“Palermo è una cipolla remix” di Roberto Alajmo

Laterza: guida suggestiva di una città

Daniela Distefano
CATANIA
– Roberto Alajmo in Palermo è una cipolla remix (Laterza) ci introduce nei misteri di un luogo dalla storia vetusta, con strati di folklore e tradizioni, religiosità e materialismo, degrado e sontuosità che convivono e innaffiano le sue radici architettoniche, monumentali, culturali.
In generale bisognerebbe sottrarsi alle esagerazioni che riguardano il sindaco, la Città e l’intera Isola di Sicilia, sempre ricondotti agli opposti estremismi di ottimismo e pessimismo.

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Una regione che non immagini: “101 cose da fare in Veneto almeno una volta nella vita” di Chiara Giacobelli

Giulia Siena
ROMA – Il Veneto non è solo i canali e le isole di Venezia, il balcone o l’Arena di Verona; il Veneto raccontato da Chiara Giacobelli è un territorio ricco di sorprese da scoprire. Un fazzoletto di terra racchiuso tra Monti Euganei e Monti Belici che si adagiano nella Pianura Padana, lambito dall’Adriatico e attraversato dal Po e dall’Adige, il Veneto offre tante suggestioni naturalistiche. Questi paesaggi, insieme ai monumenti, ai borghi, ai monasteri e ai luoghi di cultura, vengono narrati in 101 cose da fare in Veneto almeno una volta nella vita, pubblicato da Newton Compton Editori.
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Giorgia Sbuelz, “Nippon Shots”: pillole di un viaggio fisico e sensoriale

Layout 1Giulia Siena
ROMA“[…] Il Giappone scatena in chi lo visita sensazioni forti. Se ne fai una meta di viaggio, molto probabilmente, te ne innamorerai. Se accarezzi l’idea di rimanere, o se solo provi a vivere per il tuo periodo di soggiorno alla maniera giapponese, entrano in ballo altri fattori. Io ho sperimentato sulla mia pelle l’alienazione, la frustrazione, la gioia pura e il massimo stupore, più qualcosa di sfuggente al nostro percepire occidentale, che definirei di compartecipazione a una coscienza superiore di struggente bellezza, un rapimento sensoriale che ti logora dentro e di cui non si può fare a meno”.

Il viaggio comincia dal desiderio di conoscenza, dalla curiosità prorompente e dal bisogno di attraversare altri luoghi. Il viaggio di Giorgia Sbuelz è segnato dalla necessità di incontrare quel mondo che fin da piccola l’aveva rapita con i suoi colori, disegni, storie. Continua

“Forse non tutti sanno che nelle Marche…”: fascino e magia di una terra da riscoprire. Intervista a Chiara Giacobelli

Marche_chiara Giacobelli_chronicalibriGiulia Siena
ANCONA – Fascino e mistero, leggende e tradizioni, signori e popolo si intrecciano in Forse non tutti sanno che nelle Marche… il nuovo libro di Chiara Giacobelli targato Newton Compton Editori. Dopo il successo di “101 cose da fare nelle Marche almeno una volta nella vita” e “Le Marche al sapore diVino”, Chiara Giacobelli torna a parlare della sua regione e lo fa attraverso una guida romanzata che narra le vicende e le storie dei luoghi più suggestivi e delle personalità più coinvolgenti di questa regione da sempre caratterizzata da un fascino particolare.
Attraverso curiosità, storie inedite, misteri, aneddoti storici e luoghi sconosciuti di una regione dai mille volti, Giacobelli riesce a destare – continuamente – l’attenzione del lettore. Nel racconto, nelle descrizioni, si ritrova lo stile pulito e narrativo che solo quelle guide, perfette compagne di viaggio, sanno regalare. Continua

“Solo a Parigi e non altrove”, guida sentimentale di un viaggio molteplice

solo a parigi e non altroveGiulia Siena
PARMA“Ero venuto nella speranza di fare ordine, fuori e dentro di me, di trovare una direzione convincente, ma mi ritrovo al centro di un sortilegio: Parigi sta tentando di sottrarsi al mio campo d’indagine”. Agosto 2010. Tutto comincia quando la memoria ripercorre un viaggio fatto a Parigi tre anni prima, in compagnia di Arturo. Ora, però, questo secondo viaggio parigino ha qualcosa di diverso: abbandonato il progetto di coppia, Parigi diventa musa attraente e contraddittoria, un mondo nuovo da scoprire e conquistare. Comincia così Solo a Parigi e non altrove, la “guida sentimentale” scritta da Luigi La Rosa e pubblicata nella collana Extras di Ad est dell’equatore Continua

