“I pompieri non escono per le donne in lacrime”, nove racconti di Lisa Biggi

i pompieri non escono per le donne in lacrimeGiulia Siena
PARMA
– Il titolo incuriosisce; la copertina anche. Quando apri I pompieri non escono per le donne in lacrime, poi, ti chiedi perché non dovrebbero farlo: perché i pompieri non possono soccorrere le donne in lacrime? E’ comunque un’emergenza. Poi risolvi il dilemma affermando che per le donne in lacrime ci sono le amiche, gli uomini non capirebbero l’importanza del pianto; chiuderebbero la faccenda dicendo che si tratta delle solite paranoie, qualunque sia l’argomento o la causa di tali lacrime. Così, vai avanti e cominci la lettura di questo libro che, lo scorso giugno, ha inaugurato Gli illustrati, la collana di narrativa della Bébert Edizioni. Infatti, il libro di Lisa Biggi è corredato da cinque tavole di Letizia Innacone che suggellano l’ottimo legame instaurato in questi racconti tra parola e immagini.

I pompieri non escono per le donne in lacrime sono nove racconti, ambientati tra la scuola e l’ufficio, la palestra, il divano e un condominio, che parlano di vita quotidiana, felicità, amore, sesso, errori, fughe, chiacchiere, difficoltà, silenzi e caffè. Si parte dalle lettere anonime che Sara decide di inviare, per “creare un ponte” con un misterioso ragazzo conosciuto a una festa tre giorni prima. Tra equivoci, insicurezze e romanticismo si passa, così, a una riunione condominiale, a una confessione che potrebbe cambiare il corso degli eventi; si arriva in classe, alle lotte educative,alle assemblee degli alunni e ai discorsi in sala docenti; si viene trascinati nell’acqua della piscina comunale per poi correre a casa, dove ci si rintana, tra quelle mura che hanno udito le urla dei vicini e visto tutti i tuoi uomini sbagliati. I racconti della Biggi proseguono così, tra i sorrisi e i dilemmi del presente, in un tempo che è sempre sospeso, in bilico tra la paura di crescere e il malinconico rimpianto delle occasioni perse. Questa alternanza, quasi incoerenza, tra quello che si desidera e quello che si ha si ripercuote nella scrittura: vengono usati diversi registri narrativi – diversissimi tra loro – che accentuano e quasi esasperano i sentimenti e gli umori dei racconti (la delicatezza de I tre segreti e la leggerezza di Papete).

 

“Da troppo tempo Luca era in balia di quell’inquietudine malsana, che prende chi non ha capito cosa ancora manca per essere felici. Una volta compreso si può lottare tutta la vita per questo qualcosa, averlo in dono o non vederlo mai neanche passare, ma l’obiettivo da coraggio”.

“Enciclopedia della Moglie Modello”, donne zerbino si diventa!

enciclopedia-della-moglie-modelloGiulia Siena
PARMA
 – Annalisa Aglioti, la Moglie Modello di Zelig Off, veste nuovamente i panni della dolce mogliettina stile anni Sessanta, con una innata predisposizione per il buon umore, il rammendo, le pulizie e la totale dedizione per il suo uomo, l’Alfa, e stila una lunghissima lista (che può sempre e ulteriormente arricchirsi) di consigli per diventare una nuova e sempre necessaria Moglie Modello. Nasce così l’Enciclopedia della Moglie Modello, Guida pratica per diventare Mogli, Madri, Amanti, Nonne e Salme Modello, il libro pubblicato da Anteprima Edizioni in cui la spassosa vérve del personaggio televisivo si unisce ai temi dell’Enciclopedia della Donna del 1962 dando vita a un affresco sociale dissacrante, divertente, sarcastico e contemporaneo. Contemporaneo sì, perché la donna perfetta dell’Aglioti non solo è volontariamente sottomessa all’Uomo, il suo Alfa, come voleva il manuale degli anni Sessanta, ma oggi è alle prese con la frenesia del Duemila: la tecnologia, i social network, l’epilazione e il nude look. Dalle pulizie di primavera all’infedeltà passando per la durata – chimera sognata da tutte le mogli. Modello e non – al mocassino, fino ad arrivare all’inserto XXX, L’Enciclopedia della Moglie Modello è un vero e proprio prontuario irriverente per la donna che nel periodo di referendum e quote rosa molla tutto e si accontenta – beata! – di vivere nell’ombra di un uomo cattivissimo e cinico. Con un perenne sorriso sulle labbra si viene coinvolti nella quotidianità di una Moglie Modello che vuole aderire in tutti i modi, e a tutti i costi, alle esigenze del proprio uomo fino quasi a scomparire. Caustico fino quasi all’estremo, il libro di Annalisa Aglioti regala divertenti momenti di spasso, verità e amari sorrisi.

