A Torino parte il Salone Internazionale del Libro

TORINO – Il Salone Internazionale del Libro torna con la sua ventiquattresima edizione da domani fino a lunedì 16 maggio 2011 al Lingotto Fiere. Nell’anno del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, il Salone offre un layout completamente nuovo. Il Salone 2011 occupa con i propri spazi espositivi tre padiglioni espositivi di Lingotto Fiere: l’1, 2 e il 3. Il Padiglione 5 quest’anno è riservato all’area professionale con l’International Book Forum. New entry del 2011 è l’Oval, il palazzo di 20.000 metri quadri a campata unica nato per ospitare le gare di pattinaggio ai Giochi Olimpici Invernali di Torino 2006, dal luglio 2009 parte del polo espositivo. L’Oval ospita il Bookstock Village, l’area per i giovani lettori sostenuta dalla Compagnia di San Paolo; la mostra 1861-2011. L’Italia dei Libri; il Padiglione Italia con gli stand delle Regioni italiane per la prima volta riunite in un’unica area; gli stand delle Istituzioni nazionali; l’area Lingua Madre; lo spazio Libro e Cioccolato, Tentazione e Meditazione; lo spazio dedicato dalla Russia paese ospite ai piccoli lettori e una nuova Sala convegni.

A inaugurare l’edizione 2011,  è il Ministro per i Beni e le Attività Culturali, Giancarlo Galan.
Star indiscussa della 24a edizione del Salone è la mostra 1861-2011. L’Italia dei Libri, ideata da Rolando Picchioni e curata da Gian Arturo Ferrari. La nostra storia unitaria letta attraverso la lente del libro e dei suoi protagonisti. Forse la più importante iniziativa che il Paese dedica ai testi fondativi, i libri che hanno fatto e diviso gli Italiani. Una nebulosa fatta a spirale dove si intrecciano cinque percorsi di visita. I 150 Grandi Libri, i 15 SuperLibri, i 15 Personaggi, gli Editori, i Fenomeni Editoriali. E al centro, il «sedicesimo decennio»: lo Spazio Telecom Italia con il libro del futuro fra digitale ed eBook.

Paese ospite d’onore 2011 è la Russia, che porta a Torino testimoni del Novecento e nuovi autori per raccontare come sta cambiando una civiltà da sempre al centro degli scenari geopolitici. E in un focus realizzato assieme alla Camera di Commercio e in programma venerdì 13 maggio si fa il punto sulle sfide che il fronte Est offre ai player economici di Torino e Piemonte.
Accanto alla Russia, special guest è la Palestina, già presente nel programma 2008 con propri autori e quest’anno al Salone con un proprio stand.

Tornano puntuali due iniziative senza le quali sarebbe ormai difficile immaginare l’appuntamento torinese. Lingua Madre, l’area dedicata al meticciato culturale che da quest’anno è di nuovo firmata direttamente dal Salone, con l’omonimo concorso per scrittrici. E Libro e Cioccolato. Tentazione e meditazione che schiera il meglio degli chocolatiers di Torino e Piemonte in un programma di incontri con grandi chef e maîtres à penser del gusto, messo a punto dai critici gastronomici di Repubblica Stefano Cavallito & Alessandro Lamacchia.

L’Ibf – International Book Forum, l’area business del Salone realizzata con il fondamentale sostegno dell’Ice – Istituto per il Commercio Estero, quest’anno compie dieci anni di vita. Riconfermato l’Incubatore per sostenere gli editori da meno di due anni sul mercato. Le Invasioni Mediatiche nel 2011 presentano ben tre progetti: Dimensione Musica, Book to the future e Comics Centre.

Seconda edizione per il Premio Salone Internazionale del Libro. Dopo Amos Oz, un altro grande autore si sottomette al voto elettronico di visitatori ed espositori per tornare in autunno a incontrare gli studenti e il territorio del Piemonte: i candidati stavolta sono Javier Cercas, Assia Djebar e Anita Desai.

