Giulio Gasperini
AOSTA – La gravidanza è prerogativa femminile, uno stato che l’uomo può solamente intuire, immaginare. Proprio quello che ha cercato di realizzare Gianpaolo Trevisi in questo diario lunare, Benvenuto Fagiolino, edito da Betelgeuse Editore e accompagnato da un CD con la registrazione di “Ninna Mamma”, ninna-nanna di cui Trevisi è autore di testo e musica e voce solita, con la partecipazione del soprano Cecilia Gasdia.
“Benvenuto Fagiolino” è un diario amorevole e appassionato, un canto di felicità che un padre rivolge alla sua prima figlia, a partire dal momento in cui viene a sapere della sua esistenza fino a quando la bambina non verrà al mondo. Nove mesi di discorsi, di canzoni, di suoni, di rumori. Nove mesi di tante belle notti augurate, piene di ogni regalo che possa esistere.
Gianpaolo Trevisi, attualmente Direttore della Scuola di Polizia di Peschiera del Garda, autore di numerosi libri tra cui “Fogli di via”, una serie di racconti di quando era Dirigente dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Verona, è un poliziotto con la passione della scrittura; e l’ha tutta riversata in queste pagine di diario, che parlano, notte dopo notte, di un uomo che diventa cosciente di star per diventare padre e sente il bisogno di confrontarsi, da subito, con quell’esserino che sta formandosi dentro la pancia della compagna.
È un canto di amore, continuo, questo libro; è un discorso di benvenuto ma anche una spietata confessione: sul non sentirsi pronti, sulle insicurezze, sui buoni intenti ma chissà le realizzazioni!, su mancanze passate o che potrebbero accadere in futuro, su distrazioni e stanchezze, su propositi e aspirazioni. È anche, dunque, la messa a nudo di un uomo che trova nella gravidanza l’occasione anche di parlare di sé, di analizzarsi e definirsi, di rivivere la propria esperienza e darle un significato nuovo, più profondo, più esclusivo.
Ma non è soltanto Gianpaolo, il padre, che parla; la madre c’è sempre, perché si merita tutta l’attenzione possibile, tutti gli sguardi, tutta la concentrazione: perché lei è l’amore, ma anche la privilegiata custode di un tesoro.
Trevisi si lascia sommergere dalle emozioni; sono come onde, o come folate di vento, che lo afferrano e lo trascinano e lo lasciano sconvolto. Scombinato ma ogni volta più ricco. È commovente, toccante leggere le parole di un padre che pare sempre, ogni volta, quasi escluso da questo rapporto misterioso tra madre e bambino. Trevisi si avvicina all’enigma della gravidanza con il passo felpato di chi sa di esserne parte ma anche un po’ separato, distaccato. Si crea un luogo, Trevisi, fatto non solo di azioni e comportamenti, ma soprattutto di parole semplici e pensieri entusiasmanti, da cui poter partecipare, attivamente, alla costruzione di una vita che sta per nascere.
“Benvenuto Fagiolino”, la gravidanza di un padre
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