Giulia Siena
PARMA – Di qualche settimana fa la notizia che il Natale, in Islanda, è l’occasione per regalare i libri e condividerne la lettura. L’origine di questa Jólabókaflód (“alluvione, inondazione di libri”) risale alla Seconda Guerra Mondiale, quando si potevano importare in Islanda limitate quantità di oggetti; la carta, però, aveva qualche agevolazione rispetto ad altri prodotti: da qui l’abitudine di donare libri. E questa notizia si è diffusa velocemente nelle ultime settimane – come qualche anno fa, sempre in questo periodo – stupendo le italiche genti: “Ma è un’idea grandiosa! – Perché non farlo anche qui?” Bene, oltre osservare e invidiare i popoli scandinavi, lo stupore ci deve destare, scuotere, farci entrare in libreria, scegliere con cura, donare con amore e leggere insieme (anche ad alta voce!). Qui qualche consiglio per giovani lettori.
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Ricordo e racconto orale: intervista a Fabio Stassi
Giulia Siena
PARMA – Un albo illustrato non è mai solamente un libro con immagini e parole; un albo illustrato – e la prolifica letteratura per ragazzi ci insegna – è sempre più veicolo di emozioni e memoria, narrazioni e immaginazione. E’ sempre più un prodotto importante, completo e rivolto a tutti. Quando la storia è affidata all’abile penna di Fabio Stassi, poi, sarà sicuramente anche un viaggio intenso tra vita e letteratura.
Con La gamba di legno di mio zio – pubblicato il 31 ottobre da Sinnos con le splendide illustrazioni di Veronica Truttero – Fabio Stassi torna alla letteratura per ragazzi dopo celebri incursioni negli anni passati. Questa volta il racconto riprende la tradizione orale e le vicende si mescolano al ricordo familiare di emigrazioni e ritorno. Una storia intensa, delicata che ci viene raccontata dalle parole dello stesso autore.
“Fiabe e leggende”, Hermann Hesse narratore completo
Giulia Siena
PARMA – Hermann Hesse è stato uno degli autori più prolifici del Novecento tedesco. Nei suoi scritti – molte volte bistrattati dalla critica – la tematica amorosa emergeva da un male di vivere profondo, mescolato a evoluzioni e cambiamenti, turbamenti e rinascite. Le tante pulsioni si sono dipanate in numerose tipologie testuali: i romanzi – forse la forma più conosciuta dei suoi scritti – sono solo una parte dell’ampia produzione dell’autore tedesco che non ha mai biasimato poesia, leggenda, corrispondenza, giornalismo.
Uovonero: “Hank Zipzer e il peperoncino killer”, nuovo episodio della serie di Henry Winkler
Giulia Siena
PARMA – Oggi, per la prima volta, incontriamo Hank Zipzer, il piccolo newyorkese protagonista della serie creata da Henry Winkler (attore, sceneggiatore e scrittore statunitense che il pubblico italiano ricorda nei panni di Fonzie in “Happy Days”) con il supporto della scrittrice Lin Oliver. Pubblicato in Italia dalla casa editrice Uovonero, il libro contiene le illustrazioni di Giulia Orecchia ed è stato progettato per agevolare la lettura anche da parte di bambini che, come Hank, hanno qualche difficoltà a leggere. Hank, infatti, è dislessico; le lettere gli si ingarbugliano in testa, si confondono, lo rendono lento, distratto e un po’ confusionario. Ma per Frankie e Ashley, i suoi più cari amici, questo non è un problema, anzi, loro fanno di tutto per aiutarlo. Continua
“Una luce per la memoria, una luce per la libertà”: la storia raccontata con immagini e parole
Giulia Siena
PARMA – “Ormai di tutti coloro che hanno combattuto siamo rimasti in pochi. La vita ha ucciso quelli che non sono morti in guerra. Alla fine restano le nostre giacche e le nostre storie raccontate.” Per questo bisogna ricordare, ripercorrere, raccontare. Per questo, per la libertà e il suo significato, che bisogna tornare in Bielorussia, in quelle terre prima violentate dalla guerra e poi martoriate dall’uomo; tornare per ascoltare le ultime voci, catturare le immagini. Questo hanno fatto il fotografo italiano Sandro Capatti e la giornalista bielorussa Nadzehda Kalinina: sono andati alla ricerca dei superstiti di quella generazione di bielorussi che combatté e respinse gli invasori tedeschi dell’allora Unione Sovietica, ne hanno raccolto le voci, gli sguardi, le rughe, le cicatrici e i ricordi. Continua
L’Editoriale: quando ogni libraio consiglia gli stessi libri
Giulia Siena