"L’Emilia e la Romagna: terre di vini e confini" di Andrea Zanfi a "Libri da gustare"

ROMA “L’Emilia e la Romagna: terre di vini e confini” di Andrea Zanfi, con le fotografie Gir Martorana e pubblicato da Carlo Cambi Editore è stato selezionato tra i 20 titoli ammessi a partecipare all’edizione 2011 del concorso letterario ‘Libri da Gustare’, per la categoria ‘Cultura del Cibo’. Il libro è il 9° volume della collana Le grandi aziende vitivinicole d’Italia e svela le aziende vitivinicole di una regione che ha richiesto un lavoro minuzioso di selezione di tutti quei vignaioli che poi nel libro sono stati raccontati attraverso pennellate narrative capaci di cogliere gli aspetti più veri e sinceri che li caratterizzano; insomma, non soltanto la mera visione di un’azienda e dei suoi prodotti, ma il racconto di un viaggio alla scoperta di un territorio e di chi vi sia “dietro” al vino e alla sua realizzazione.
L’autore, supportato dallo staff della casa editrice, da diversi anni sta effettuando un lavoro attento e capillare, alla ricerca non solo della migliore produzione enologica della nostra penisola, ma soprattutto degli aspetti culturali che regolano i complessi comparti vitivinicoli delle regioni italiane, andando a sondare non solo il presente e il possibile futuro del settore, ma anche le scelte e le iniziative di tutti quei vignaioli che hanno saputo porsi all’attenzione del mercato nazionale ed internazionale.

Questa è una terra fertile e generosa – anche se contaminata da coltivazioni intensive e da allevamenti di mucche, maiali e polli in batteria – consacrata verso tutto ciò che riconduce ad autentici e genuini sapori. Terra di ospitalità antica, mai gratuita, ricca di gente schietta, semplice, di rado grossolana, anche se, ultimamente, un po’ troppo imborghesita. Una terra di personaggi famosi, musicisti, poeti, sognatori solitari, di matti e beati, di grandi ballerini e orchestrali, di belle e affascinanti donne, di motori, di ciclisti, marciatori e maratoneti, di lavoratori stoici e orgogliosi, di cooperative rosse e bianche; una terra strana che ha dato i natali prima a dei gerarchi e poi a sindacalisti e comunisti. È una terra ricca e solidale, che ho scoperto distaccata verso il forestiero, godereccia, laica e baciapile, geniale e conformista… Una terra di confine, posta fra il Nord e il Sud d’Italia, per conoscere la quale invito tutti a dedicarle il tempo necessario, in modo da poter scoprire il fascino di camminare sotto i portici delle sue città ducali, comprendendo, nella bella mostra delle sue vetrine e in quel vivere civile che caratterizza la quotidianità di questi emiliani o romagnoli, quale sia il significato vero di ciò che altri definiscono “qualità della vita”. (Dall’introduzione di Andrea Zanfi).

Ri-leggere la via, fino a giovedì lettori in strada a Udine

UDINE Fino a giovedì 21 aprile è in programma la II edizione di Ri-leggere la via, la festa del libro in cui libri e lettori scendono in strada. L’appuntamento è in via Gemona – Udine.

Sette giorni per condividere il piacere della lettura, la creatività e i saperi. Un’iniziativa per riscoprire gli spazi pubblici e privati e per vivere la città in forma diversa, attraverso i libri e l’incontro dei lettori.
Tutti gli incontri sono ad ingresso libero con prenotazione obbligatoria ai recapiti della libreria per ragazzi Lapecoranera (via Gemona 46 – Udine; pecoranera_cluf@libero.it).