 

Quante ragazze come me c’erano, là fuori? Quante potenziali Mogli Modello erano costrette a lavorare, e andare agli aperitivi quando – magari – tutto quello che volevano era un marito cui servire il caffè, reggendogli la “Gazzetta dello Sport” stando comodamente ammanettate al letto in reggicalze, fingendo l’orgasmo e parlando bene di sua madre?”

Ricette Fatali, quando le donne scoprirono il veleno

Donne_fatali_damster_chronicalibriGiulia Siena
BOLOGNA
“Cibo tentazione fatale, cibo veicolo di morte. Una dolce morte”. Katia Brentani ci introduce così nel suo libro, Ricette Fatali, pubblicato nella collana I quaderni del Loggione della Damster Edizioni. Il libro ripercorre la storia delle donne che, durante i secoli, usarono il cibo come veicolo per procurare la morte. Il cibo, infatti, nascondeva il veleno: dalla Cantarella, il filtro velenoso usato dai Borgia per liberarsi di scomodi personaggi, passando per il laudano, in auge nel Settecento, le radici di mandragora, tanto amate dalle streghe, fino all’arsenico, veleno infallibile che segnò il XIX secolo. Intelligenti, scaltre e determinate, le donne “fatali” hanno avuto un ruolo determinante nella storia e attraverso un lungo lavoro di indagine e approfondimento la Brentani porta alla luce ricette, curiosità e storie quasi del tutto dimenticate dal passato. Si scopre così che ingredienti afrodisiaci, erbe e prodotti di stagione si mescolano come in una pozione magica e si donano alla golosità dei commensali. Perché non provare, allora, le oltre cento ricette, tra cui lo sciroppo al sambuco, mele rosse della strega, zuppa della Favorita, fili d’oro fritti oppure biscotti ai fiori d’arancio.

 

Ricette Fatali, come tutti i libri de I quaderni del Loggione, non è solo un libro di ricette. “Abbiamo voluto dare un’impostazione diversa – spiega Katia Brentani, curatrice della collana oltre che autrice di Ricette Fatali – e abbiamo puntato a raccogliere in questi libri dalla forma di un “quaderno della nonna” notizie storiche, leggende, aneddoti e curiosità. Ogni libro di questa collana – conclude la Brentani – si chiude con un racconto a tema, per fa sì che ogni libro sia un volume esaustivo e sempre interessante”.

Le “Cattive ragazze” che hanno fatto la storia

Cattive-ragazze-di-Assia-Petricelli-e-Sergio-RiccardiROMA – “Le brave ragazze vanno in paradiso, le cattive dappertutto”. Diceva così Oriana Fallaci in un periodo storico che profumava di cambiamenti e rivoluzioni. Ma le donne, forse, hanno sempre preteso e inseguito la loro vena rivoluzionaria, in qualsiasi secolo. E’ quello che scopriamo attraverso la vita e le lotte delle “Cattive ragazze. 15 storie di donne audaci e creative”, le 15 donne protagoniste della sorprendete graphic novel firmata da Assia Petricelli e Sergio Riccardi. Pubblicato da Sinnos, il libro inaugura Leggimi Graphic, una collana di graphic novel pensata anche per chi ha problemi di dislessia o difficoltà di lettura.