ROMA – Succede ogni anno, sicuramente più volte l’anno. Succede in vista dei regali di Natale e succede per le vacanze estive. Entri in libreria e succede. I librai, tutti i librai, forti della loro esperienza di osservatori-lettori-addetti ai lavori ti segnalano un libro da portare sotto l’albero oppure il libro da mettere in valigia. Lo fanno in diversi modi: con una classifica dei libri più venduti della libreria, con piccole recensioni home made, con segnalazioni o semplici richiami sulla copertina. Lo fanno e, anche questa volta, per questa estate che stenta a partire, lo hanno fatto. Mentre loro lo facevano ed erano intenti a esporre i libri “consigliati” io li guardavo – ne ho guardati almeno una dozzina in tutta Italia – e non ho potuto fare a meno di notare che tanti librai hanno suggerito gli stessi libri… L’equazione, infatti, è stata semplice: tanti librai per pochi libri. Nel mare magnum delle pubblicazioni che ogni giorno l’Italia del libro sforna, gli addetti ai lavori hanno selezionato più o meno sempre i soliti nomi. Quali sono questi nomi? L’ormai letterata Chiara Gamberale che con il suo “Per dieci minuti” sta diventando un fenomeno editoriale. Non me ne vogliano i suoi fans – che lei è anche brava a scrivere – ma non c’è solo il romanzo di chi, per dieci minuti, ogni giorno, fa qualcosa che non avrebbe mai fatto. Il tormentone, poi, che – a quanto pare – i librai italiani appoggiano è Giuseppe Catozzella che con il suo “Non dirmi che hai paura” si è aggiudicato il Premio Strega Giovani 2014. I visti, rivisti e già visti si arricchisce anche di “Open”, la vita romanzata dell’asso del tennis Andre Agassi: bellissimo romanzo per tutti ma… basta! Da notare, ancora, che tra i “consigliatissimi” e non si sa per quale motivo effettivo c’è sempre l’ultimo Premio Strega e, infatti, questa volta è “Il desiderio di essere come tutti” di Francesco Piccolo. E qui la mia domanda – come ogni anno – è sorta spontanea: facile per un libraio consigliare un libro fascettato con la sorniona scritta: Vincitore del Premio Strega; non sarebbe più coraggioso consigliare un bel romanzo ma scartato alle prime selezioni dell’ambito Premio? Quando finisce o finirà la dittatura dei grandi nomi, dei grandi marchi e dei piccoli libri? Dove comincia il coraggio di un libraio? Perché da Aosta a Bari, passando per Parma, Bologna, Roma e Napoli, io ho visto consigliare tutti gli stessi libri? Sicuramente ce ne sono di librai oculati, di quelli che leggono e che non hanno paura di consigliare un piccolo nome, un piccolo marchio ma un grande libro. Ma questi librai suonano ancora come rivoluzionari. Allora la rivoluzione facciamola, scegliamo dei libri che siano dei grandi libri e non facciamoci soggiogare dalla paura che quel libro andrebbe richiesto, prenotato e atteso. Anche questo è il piacere della lettura!
Buoni libri a tutti.
“Tsatsiki e Ma’”, la piccola storia di un grande bambino
ROMA – “Hai davvero una mamma speciale, – sussurrò la maestra a Tsatsiki, passando davanti al suo banco. – Non sarà puntuale, ma sicuramente ha altre qualità.” Infatti Ma’ non è una mamma come le altre; Ma’ va in giro con gli occhi neri e i pantacollant, Ma’ ama fare il rock e sa agitare le dita dei piedi stando in verticale sulle mani. Di quest’ultima cosa Tsatsiki è particolarmente orgoglioso. “Tsatsiki e Ma’” è la storia scritta da Moni Nilsson e pubblicata nella collana Bohemracconta della casa editrice Bohem Press Italia. L’autrice svedese rende vivi e dinamici i due simpatici protagonisti: Tsatsiki e Ma’ hanno un rapporto speciale, fatto di giochi, confidenze e tante risate. Tsatsiki- il bambino dal nome curioso – ha sette anni e un papà, che non ha mai conosciuto, pescatore di polipi in Grecia. Infatti, come dice sempre Ma’, il piccolo è “figlio dell’amore, un bambino nato da una passione frizzante e inebriante.” Lei, Ma’, anche se “un po’ strega” segue amorevolmente Tsatsiki e riesce a farsi valere anche con il piccolo bullo, Martin il Verme e il cattivo direttore scolastico.
Una storia allegra, un racconto che scorre piacevole attraverso le pagine fitte di una bella avventura. E, a libro finito, ci accorgiamo che ormai nutriamo affetto per questi due personaggi. Non preoccupiamoci, però, c’è anche “Tsatsiki e Pa’”!
Edizioni Sonda: "Lola diventa reporter di successo", la lettura coltiva i sogni
Dagli 8 anni.