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"LIBRI COME. Festa del Libro e della Lettura" a Roma da venerdì

ROMA “Libri come” raddoppia. Dopo il successo della prima edizione (arricchita in autunno dal ciclo di “lezioni americane” a New York, che ha visto la partecipazione di Carlo Lucarelli, Nathan Englander, Jonathan Galassi, Stefan Merrill Block e Benedetta Tobagi, Giancarlo De Cataldo, Paula Fox, Gino Roncaglia e Daniel Mendelsohn), la festa del libro e della lettura torna all’Auditorium Parco della Musica di Roma, con un programma di incontri, laboratori, corsi e iniziative per le scuole che non si limita più allo spazio di un weekend, ma si sviluppa su dieci giorni, dal 1° al 10 aprile 2011.

Promosso e organizzato dalla Fondazione Musica per Roma, con la collaborazione di Telecom Italia, partner unico della manifestazione, l’evento conferma e rilancia quegli elementi di originalità che sono stati il punto di forza del suo debutto. In particolare, il desiderio di non fermarsi al cosa di un libro, svelandone invece i segreti del come: come viene scritto, stampato, pubblicato, venduto e… letto. L’edizione 2011 dedica, inoltre, ampio spazio all’editoria digitale. Quest’anno si possono ‘sfogliare’ i libri preferiti anche nella versione ebook e provare una nuova esperienza di lettura con i dispositivi di nuova generazione nello spazio tecnologico biblet cafè di Telecom Italia.
Grandi protagonisti sono gli scrittori, scelti in modo da rappresentare la varietà e le tendenze del panorama letterario nazionale e internazionale. Sul palco dell’Auditorium sfilano autori come Jonathan Franzen, che nell’anteprima di lunedì 21 marzo ha presentato al pubblico italiano l’attesissimo Libertà, ritorno al romanzo a quasi dieci anni da Le correzioni. E poi ancora, il fenomeno letterario dell’autunno americano Nicole Krauss, il re del poliziesco Elmore Leonard, il sociologo della post-modernità e della “società liquida” Zygmunt Bauman, lo scrittore e saggista marocchino Tahar Ben Jelloun, rappresentante di spicco di quell’area maghrebina oggi battuta dal vento del cambiamento politico, sociale e culturale.
Dalla Barcellona medievale raccontata da Ildefonso Falcones al Medio Oriente alla ricerca di un equilibrio tra Israele e Palestina nei testi di David Grossman, dalla labirintica Mumbai di Suketu Mehta ai Balcani di Emir Kusturica, dagli Stati Uniti di Peter Cameron alla Romania di Norman Manea fino al Canada di Mordecai Richler (presenti a Roma la moglie Florence e il figlio Noah), tutto il mondo viene rappresentato sulla mappa di Libri come. Nulla sfugge alla sua lente di ingrandimento, al desiderio di esplorare a fondo il percorso che porta alla nascita di un libro.
Da questo punto di vista, anche l’Italia che si indigna, si entusiasma e si racconta attraverso la pagina scritta, viene raccontata a trecentosessanta gradi. Attraverso l’esperienza di protagonisti della cultura e della letteratura nazionale, come Claudio Magris (a cui è affidata l’apertura di venerdì 1° aprile) e Umberto Eco (protagonista dell’incontro di chiusura, domenica 10 aprile). Attraverso i 150 anni di storia del paese reinterpretati nella maratona-reading del 3 aprile da un gruppo di grandi narratori, tra cui Andrea Camilleri e Alessandro Baricco. Attraverso le mille strade del noir tracciate da maestri del genere come Giancarlo De Catald e Massimo Carlotto; i sentimenti del cuore raccontati da Andrea De Carlo e Chiara Gamberale; le parole messe in “gioco” da Stefano Bartezzaghi e Alessandro Bergonzoni.
L’elenco degli ospiti è lunghissimo, così come il programma è vario e articolato in diversi percorsi che comprendono dialoghi, conferenze, seminari, lezioni. Partendo da un libro si può riflettere su temi spirituali (con il priore di Bose Enzo Bianchi, il teologo Vito Mancuso, il pensatore “eretico” Matthew Fox), sui rapporti tra politica e natura umana (con la filosofa Roberta De Monticelli e lo psicanalista Luigi Zoja), sulle regole della società (con l’ex-magistrato Gherardo Colombo), sulla poesia (con il lirico canto dedicato alla Patria da Patrizia Cavalli), sulle narrazioni orali (con l’attore e drammaturgo Ascanio Celestini) sul cinema (con Francesco Piccolo, lo sceneggiatore di Habemus Papam di Nanni Moretti), sull’universo femminile (con Dacia Maraini e Michela Murgia), sulle relazioni tra storia e romanzo (con Melania Mazzucco e Alessandro Barbero). Si può raccontare la propria esperienza, trasmettere sapere, confrontarsi con altri autori: condividendo i successi e il percorso di una carriera lunga (Antonio Tabucchi, Roberto Calasso) o esprimendo le emozioni del debutto (la tavola rotonda di domenica 10 aprile animata da sei autrici al romanzo d’esordio). Muovendosi tra bestseller (Margaret Mazzantini, Alessandro Piperno, Sandro Veronesi), critica letteraria (Marco Belpoliti) e autobiografia (Helena Janeczek, Walter Siti a Mauro Covacich).
Se i weekend sono affidati ai momenti più spettacolari, durante la settimana l’attenzione di Libri come si concentra sugli studenti: con un occhio di riguardo per la ricorrenza dei 150 anni dalla nascita dell’Italia, protagonista di una serie di lezioni per le scuole in cui Maurizio Maggiani racconta avvenimenti e figure del Risorgimento. E poi ancora con attività didattiche, corsi, conferenze, presentazioni di novità editoriali, laboratori, mostre di illustrazione e fotografia, installazioni artistiche e seminari, raccolti nel Garage, un immenso spazio dove entrare nel sistema della produzione editoriale direttamente insieme ai suoi protagonisti: a caccia di quei motivi che fanno sì che un libro non sia solo un insieme di fogli riempiti d’inchiostro, ma un’avventura complessa che coinvolge talento, passione e professionalità.
Il programma di Libri come è curato da Marino Sinibaldi, con la collaborazione di Michele De Mieri e Rosa Polacco.

