Alfabeto di quarantena: E – Essenziale

Giulia Siena
PARMA
– Fase 2. Continuano i giorni. Fase due e molti dubbi. Ci sono degli interrogativi nell’aria che si mescolano al polline. Fase 2 e il doppio binario: non uscire, ancora, o tornare fuori, tornare alla “normalità”, una normalità differente, una normalità fuori dalle mura che ci hanno trattenuto finora. Fase 2 e la doppia sensazione: timore e voglia di fuga. La “giusta misura” potrebbe essere al centro, uscire con cognizione, non per la sola nostra necessità, uscire rispettando gli altri, ricominciare e far vedere che qualcosa l’abbiamo imparata. Ma cosa dipende da noi? Arrivare fuori, dopo tante titubanze, dovrebbe portarci ad apprezzare le piccole cose, interessarci agli altri, non mettere davanti sempre i nostri bisogni e il nostro malcontento.

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Economia: due saggi per spiegarne le evoluzioni

Daniela Distefano
CATANIA
– Per Friedrich A. von Hayek “i problemi economici nascono sempre e solo in conseguenza di cambiamenti”. Su tutt’altra sponda di pensiero, anche Antonio Gramsci prevedeva rivoluzioni per cambiamenti successivi. L’epoca in cui viviamo oggi ci presenta uno scenario di operazioni vitali nuove, imprevedibili, difficili da districare con i mezzi di normale previsione mentale. Rivoluzione o crisi economica che sia, davvero è impossibile non notare la parabola di mutamenti in atto, il tempismo di un Creatore che ha scompigliato le carte da gioco dell’umanità; e adesso siamo costretti a rivedere le nostre certezze terrene, con la mascherina sulla bocca, il debito pubblico schizzato, la crescita inesistente, la disoccupazione in costante ascesa, la politica agli sgoccioli. Cosa poteva capitare di peggio? Perché nessuno è stato capace di prevedere tutto questo? Ma soprattutto, ci si chiede: “come ne verremo fuori?”. Dal momento che non possediamo la sfera di cristallo, proviamo a scandagliare le concezioni di due e

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CLEIO: cinque proposte per salvare le librerie

ROMA – In un periodo di forti incertezze economiche e sociali il Circuito Cleio ha approvato e condiviso cinque punti operativi per salvare le librerie durante e dopo la crisi generata dal diffondersi del Covid19. Proposte concrete indispensabili come supporto ai librai e per fare chiarezza fra i lettori.

1)La lettura a scuola
La scuola è per molti bambini e ragazzi uno dei pochi luoghi in cui entrano a contatto con il libro. Non solo il libro di testo, ma anche il libro di lettura. Finalmente c’è una legge sul libro che ha un articolo (il 5) interamente dedicato alla scuola, alla formazione di insegnanti e alla istituzione della biblioteca scolastica. Che potrebbe avvalersi anche dell’esercizio di quella norma sulla “adozione alternativa al libro di testo” sconosciuta ai più e ignorata.

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Notes: arriva “Rosa dai capelli al vento”

Giulia Siena
PARMA
– “Sono Rosa dai capelli al vento, come mi chiama il nonno e il vento si trasforma sempre, di minuto in minuto, ed è anche per questo che mi piace. Cambia e fa mutare la forma delle nuvole, il colore del cielo e quello delle foglie degli alberi, rende diversa la luce sulle strade e nella tua camera. E’ imprevedibile. A me piacerebbe essere come lui”.
Loredana Frescura e Marco Tomatis compongono una storia di libertà, bellezza e determinazione. Rosa, la protagonista del loro racconto, è una bambina testarda e libera, specchio di una natura allegra e caparbia.

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Alfabeto di quarantena: D – destino

Giulia Siena
PARMA
– Destino. Diario, disincanto, distanza, divano, dolce, dolore. Sono tante le parole che in questi giorni di reclusione forzata, ormai diventati di una normalità preoccupante, mi ronzano intorno. Parole improvvise, parole scelte con cura oppure arrivate chiacchierando – virtualmente – con amici. Le parole giungono mentre faccio altro; si palesano con forza a definire una immagine, un evento, uno stato d’animo.

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“Il segreto di Ippocrate” di Isabella Bignozzi: tra storia e attualità

Giorgia Sbuelz
ROMA
Il segreto di Ippocrate narra la vita e l’operato di Hippokrátes, il medico di Kos a cui si deve l’attribuzione del celebre giuramento. Pubblicato nella collana Visioni per La Lepre Edizioni, l’opera è frutto della penna e dell’accurata ricerca di Isabella Bignozzi, medico odontoiatra a sua volta. Il libro mette in luce diversi aspetti della vita dello scienziato, dall’infanzia nella scogliosa isola greca, fino alla vecchiaia dove lo incontriamo intento a dettare le sue memorie al discepolo Pòlybos.

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Bompiani: “Risposta ad una lettera di Helga”di Bergsveinn Birgisson

Daniela Distefano
CATANIA
“Esiste qualcosa di più orribile che aspettare che la vita trascorra? Invece di rimboccarsi le maniche e fare scorte. E poi compongono poesie e scrivono storie sulla solitudine e sul freddo della città. Perché hanno lasciato la campagna, allora? Chi gli ha chiesto di farlo? Se la vita intera è finzione, come dicono, nell’aria di campagna non c’è forse più vitalità, più bontà qui nei prati, più luce e una sensazione più pura di libertà? Sai, Helga, ho sentito dire che i vecchi poeti greci e romani, come anche molti grandi filosofi e sapienti di tutto il mondo, paragonano la vita a un sogno e alla finzione.

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La lingua rigogliosa di Verdinois nei suoi profili intellettuali.

Giulio Gasperini
AOSTA – I Profili letterari e ricordi giornalistici di Federigo Verdinois, editi da Felice Le Monner Editore, nel 1949, sono una divertente e divertita galleria di ritratti di eccellenti personalità del mondo letterario e giornalistico dell’Italia del primo Novecento. Ci si possono ritrovare nomi illustri e famosi, presentati in una prospettiva più umana e diretta, rispetto alla mediazione delle loro opere. C’è la storia della cultura italiana, in questo testo così prezioso e particolare: una narrazione appassionante e nutriente. Potentissimi i ritratti di Antonio Ranieri, tutto condotto sul filo di una narrativa poetica, e quello di Matilde Serao, realizzato attraverso l’intelligente espediente del dialogo.

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“Breve storia del segnalibro”, in secondo piano ma indispensabile

Giulia Siena
PARMA
“E segnare la pagina aveva, e tuttora ha, lo scopo di non smarrire la traccia del nostro passaggio di lettori all’interno del testo, quale testimonianza di una passione, di una fedeltà, ma anche di un’ossessione”. L’appuntamento con la lettura ci viene ricordato dal segnalibro; ognuno di noi ha il proprio che può essere – a seconda del periodo, del caso o del contesto – un fedelissimo e storico oggetto oppure un biglietto del treno, dell’autobus, uno scontrino, la stessa fascetta del libro o l’etichetta del nostro ultimo acquisto.

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Alfabeto di quarantena: C – consapevolezza

Giulia Siena
PARMA
– Procrastinare sembra la parole giusta per questi ultimi giorni. Domani, dopodomani, la prossima settimana o il prossimo mese: pare che l’obiettivo sia sempre lontano e noi sempre più stufi di arrancare e non avere risposte. Fortunati nella furia pandemica, ma impazienti di fronte a uno stallo sociale, economico e personale.

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