 

Così come racconta Cecilia D’Elia nell’introduzione del volume, “le storie di questo libro sono storie di libertà. Probabilmente nessuna di queste donne si pensava eccezionale, ma tutte erano determinate. Così, vivendo la loro vita hanno aperto strade nuove o mandato in frantumi tradizioni secolari”. Infatti Olympe De Gouges, Nellie Bly, Elvira Coda Notari, Nawal El Saadawi, Antonia Masanello, Marie Curie, Aleksandra Kollontaj, Alfonsina Morini Strada, Angela Davis, Claude Cahun, Domitila Barrios De Chungara, Franca Viola, Miriam Makeba, Hedy Lamarr e Onorina Brambilla non credevano, in quel momento, di fare la rivoluzione, ma le loro storie sono diventate le storie di ogni donna. Nellie Bly ha cambiato le sorti del giornalismo internazionale, ha ideato il reportage sotto copertura provando sulla propria pelle le ingiustizie del manicomio o la crudeltà della prima Guerra Mondiale in trincea; Antonia Masanello ha fatto credere ai suoi compagni e al mondo di essere un uomo pur di combattere con le camicie rosse di Garibaldi; Hedy Lamarr ha attraversato il Novecento con capacità e fascino dimostrando che il suo amore per la recitazione andava di pari passo con le sue ricerche scientifiche.

 

In diversi secoli e in diverse parti del mondo queste eroine hanno creduto nelle proprie idee e nelle proprie potenzialità, non si sono abbassate al poter del più forte, hanno dovuto fingersi uomini, hanno dovuto lottare mettendo in pericolo la propria vita fino anche a perderla.
Le “Cattive ragazze” – che oggi viene suggerito nella nostra rubrica Leggendo Crescendo ma è un libro per tutti – sono state donne che ci hanno fatto diventare le donne che siamo, perché la loro audacia ha cambiato il nostro presente.

Donne vincenti


Silvia Notarangelo

ROMA– “Cattive ragazze”, ovvero, “15 storie di donne audaci e creative”. Può sembrare un controsenso, ma non lo è. L’esplosiva e ironica graphic novel di Assia Petricelli e Sergio Riccardi (Sinnos Editrice) coglie nel segno: nell’immaginario collettivo chi sceglie di non omologarsi si schiera dalla parte sbagliata, dalla parte del “cattivo”. Eppure, basta sfogliare questo intelligente e accattivante volume per rendersi conto dell’importanza di portare avanti le proprie convinzioni, anche quando questo significa andare controcorrente o intraprendere delle battaglie che sembrano perse in partenza.
Protagoniste assolute, le donne. Per la precisione, quindici donne che hanno fatto della forza e della tenacia una vera filosofia di vita. Sono scrittrici, condottiere, scienziate, attiviste, cantanti, pittrici. In altre parole, donne in carne e ossa, lontane dagli stereotipi, indipendenti, coraggiose. Alcune conosciute, altre meno, ma tutte, seppur in tempi, luoghi e modi diversi, sono riuscite a lasciare la loro impronta nella storia.
La bellissima Hedy Lamarr era la diva più pagata di Hollywood ma anche un’eccezionale scienziata, a cui fu assegnato l’Oscar per i pionieri della scienza. Nellie Bly fu la prima giornalista d’inchiesta a indagare sotto copertura. Antonia Masanello fu l’unica donna a combattere nell’esercito dei Mille insieme a Garibaldi. Solo tre, delle quindici donne, che promettono di conquistarvi grazie alla loro energia e a quella particolare vena combattiva che le portò a sfidare la vita.
Nell’introduzione alla graphic novel, Cecilia D’Elia le definisce storie di libertà. “Probabilmente nessuna di queste donne si pensava eccezionale, ma tutte erano determinate. Così, vivendo la loro vita, hanno aperto strade nuove o mandato in frantumi tradizioni secolari”. Un’iniezione di ottimismo, dunque, per guardare al futuro attraverso gli occhi e le esperienze di chi, alla fine, ce l’ha fatta.
Destinata ai più giovani, ma non solo, “Cattive ragazze” inaugura “Leggimi Graphic”, la collana di Sinnos pensata per venire incontro anche a coloro che presentano problemi di dislessia o difficoltà nella lettura.