"Minimondi" Festival di Letteratura e Illustrazione per ragazzi

                                        Giulia Siena
PARMA “Il libro è una serie di pagine tenute insieme lungo un bordo, e queste pagine possono essere mosse sui loro perni come una porta scorrevole. Possono anche essere delle mezze porte, come dei pieghevoli, porte con accessori, pop-up, tessuti o porte mobili, porte modellate.” Si è aperta sabato 12 marzo negli spazi della Galleria San Ludovico di Parma l’undicesima edizione di “Minimondi”, il Festival di Letteratura e Illustrazione per ragazzi diretto da Silvia Barbagallo. Tanti eventi coinvolgono bambini e scuole nella provincia parmense che nei tanti luoghi della città ducale. Qui ampio spazio sarà dedicato alla Mostra “Remy Charlip danzare il mio libro” incentrata sulla figura dell’eclettico artista statunitense, famoso come illustratore di libri per bambini, coreografo e ballerino. Disegni originali, corrispondenze, libri e piccoli laboratori per bambini sono esposti a racchiudere il grande genio di Remy Charlip.
La sua opera oggi è rappresentata da una trentina di titoli per ragazzi (in Italia alcuni sono stati pubblicati dalla casa editrice Orecchio Acerbo),  nelle quali la parola diviene accessoria a un racconto per immagini che si alimenta attraverso la spontaneità e la fantasia. Questa sua teoria è dimostrata da”ReadingDance”, il libro pubblicato  per l’occasione da Minimondi. “ReadingDance” raccoglie le annotazioni coreografiche destinate a una eleborazione a distanza da parte degli amici che ricevevano via posta da Charlip questi suggerimenti . Ciò dimostra come per Charlip esiste un forte e indissolubile legame tra le coreografie e i libri per immagini poiché in entrambi gli ambiti le due creatività possono essere organizzate come rielaborazione.  