Alla scoperta di “Napoli insolita e segreta”

napoliinsolitaNAPOLI – Arriva Napoli insolita e segreta, il libro di Valerio Ceva Grimaldi e Maria Franchini pubblicato da Jonglez che ci porta alla scoperta delle meraviglie partenopee. Straordinarie biblioteche antiche, sconosciute anche ai napoletani, i resti di un’antica casa chiusa, un foro che guarisce l’emicrania, ipogei ellenistici unici al mondo, un bunker trasformato in galleria d’arte, una lucertola pietrificata in una chiesa, una Vespa da guerra col cannone, collezioni private rare e di pregio, una torretta greca in un teatro, un singolarissimo orologio che misura l’equazione del tempo, le barre di un cancello nella cattedrale che suonano come uno xilofono, la scala di un palazzo interamente scavata nel tufo, gli enormi impianti idraulici di una fontana tra le più grandi d’Europa, un misterioso simbolo fallico nelle catacombe di San Gennaro, una macchina anatomica settecentesca unica al mondo, una traversata in zattera a 20 metri sotto la città… Lontano dalla folla e dagli abituali cliché, Napoli conserva tesori nascosti che rivela solo ai suoi abitanti e ai viaggiatori che sanno abbandonare i soliti itinerari. Una guida per quanti credevano di conoscere bene Napoli o anche solo per chi desidera scoprirne il volto nascosto.

“Belgrado e Itinerari di Serbia”, la nuova guida targata Lonely Planet

belgradoMILANO – Arriva fresca di stampa targata Lonely Planet (garanzia per il viaggiatore!) “Belgrado e Itinerari in Serbia”, la nuova guida curata da Luigi Farrauto. In questo libro, completo di itinerari guidati e pianificazione giornaliera, si viaggia alla scoperta di un territorio affascinante e ricco di mistero. Sorta dove il Danubio incontra la Sava, a metà tra oriente e occidente, da sempre Belgrado è territorio di frontiera, crocevia di culture. Oggi è una città giovane e dinamica, capitale maestosa di giorno e metropoli vivace di notte. Ogni volta che alzerete gli occhi noterete una delle sue mille facce: un mosaico dalla bellezza decadente. Visto da lontano rivela tasselli rotti e parti mancanti, ma è dai solchi che emergono i disegni precedenti. Occorre scavare.

 

Con cartine di ogni quartiere e consigli degli esperti, la guida comprende, inoltre, una introduzione, una parte dedicata alla Città Vecchia e Kalemegdan, poi Trg Republike e Dorćol, Da Savamala a Tašmajdan, Vračar e Neimar, Senjak, Topčider e Ada Ciganlija, Zemun e Novi Beograd e Guida pratica.

 

Intervista a Thomas Jonglez, l’editore delle guide non convenzionali

jonglezGiulia Siena
VENEZIA
– Jonglez è la casa editrice che esplora il mondo attraverso gli occhi e le parole degli stessi abitanti. Jonglez è un progetto editoriale nato dalla volontà di Thomas Jonglez, imprenditore francese con la passione per il viaggio che, dopo aver attraversato buona parte del mondo, si è fermato pensando che per un buon viaggio c’è bisogno di una buona guida: un libro non scontato, mai banale e che possa permettere al turista e al curioso di percorrere non solo le piazze conosciute, ma anche le piccole strade misteriose, i monumenti nascosti e gli edifici pieni di fascino. Sono nate così le Edizioni Jonglez e abbiamo chiesto all’editore, Thomas Jonglez, di accompagnarci in questo piccolo tour per conoscerle meglio.

 

 

La storia delle Edizioni Jonglez si lega in modo indissolubile a quella del suo fondatore, Thomas Jonglez che un giorno decide di abbandonare tutto e dedicarsi completamente all’editoria. E’ proprio andata così la storia?
Sì, è andata cosi. Mi sono reso conto, dopo vari anni di lavoro in un’azienda multinazionale, che avevo bisogno di essere il capo di me stesso e che l’editoria culturale mi corrispondeva perfettamente. Purtroppo, si guadagna troppo poco come autore, per questo decisi di costruire la mia casa editrice.

