Marianna Abbate
ROMA – Certe volte vivere un’infanzia senza televisione può avere i suoi vantaggi. Non dico che l’infante si renda immediatamente conto dei benefici, ma è innegabile che il tempo guadagnato/rubato alla tv può essere sicuramente ben impiegato. Io, ad esempio, ho usato innumerevoli ore che gli altri hanno dedicato a Sailor Moon (con mia immensa invidia) nel leggere e rileggere la bellissima saga di “Anna dai capelli rossi” di Lucy Maud Montgomery, che molti di voi sicuramente conoscono dall’omonimo cartone animato. Ebbene il libro (o meglio: i libri) sono infinitamente migliori e ora vi spiego perchè.
Se ben ricordate la dote principale di Anna era la fantasia. Le mille storie che inventava per abbellire le sue origini di orfanella, i cavalieri fatati e gli spiriti del bosco sono tutti frutto della fantasia. Una fantasia esuberante e mai doma, che l’ha spesso portata a cacciarsi nei guai, ma che le ha permesso di vedere il mondo con occhi sognanti e innamorarsi ogni giorno di una farfalla.
Ora, non prendete le mie parole per collosa melassa, ma la fantasia si può sviluppare in un solo modo: con la lettura. Le farfalle, i boschi, le fate sono molto più belle nella nostra mente di quanto non lo possano essere sullo schermo. Persino le streghe sono più originali nei nostri pensieri di quelle uniformate che ci capita di guardare nei film. Quando leggiamo vediamo il mondo con i nostri occhi e non con quelli di un regista, limitato dalla propria fantasia e dalle conquiste della tecnologia. Nella nostra mente il 3d esiste da sempre!
E’ questo che Anna di Colleverde ci insegna ancora oggi: di chiudere gli occhi e guardare col cuore.
Pertanto nei caldi pomeriggi di Agosto, quando i vostri figli non possono uscire per via del sole rovente, spegnete la tv e nascondete il telecomando. Trovate nelle vostre librerie i vecchi libri per ragazzi e guardateli, mentre il mondo fatato delle mille storie li trascina con sé.
E nel frattempo trovatevi anche voi qualcosa di interessante da leggere, meglio se dalla copiosa vetrina di chronicalibri.
Nessun commento