Si è aperta oggi la XXII edizione della "Mostra del Libro Antico"

MILANO Rare edizioni di grandi classici della letteratura, trattati di esorcismo, rivoluzionari testi scientifici, raffinate incisioni, perfino antichi ricettari: dall’11 al 13 marzo 2011 il Palazzo della Permanente di Milano si trasforma in una biblioteca delle meraviglie. Va in scena, infatti, la ventiduesima edizione della Mostra del Libro Antico, uno degli appuntamenti più attesi da bibliofili e collezionisti, promosso e organizzato dalla Fondazione Biblioteca di Via Senato. Da testi storici ad atlanti illustrati fino a documenti scientifici di pregio, la Mostra spazia dalla storia alla geografia fino alla cucina.

Da Oriente a Occidente. I visitatori, infatti, si troveranno davanti a vere e proprie chicche: come la rarissima edizione originale di La Guerre. Une poésie di Giuseppe Ungaretti, una delle 80 copie firmate dall’autore, presentata da Il Polifilo. Un’opera introvabile e pubblicata nel 1919 dopo che Ungaretti arrivò a Parigi per incontrare Apollinaire e trovò l’amico morto.
Gli appassionati di poesia potranno ammirare la prima edizione di 44 esemplari numerati Los Versos del Capitan di Pablo Neruda, dedicati all’amante Matilde e pubblicati anonimi a Napoli nel 1952 per non ferire la moglie Delia del Carril, alla quale il poeta era ancora legato (Studio Bibliografico Marini). Le venticinque poesie di Tristan Tzara Dada del 1918, con dieci illustrazioni originali di Hans Arp (Hans Lindner), la più bella produzione dell’editoria veneziana del Settecento, o La Gerusalemme liberata di Torquato Tasso di Goriziana, edizione del 1745 con illustrazioni di Gian Battista Piazzetta.
La letteratura, infatti, è una delle grandi protagoniste della mostra, con volumi di pregio che attraversano le diverse epoche. Dall’editio princeps di tutti gli scritti attribuiti a Omero, comprese Iliade e Odissea, del 1488 (Peter Harrington), all’edizione a tiratura limitata a 600 copie numerate di Le avventure di Pinocchio di Carlo Collodi con 66 illustrazioni a colori, presentata da Little Nemo, al manoscritto autografo di Petersburg Stanzas di Osip Mandelshtam (1913) selezionato da Lame Duck Books, all’excursus sulle opere cubane offerta da Caficute – in particolare La candidad hechizada di Jozé Lezama Lima, con dedica autografa a Cardoso del ’71 -, fino alla prima edizione commentata di Cristoforo Landino sulle Opere di Orazio, del 1482: la più influente interpretazione dei testi del poeta di epoca rinascimentale, da Bernard Quaritch. Una prefazione del tutto inedita sull’arte poetica di Orazio è presente nel De arte poetica praeclarum sane opusculum: opera completa di tutte le sue carte originali (Iavarone). Per arrivare a un intellettuale moderno: L’Arengario propone una collezione di libri, affiches, locandine, fotografie che rende conto in modo esaustivo dell’opera cinematografica di Pier Paolo Pasolini.