Jonglez_ThomasIl viaggio, poi, è il tratto distintivo delle Edizioni Jonglez e di tutta la linea editoriale. Cos’è il viaggio per voi?
Il viaggio non è solo l’esotismo, il relax o l’incontro di altre culture. E’ sopratutto un momento in cui siamo più presenti più coscienti di quello che sta intorno a noi: tutto è nuovo e quindi tutto attrae la nostra attenzione con più forza. In viaggio, la vita è più intensa perché siamo più ‘concentrati’ su quello che succede. In questo senso, il viaggio diventa un momento spirituale: impariamo a essere più presenti alla vita, ad ogni momento di essa. Il più difficile è rimanere in questo stato un volta tornato a casa.  E qui che le nostre guide possono avere un ruolo importante: le nostre guide  aiutano i lettori a scoprire luoghi nuovi, dettagli inosservati vicino a casa propria, ogni giorno, diventa quasi un allenamento quotidiano alla presenza, e cioè, alla spiritualità.

 

Jonglez oggi è sinonimo di libri internazionali (tradotti in più lingue) che parlano di luoghi fascinosi e turistici, territori di grande attrattiva ma allo stesso tempo misteriosi. Come seleziona le città e i luoghi che poi entreranno nei libri?
I nostri libri sono fatti per gli abitanti e per i viaggiatori curiosi. Qualsiasi città grande o molto turistica è quindi interessante. Per i luoghi, chiediamo sempre agli autori di leggere tutto quello che c’è nelle guide tradizionali e di eliminarle per la nostra guida. Parliamo solo di cose che non entrano nelle guide tradizionali.

 

Le prossime pubblicazioni in calendario?
A maggio arriverà in libreria “Napoli insolita e segreta”, sarà una guida fantastica, mai vista, che sorprenderà molti Napoletani; e “Praga insolita e segreta”, una città particolarmente fascinosa che meritava una guida del genere.

 

Fare libri è…
…aprire una porta.

 

 

ALCUNI TITOLI JONGLEZ
“Parigi insolita e segreta”
“Venezia insolita e segreta”
“Roma insolita e segreta”
“Madrid insolita e segreta”
“Londra insolita e segreta”

 

