lo stile pulito e narrativo che solo quelle guide, perfette compagne di viaggio, sanno regalare. Continua

“Solo a Parigi e non altrove”, guida sentimentale di un viaggio molteplice

solo a parigi e non altroveGiulia Siena
PARMA“Ero venuto nella speranza di fare ordine, fuori e dentro di me, di trovare una direzione convincente, ma mi ritrovo al centro di un sortilegio: Parigi sta tentando di sottrarsi al mio campo d’indagine”. Agosto 2010. Tutto comincia quando la memoria ripercorre un viaggio fatto a Parigi tre anni prima, in compagnia di Arturo. Ora, però, questo secondo viaggio parigino ha qualcosa di diverso: abbandonato il progetto di coppia, Parigi diventa musa attraente e contraddittoria, un mondo nuovo da scoprire e conquistare. Comincia così Solo a Parigi e non altrove, la “guida sentimentale” scritta da Luigi La Rosa e pubblicata nella collana Extras di Ad est dell’equatore Continua

Le Marche al sapor diVino di Chiara Giacobelli, il viaggio che parte dal bicchiere

GiacobelliGiulia Siena
PARMA – “Le Marche sembrano essere fatte apposta per moltiplicare le emozioni, per sorprendere, per invitare alla scoperta”. Le Marche invogliano al viaggio e lo fanno con la complessa bellezza del paesaggio, la ricchezza artistica ed architettonica delle sue città e la varietà enogastronomica. Questo viaggio, infatti, parte dal palato. Questo viaggio è Le Marche al sapor diVino, il libro voluto dall‘Istituto Marchigiano di Tutela Vini e scritto con maestria e consapevolezza dalla giornalista Chiara Giacobelli. L’intento è quello di racchiudere in un’unica guida la descrizione e il racconto di una terra in cui l’ingegno umano eleva ad eccellenza i prodotti della terra. L’ospitalità, poi, nata dalla gentilezza tipica delle popolazioni marchigiane, rende fruibile questa bellezza e la mette al servizio della curiosità del viaggiatore. Continua

Scrittrici e scritti dimenticati: i “Romanzi del cambiamento” raccolti da Angela Scarparo

Romanzi del cambiamento_ScarparoGiulia Siena
PARMA “L’impressione che io ho è che questi libri siano stati scritti, non per supportare un ruolo già acquisito, o per crearselo, ma viceversa, per l’urgenza di affermare delle verità. Del fatto che la verità non può essere tale, se non è prima di tutto personale, credo che ognuna di loro fosse ben conscia”. Angela Scarparo descrive così, nell’introduzione del suo libro, Romanzi del cambiamento. Scrittrici dal 1950 al 1980, quello che è stato il  lavoro di recupero e analisi di quattordici testi di altrettante autrici del Novecento. Il libro, pubblicato da Avagliano editore con la prefazione di Daniela Marcheschi, raccoglie, infatti, stralci di romanzi simbolo della scrittura femminile dei passati decenni chiusi nel dimenticatoio dalle esigenze editoriali moderne. Con Romanzi del cambiamento, la Scarparo – autrice attenta alla letteratura e alle tematiche inerenti la donna – mette in moto, così, un lavoro di recupero e comparazione di libri e romanzi che per un trentennio, dal 1950 al 1980, fecero parte della vita culturale italiana, con ruoli e risonanze diverse. Da Angela Bianchini a Clotilde Marghieri, da Luce d’Eramo a Ginevra Bompiani, da Marilena Ponis a Giuliana Ferri passando per Fausta Cialente, Letizia Fortini, Bianca Garufi e Flora Volpini, arrivando a Maria Teresa Nessi, Sandra von Glasersfeld o Mary de Rachewiltz, le autrici in questione sono osservatrici attente e sensibili dei cambiamenti e delle evoluzioni in atto. Raccontano la vita e lo fanno ognuna con i proprio occhi, accomunate, però, da uno sguardo lucido sul mondo, da una scrittura senza fronzoli, “in cui la parola e la cosa divengono semplicemente stile, – come scrive Daniela Marcheschi nella sua prefazione al libro – cioè la “cosa detta” nella sua plastica evidenza, tesa a raccontare appunto le “cose naturale” che accadono agli esseri umani”.  Di questi cambiamenti loro si fanno carico, ne raccontano e si lasciano coinvolgere, partecipi delle grandi trasformazioni giuridiche sul ruolo della donna e sui diritti della famiglia, ma sempre un po’ ai margini del fermento intellettuale di questi anni. Attraverso gli scritti, i racconti, le pagine raccolte dalla Scarparo, vediamo infatti come le scrittrici protagoniste di questo libro – a differenza dei loro colleghi uomini – in questi anni si siano, volutamente, tenute fuori dai canoni prevalenti del periodo.