Le infinite possibilità della vita ne “Il latte versato”


Silvia Notarangelo

ROMA– “Nulla è più vero di una storia inventata”. Con queste parole, Cristiana Bullita si congeda dai lettori al termine del suo nuovo romanzo “Il latte versato” (DEd’A Edizioni). Ed ha ragione. Perché ci sarà anche una buona dose di immaginazione, ma le vicende che descrive non solo sono saldamente ancorate alla realtà, ma la rappresentano senza filtri, così com’è, nei suoi momenti più e meno piacevoli.
Con sensibilità, umorismo e, a tratti, una vena di malinconia, l’autrice delinea il ritratto accorto e delicato di quattro amiche non più giovanissime, consapevoli di un vissuto che non si può cambiare, ma decise a credere nella vita e nelle sue imprevedibili possibilità.
Chiara, Carla, Angela e Francesca sono quattro donne cinquantenni, legate da una profonda amicizia. Hanno personalità diverse, hanno affrontato esperienze diverse, rivelano un modo diverso di approcciarsi alla vita. Eppure, in loro, si avverte una profonda, comune inquietudine che le rende precarie, in bilico tra il desiderio di andare avanti, di proiettarsi nel futuro, e un passato, talvolta doloroso, che continua a farsi sentire sotto forma di ricordi e di rimpianti.
Ma c’è qualcosa, di ancora più forte, che le accomuna: l’amore, in tutte le sue sfaccettature. Per Chiara, insegnante di storia e filosofia, è un sentimento, mai sopito, per quel suo compagno delle elementari, tale Franco Ruscitelli, la cui ricerca forsennata continua a scandire le sue giornate. Per Francesca, scottata da una precoce relazione finita male, si trasforma in passione, una passione estraniante che la fa “vivere al di fuori del recinto angusto della ragione”. Nell’esistenza di Angela, all’amore inconsolabile per una vita stroncata si unisce un’inarrestabile voglia di riscatto, un desiderio disperato che, non soddisfatto, rischia di farla scivolare in un abisso sempre più profondo. È un sentimento platonico, ma vibrante e adrenalinico, quello di cui non riesce a fare a meno Carla, talmente stordita dal vortice delle emozioni da non rendersi conto che qualcosa non va.
Nell’arco di una giornata apparentemente come tante altre, le quattro protagoniste avranno modo di fare i conti con se stesse, con le proprie debolezze e i propri errori, con un passato che sembra offrire una nuova, inaspettata opportunità, ed un presente che riserva, invece, spiacevoli quanto prevedibili sorprese.

“Il parrucchiere: donne come sirene”

Marianna Abbate
ROMA – Il parrucchiere ha storicamente avuto un ruolo molto importante nella società. E’ il confidente, lo sguardo oggettivo, la seconda opinione medica- insomma molto più di un amico per tutte le donne che entrano nel suo negozio e gli raccontano la propria vita con la scusa di una messa in piega. Cristina Freghieri fa la parrucchiera da molti anni, e di confidenze ne ha sentite infinite, da quelle “Donne come sirene” che ridono, piangono, si sposano e invecchiano tra una visita e l’altra. Il suo libro, edito da LaMandragora, cerca di restituire al lettore quell’atmosfera di relax e magia che si prova sulle poltrone del parrucchiere. Come se qualche striscia bionda, un nuovo taglio e un po’ di crema avessero l’immenso potere di guarire il cuore ed ingannare la mente.