*La foto è stata gentilmente concessa dall’editore

Voland: “Guida alla Roma ribelle”, il viaggio tra le storie inattese

guidaromaribelle_chronicalibriGiulia Siena
ROMA
– Roma è un viaggio. Roma è un percorso nella storia, un’escursione nei fasti del passato e una piacevole passeggiata nella complessità presente. Roma contiene un po’ tutto quello che potrebbe riservarci il futuro e raccoglie le gioie e le difficoltà del quotidiano. Roma è italiana, Roma è multietnica. Roma è cattolica, papalina, liberale e laica. Roma è molto più di una città; è un mosaico di emozioni, lotte, opportunità, ingiustizie, speranze, sogni, vite, odori, ritardi, realtà e luoghi. I luoghi sono quello che di Roma rimane e rimarrà, lo scenario su cui, da secoli, si è mossa la storia. I luoghi, che oggi testimoniano le evoluzioni e i naturali cambiamenti che la capitale italiana ha subito negli anni, sono anche all’esterno delle canoniche rotte turistiche e vengono esplorati e descritti in “Guida alla Roma ribelle”. Scritto da Rosa e Viola Mordenti, Lorenzo Sansonetti e Giuliano Santoro, il libro pubblicato nella collana Finestre della Voland (nella stessa collana anche “Guida alla Parigi ribelle” e “Guida alla Barcellona ribelle”) vuole raccontare luoghi, personaggi ed eventi calanti nel proprio contesto storico. Questo ha permesso agli autori di rapportarsi “con la storia e le storie senza nostalgia né distacco, a contestualizzare il passato senza archiviarlo né trasformarlo in un feticcio, a pensare alla memoria facendola vivere nella città che abitiamo ai giorni nostri”.
“Guida alla Roma ribelle” da semplice libro diventa, così, un manuale, una guida e un compagno di viaggio per esplorare i rioni e i quartieri popolari della città, gli edifici, i palazzi e i monumenti, le piazze borghesi e quelle della rivolta. Si parte da Piazza del Popolo, la piazza che accolse l’abbraccio e il monito di Martin Lutero: “Ti saluto, Roma santa! Sì, veramente santa a motivo dei santi martiri del cui sangue grondi!”; la piazza ricordata da Jack Kerouac per il bellissimo dipinto di Caravaggio custodito a pochi passa da li, nella chiesa di Santa Maria del Popolo. Si cammina poi verso via dell’Oca di Elsa Morante, passando per via Margutta di Picasso e attraversando via Condotti e i fasti de Il Caffè Greco. Si costeggia il Lungotevere e si arriva a Campo de’ Fiori, “la piazza del libero pensiero”, il luogo simbolo della Roma libertaria; qui si incontrano personaggi come Cristina di Svezia, Giorgio Labò e Gianfranco Mattei. Continua il viaggio e si ricordano i duecentottantaquattro anni di cultura del Teatro Valle, l’antico “nasone” (fontana) del Pantheon e i drammi e il fascino del Ghetto. Si sale la scalinata del Campidoglio e si conosce Violet Albina Gibson, si passa alla dolce malinconia e ricchezza della Basilica di Massenzio per poi arrivare nel quartiere Monti. Si arriva alla casa natale di Guillaume Apollinaire, alle strade di Mario Monicelli e nella chiesa di Sigmund Freud, San Pietro in Vincoli. Saliamo verso Porta Pia, attraversiamo la fascinosa via Veneto di Kurt Cobain e arriviamo alla stazione Termini raccontata da Daounda Sanogo, un uomo qualsiasi. Ripartiamo dalla multietnica Piazza Vittorio, attraversiamo via Tasso per poi cambiare del tutto scenario. Oltrepassiamo il Tevere e siamo alle porte del Vaticano, nella contraddittoria via di Porta Castello, nell’ex Cinema Castello, negli anni sede del locale Muccassassina (anni ’90), centro stampa dell’Agenzia romana del Giubileo (2000) e attuale sede di una università “improntata alla conoscenza e alla diffusione della verità”. Attraversiamo i Borghi, via Cola di Rienzo e giungiamo a piazza Risorgimento, accorgendoci che è tutto qui, in questi metri percorsi, che si racchiude il fulcro della Roma controversa che affascina e intimorisce. Prima di continuare il nostro viaggio che ci porterà nuovamente oltre il fiume, tra Trastevere, Testaccio, Monte Sacro, San Lorenzo e poi fuori dai rioni fino a Pietralata, San Basilio, Centocelle e Ardeatino, ci fermiamo ad ammirare una Roma che continua a raccontare, una Roma ribelle che prima di partire con la fiumana di parole ha solo bisogno che qualcuno le chieda: Roma, perché ribelle? Allora partirà il viaggio, uno splendido itinerario tra ricordi, curiosità e storie inattese.

 

“Attraversare i luoghi, ascoltare le storie che li raccontano e individuare linee di confine, raccogliere le voci di chi vive in un posto o di chi lo narra: è stato un metodo di lavoro, un modo di costruire relazioni, analogie e differenze della Roma che non si è mai piegata alle logiche dei poteri”. 

 

“PappaMilano 2014” la guida giusta per l’indirizzo giusto

pappamilano_2014MILANO – Il “PappaMilano 2014” di Valerio M. Visintin ci solleva dal difficile compito di scegliere il ristorante per trascorrere una piacevole serata nella città meneghina. “PappaMilano 2014”, pubblicata da Terre di Mezzo Editore, ci porta alla scoperta di 100 ristoranti di qualità (con 32 nuovi indirizzi e tutte le schede aggiornate) a buon prezzo per conciliare la soddisfazione del palato con quella del portafogli. PappaMilano contiene tra le sue preziose pagine indicazioni su osterie, trattorie, enoteche, ristoranti classici, regionali e pizzerie: praticamente tutto lo sciibile sul mangiar bene a Milano senza spendere una fortuna

Una serie di icone favoriscono il colpo d’occhio: i ristoranti garantiti dall’autore, quelli a prezzo veramente stracciato, le cucine aperte fino a tarda ora. Inoltre, una pratica mappa vi suggerisce il ristorante più vicino. Un capitolo è dedicato alle interessanti “risto-botteghe”, gli alimentari con uso di tavoli.