 

Le donne sono state escluse dalla grande letteratura, forse – sicuramente a torto – perché i romanzi scritti da donne erano spesso catalogati come libri “femminili”. Se da una parte questa esclusione ha contribuito alla perdita di attrattiva per le case editrici di molte delle autrici del secolo passato, dall’altra ha fatto sì che le autrici del secondo Novecento si sentissero fuori dalle accademie, dai circoli, dai salotti e dalle comunità letterarie, tanto da andare quasi fuori dagli schemi e sentirsi libere di toccare tematiche differenti, libere di narrare ciò che più stava loro a cuore. E tutto questo fa grande e prezioso Romanzi del cambiamento, un volume che raccoglie e analizza gli scritti di quattordici importanti scrittrici del Novecento arricchendo la memoria della letteratura moderna. Perché questa è l’editoria che serve, quella che ci fa capire che non dobbiamo smettere di leggere, di capire e di cercare le pagine della cultura italiana erroneamente messe nel dimenticatoio.

 

Qui potete vedere l’intervista ad Angela Scarparo e Daniela Marcheschi realizzata a Più Libri Più Liberi 2014 da ChronicaLibri. (Dal minuto 7.00)

“Philly. La città dell’amore fraterno” tra storia, leggenda e pellicole cinematografiche

philly_epikaGiulia Siena
PARMA“[…] sapevo che Philadelphia è stata la prima capitale degli Stati Uniti, la città in cui venne proclamata l’Indipendenza, e che il suo fondatore William Penn aveva personalmente scelto quello strano nome greco sperando che nella nuova provincia allignassero sempre amore e concordia”. Philadelphia, una delle più antiche città degli Stati Uniti, si presenta eroica e inerme agli occhi di Lorenzo Lasagna quando arriva all’International Airport in una tiepida sera di primavera. E’ il 2011 e da qui – o forse anche da qualche momento prima – il taccuino dell’autore si apre e comincia a narrare una storia. La storia è Philly. La città dell’amore fraterno (Epika Edizioni) e racconta di un viaggio intrapreso per onorare l’invito di un amico e per tenere fede a una promessa fatta qualche anno prima; quella di addentrarsi nella maestosità di New York – e degli Stati Uniti – almeno una volta l’anno. Questa volta, però, lo scenario è diverso: di fronte agli occhi di Lorenzo Lasagna si estende Philly, palcoscenico perfetto della storia e di pellicole di successo, leggende, esperimenti scientifici e grande sport.

 

Attraverso gli occhi dell’autore percorriamo Passyunk Avenue, parcheggiamo in un tranquillo giardino ed entriamo in una tipica casa americana. Ci mettiamo a tavola, incontriamo la tradizione culinaria balcanica della famiglia Alimadhi, beviamo grappa, ci prepariamo per la partita allo Yankee Stadium, osserviamo la città e siamo pronti per un nuovo giorno. Philly, infatti, ci aspetta fuori con la sua storia e la sua mitologia. Qui, lungo il corso del fiume Delaware, avrebbe avuto luogo L’esperimento di Philadelphia: nel 1943 presso il cantiere navale di Navy Yard venne provata – si dice – la fondatezza e le implicazioni della teoria fisica dei campi unificati. Realtà storica e leggenda si mescolano, si confondono e sfumano in nuove altre storie: cinematografiche, sportive e umane. Intanto il percorso prosegue, i giorni trascorrono e il viaggio sta per finire. Cos’è allora Philly? Per scoprirlo non vi resta che aprire il libro e lasciarvi guidare da Lorenzo Lasagna.