Molto numerose le opere scientifiche: come la rarissima edizione di Istoria e dimostrazioni intorno alle macchie solari e loro accidenti comprese in tre lettere scritte all’illustrissimo signor Marco Velseri Linceo… Si aggiungono nel fine le Lettere, e Disquisizioni del Finto Apelle di Galileo Galilei, uno scritto fondamentale nella storia della scienza moderna edito nel 1613, presentato da Bado e Mart. Sempre di Galileo, da sottolineare il Trattato della sfera pubblicato postumo del 1656 esposto da Lex Antiqua. Piemontese espone invece un testo di Torricelli, che perfeziona gli insegnamenti del maestro Galilei: Opera Geometrica del 1644.
Norbert Donhofer presenta, infine, una significativa opera di astronomia: Tabulae eclypsium. Tabula primi mobilis di Georg Peurbach e Johann Regiomontanus del 1514. Interessanti anche i testi di medicina: da una rara opera seicentesca contro le trasfusioni di sangue – che proprio in quel periodo venivano sperimentate per la prima volta – come Confusio trasfusionis di Bartolomeo Santinelli, a un rarissimo documento sulla storia dell’omeopatia Il maresciallo duca di Saldanha e l’antimiopatia di Gioacchino Pompili (1841), presentati da Archetypon Studio Bibliografico. Scienza, ma anche incursioni nella spiritualità, nei culti e nell’esoterismo. In mostra, infatti, ci sono volumi di grande fascino come uno dei più celebri trattati di esorcismi: Compendio dell’arte essorcistica di Girolamo Menghi, diviso in tre libri. E poi l’edizione più ampia e completa dell’Appendix di Pietro Bongo, del 1599: un testo dedicato alla scienza dei numeri interpretata in chiave misterica ed esoterica (Soave). La libreria Paolo Bongiorno espone un interessante testo di S. Atanasio, il più celebre dei vescovi alessandrini e difensore della fede nicena contro l’eresia di Ario: Contra haereticos, Contra gentiles, Contra(edizione del 1482), mentre Govi propone i 56 sermoni di Ruggero Da Eraclea, Quadragesimale scholarum, della fine del XIV secolo, e Ai due santi sceglie un Missale romano di Papa Pio V del 1590, con 23 incisioni su rame.
Arianos Atlanti, paesaggi, progetti architettonici: la mostra punta anche a sottolineare la bellezza estetica dell’oggetto libro. E le illustrazioni da ammirare sono tante. Dall’acquaforte originale di Giovanni Fattori Ritratto di uomo col bocchino scelta da Il Bulino, alle incisioni in rame del 1771 che rappresentano i mesi con i segni zodiacali e le stagioni del pittore tedesco Weirotter esposte da Stampe Antiche Buzzanca, al raro esemplare completo del primo atlante dedicato alle città d’Italia di Francesco Bertelli del 1629 (Libraire Ancienne des Trois Islets) o a quello definito “il primissimo atlante del nuovo mondo”, La geografia di Claudio Ptolemeo alessandrino (edizione del 1547 presentata da Alessandro Meda Riquier), fino a Italia Antiqua del 1626 offerta da L’Aleph di Palermo. Da rilevare, poi, le miniature su pergamena del Libro d’Ore all’uso di Rouen: decorazioni di grande bellezza del maestro d’Ango che testimoniano come nel corso del Cinquecento il libro manoscritto fosse ancora un oggetto di culto nonostante la diffusione della stampa (Giuseppe Solmi). Fino ad arrivare a una vera e propria mostra di quadri e libri proposta e curata dall’espositore Giuseppe Zanasi dal tema Un artista nei libri. Saliola pittore di fiabe, che
presenta suggestivi quadri di favolistica abbinati alle rispettive edizioni originali dei libri illustrati.
Trasversalità geografica e immagini variegate, dunque, come testimoniano i due volumi
dell’Ottocento stampati in xilografia a colori di Katsushika Hokusai, Toto shokei Ichiran (Vedute della capitale dell’Est a colpo d’occhio), dove l’autore raffigura undici località di Edo, l’attuale Tokyo, rinomate per i templi, i quartieri del piacere e le bellezze naturali (Lella e Gianni Morra). O le tavole incise di Mercator Gerardus, del 1578: prima edizione di un atlante che si proponeva di descrivere il mondo antico e moderno (Benacense). O, ancora, Isolario, nel qual si ragiona di tutte l’Isole del Mondo dell’abile miniatore Benedetto Bordone presentato da Panini, con splendide mappe del Nuovo Mondo (1534), o le Vedute delle principali Contrade, Piazze, Chiese e Palazzi della città di Firenze di Giuseppe Zocchi del 1754 (Pampaloni). Fino a
Uniformi militari dell’Armata di S. M. Sarda Non mancano le chicche per intenditori: come l’Epitome iuris viarum et fluminum di Alessandro Brugiotti, che affronta in questo testo del 1669 tutti i temi relativi a strade e a corsi d’acqua, dal punto di vista giuridico e fiscale, con un’interessante analisi dedicata ai problemi delle vie di Roma (Prometheos). O il pregiato Libre D’Ore del XV secolo presentato da Il Cartiglio, con 13 miniature a tutta pagina dipinte all’interno di elaborate bordure con decorazioni vegetali e animali con rialzi in oro. O, ancora, l’incisione di Cornelius Galle di La visione di Galileo dell’inferno di Dante (Pettini) del 1588.
Ma in mostra si trovano anche alcune curiosità. Come l’irreperibile pamphlet pubblicato da Ezra Pound sul tema della moneta Oro e lavoro: alla memoria di Aurelio Baisi, Rapallo, del 1944 (Carattere). Il Ritratto di Luisa Baccara – compagna di Gabriele d’Annunzio dal periodo fiumano – reso unico da una dedica del poeta (Il Pensatoio). O le due introvabili opere di gastronomia del Seicento Lucerna de corteggiani e Pratica e Scalcaria (Malavasi).
Alla consueta esposizione di rarità bibliografiche e artistiche selezionate dalle migliori librerie
antiquarie italiane e internazionali, quest’anno si aggiunge una importante opportunità di visita. Per la prima volta, infatti, la Fondazione Biblioteca di via Senato mette in mostra una scelta dei propri manoscritti e autografi. Tesori tra i quali spiccano le carte provenienti dall’archivio Malaparte, dal fondo della biblioteca di Mario De Micheli, dal carteggio ottocentesco inedito dello studioso siciliano Vincenzo Mortillaro, dai fondi dell’editore Sommaruga e da altri inediti di pregio. A questa selezione si aggiunge una significativa raccolta di libri del ‘900 con dedica dell’autore e le famose agende di Mussolini, datate 1935-1939, in corso di pubblicazione presso la casa editrice Bompiani, ancora oggetto di studio e di accese critiche sulla loro autenticità.di Giovan Battista Maggi (1844), trenta tavole in litografia a tutta pagina di uniformi militari dell’Esercito Sardo, colorate all’acquarello dell’epoca (Galleria Gilibert
).