Così tra le clienti troviamo quelle affezionate ai capelli grigi e quelle che cambiano tinta ogni settimana. Ci sono donne che lasciano e donne abbandonate- ma anche quelle che da anni portano sulle spalle tutti i pesi del mondo e sorridendo chiedono come va’?

L’autrice è stata pioniera in Italia delle tinture naturali, cultrice del benessere e appassionata di nuoto subacqueo. Una lettura piacevole e curiosa, per chi ha da aspettare in fila dal parrucchiere.

 

10 Libri delle Donne: le letture di Maria Elisa

10 Libri delle donneROMA – Le donne su ChronicaLibri possono aprirsi e condividere le proprie letture. Maria Elisa Dinolfi, redattore di Data Tv, ci suggerisce i suoi 10 Libri delle Donne
1. Falli soffrire di Sherry Argov, Piemme
2. Il corpo della Dea di Selene Ballarini, Atanor
3. Il risveglio della Dea di Vicki Noble, Tea edizioni
4. La dea doppia di Vicki Noble, Venexia edizioni
5. Donne che corrono coi lupi di Clarissa Pinkola Estés, Frassinelli
6. Dalla parte delle streghe di Vanna De Angelis, Piemme
7. Il libro nero della caccia alle streghe di Vanna De Angelis, Piemme
8. Quando Dio era una donna di Merlin Stone, Venexia Edizioni
9. I nomi della dea di AA. VV. Astrolabio Ubaldini
10. Le Dee viventi di Marija Gimbutas, Medusa Edizioni

10 Libri delle Donne: le letture di ChronicaLibri

ROMA – I 10 Libri delle Donne scelti da ChronicaLibri, perché la nostra redazione crede che ogni ricorrenza vada rispettata, poi ognuno decide cosa festeggiare.

1. La biblioteca delle donne di Erin Blakemore, Orme
2. Nina e i diritti delle donne di Cecilia d’Elia, Sinnos
3. Le donne che leggono sono sempre più pericolose di Stefan Bollman, Rizzoli
4. Care ragazze. Un promemoria di Vittoria Franco, Donzelli
5. Per Lei di Erika Lust, Light-box
6. Non ci casco più. Donne che amano troppo, troppo poco e male di Emanuela Mascherini, Kowalski
7. Bambole viventi. Il ritorno del sessismo di Natasha Walter, Ghena
8. 10 grandi donne dietro 10 grandi uomini di Isabella Marchiolo, Laurana Editore
9. La signorina cuori infranti di Daniele Vecchiotti, Zero91
10. Una come lei di Anne Sexton, Via del Vento

10 Libri delle Donne: le letture di Daniela D’Angelo

10 Libri delle DonneROMA – L’idea è nata proprio parlando con lei, quasi pensata per lei, Daniela D’Angelo; lettrice attenta, editor sensibile e ufficio stampa instancabile del Consorzio Milonga (Avagliano, Fermento e Nobel). Incuriosita dalle pagine che ci appassionano oltre alle letture per “dovere”, le ho chiesto i suoi 10 Libri delle Donne. Le concediamo 11 titoli per i suoi 10 Libri delle Donne, solo perché oggi è anche il suo compleanno. Auguri da ChronicaLibri!

1. Diario di una scrittrice, Virginia Woolf
2. Deserti luoghi,  Marina Cvetaeva
3. L’amante, Marguerite Duras
4. Ieri, Agota Kristof
5. Anna Karenina, Lev Tolstoj
6. Il gioco dei padri, Anna Maria Sciascia
7. Maschiette e filosofi, F.S. Fitzgerald
8. Diari, Sylvia Plath
9. Il risveglio, Kate Chopin
10. Donne che corrono coi lupi, Clarissa Pinkola Estés
11. Suite francese, Irene Nemirovsky