Più Libri Più liberi: si chiude con un boom di affluenze

ROMA Alla Fiera della piccola e media editoria alle ore 16, a quattro ore dalla chiusura della manifestazione, si sono registrati 52.000 i visitatori, Più libri più liberi è stata un boom di affluenze. Oltre alle migliaia di visitatori più di 2000 persone hanno seguito gli eventi sullo streaming di rai.it e sono circa 1500 i giornalisti accreditati.

I titoli più venduti in Fiera sono Le chiavi per aprire i 99 luoghi segreti di Roma di Costantino D’Orazio, Radici nato da un progetto di laboratorio artigianale di stampa serigrafica e XY di Sandro Veronesi.
Il libro dell’anno di fahrenheit radio 3 è Nel mare ci sono i coccodrilli di Fabio Geda a Più libri più liberi nella versione audiolibro con la voce dell’attore Paolo Briguglia.
“Malgrado la crisi si è mantenuto il livello di venduto dell’anno scorso – ha commentato Enrico Iacometti, Presidente del Gruppo dei Piccoli Editori dell’AIE –  confermata la notevole presenza di bambini che hanno animato lo spazio ragazzi e ha suscitato un grande interesse il convegno sull’editoria digitale che si è tenuto nello spazio del digITAL Cafè. Siamo già al lavoro per la decima edizione che si terrà sempre a Roma dall’8 all’11 dicembre 2011”.

Stagione di Libri in Fiera: a Milano il Salone del Libro Usato

MILANO – Si è aperta oggi la sesta edizione del Salone del Libro Usato (fino a mercoledì), l’universo del libro e delle curiosità editoriali che fa gola ai molti rimasti in città nonostante le festività di Sant’Ambrogio. Tra i primi visitatori alla ricerca di rarità, un bibliofilo d’eccezione: Umberto Eco. Il filosofo e scrittore ha visitato a sorpresa la manifestazione, un padrino simbolico il cui amore per la vita sconosciuta dei libri ha dato origine a romanzi di fama internazionale.

Passeggiando tra le centinaia di bancarelle presenti quest’anno (oltre 400, un centinaio di banchi in più dell’anno scorso) in Fieramilanocity si ha la sensazione di entrare all’interno di un’enciclopedia universale in formato tridimensionale, dove poter toccare con mano edizioni introvabili, volumi rilegati artigianalmente e quadernetti autografi, oppure avventurarsi tra gli scaffali dei grandi classici della letteratura e viaggiare nel tempo e nello spazio passando attraverso trattati scientifici del 1500, libri illustrati d’epoca liberty, manuali erotici giapponesi, fumetti dei primi del Novecento e romanzi di fantascienza degli anni Settanta.

Ma non basta andare alla ricerca dei propri libri o autori preferiti per trovare ciò che si desidera, è necessario perdersi tra le mille opere in esposizione e abbandonarsi al piacere e allo stupore della scoperta. Un’edizione anche dal sapore internazionale con espositori che da tutta Europa arrivano a Milano con opere raffinate e ricercate come la galleria antiquaria Hans Lindner di Mainburg, Germania, che propone “Les Métamorphoses du vide” di Henry Maurice, un viaggio illustrato nella mente e nell’inconscio dell’autore in edizione originale e venduta a 1.750 euro. Oppure la serie completa di “Gesù Cristo e i dodici appostoli” del 1621 di Philippe Thomassin, primo maestro di Jacques Callot, che partendo dai disegni di Raffaello Sanzio realizzò 13 incisioni destinate alle chiese di campagna della Lorraine, conservate in ottimo stato dall’antiquario parigino Christian Collin, e vendute a 9.000 euro. La febbre dei regali di Natale contagia tutti e il Salone del Libro Usato si presenta come il luogo ideale per esaudire ogni desiderio, dalle favole pop-up degli anni Quaranta, da Alì Babà ad Alice nel paese delle meraviglie, costo dai 250 ai 450 euro, esposte da Stefen Libri di Milano, ai vinili vintage di Lorenzo Galbiati, Vinile Collezione di Lecco, lasciando spazio anche per qualche fantasia low cost, come la vasta selezione di libri proposta dal Libraccio, a partire da 2 euro.

Tra le esclusive di quest’anno una collezione di contratti di compravendita inglesi del Settecento in pergamena animale, le cosiddette Indenture, chiamate così per il particolare taglio frastagliato su uno dei lati del foglio, prova schiacciante dell’originalità del documento che veniva infatti diviso in due e ciascuna copia tenuta da entrambi i contraenti, le due parti per essere considerate valide dovevano combaciare tra loro. Documenti originali esposti da Meraviglia Libri di Milano.
Tra i visitatori si scorgono collezionisti, studenti, cultori del libro e celebrità della televisione come Bruno Vespa, insieme tra gli stand della fiera a caccia di fotografie vintage, stampe, libri illustrati, riviste d’epoca e cartoline pubblicitarie dei primi del Novecento: il Salone del Libro Usato si apre con un sorprendente successo di pubblico già dal primo giorno