Direttore. Per gli amici: il direttore di ChrL. Pugliese del nord, si trasferisce a Roma per seguire i libri e qui rimane occupandosi di organizzazione di eventi e giornalismo declinato in modo culturale e in salsa enogastronomica. Fugge, poi, nella Food Valley dove continua a rincorrere le sue passioni. Per ChrL legge tutto ma, come qualcuno disse: "alle volte soffre un po' di razzismo culturale" perché ama in modo spasmodico il Neorealismo italiano e i libri per ragazzi. Nel 2005 fonda la rubrica di Letteratura di Chronica.it , una "vetrina critica" per la piccola e media editoria. Dopo questa esperienza e il buon successo ottenuto, il 10 novembre 2010 nasce ChronicaLibri, un giornale vero e proprio tutto dedicato ai libri e alle letterature, con occhio particolare all'editoria indipendente. Uno spazio libero da vincoli modaioli, politici e pubblicitari. www.giuliasiena.com

“Crepi la paura!”, tutta colpa della terra ballerina

                                           Giulia Siena
ROMA
“Perché sono nato in una terra così ballerina, col mostro del terremoto sempre in agguato? Avrei potuto nascere da un’altra parte, in una pianura placida, sopra una solida montagna, magari in un deserto battuto dalle tempeste di sabbia, ma senza questo continuo, angosciante traballìo”. Questa è la domanda che Renzino si pone tutte le sere da quando non ha più la sua casa, i suoi ricordi e le sue cose. Il protagonista di “Crepi la paura!”, il libro di Ugo Vicic pubblicato dalle Nuove Edizioni Romane, è un bambino coraggioso che si trova a fare i conti con il temuto terremoto. Una mattina, all’improvviso, la casa del piccolo Lorenzo – chiamato dalla nonna Renzino – si sveglia con una vistosa crepa nel muro. Probabilmente, come dice il papà, la lesione è stata causata dai movimenti della terra ma su costruzioni fatte male. Infatti, Renzino sa da un suo amico che alcuni costrutturi hanno risparmiato sui materiali per edificare le case e ora tutto è in pericolo. Secondo Renzino è la Terra che ha paura degli uomini, che non ne può più di cattiverie e abusi sul suo suolo, ma perché deve provocare tanta agitazione nella sua città? La spensieratezza dei bambini viene cancellata dalla preoccupazione per lo sciame sismico che non smette di spaventarli, ma Renzino affronta la paura con il sorriso sulle labbra.
Il terremoto visto con gli occhi di chi non riesce a spiegarsi come ma la Natura diventa cattiva e non da tregua. Le parole di Vicic, le sue descrizioni semplici e intense fanno sì che “Crepi la paura!” sia un racconto educativo e pieno di speranza.

10 Libri per Natale: per me i libri son desideri

libri da regalare a natale_chronicalibriGiulia Siena
ROMA – 10 Libri da regalare, regalarsi, comprare, sfogliare e leggere. I 10 Libri per Natale che io ho vi suggerisco sono volumi da portare con sé, consultare, aprirne le pagine per sentirsi al sicuro o evadere del tutto. I miei 10 Libri per Natale potrebbero essere anche ottimi compagni per il prossimo 2012.

1. Il panettone non bastò. Scritti, racconti e fiabe natalizie di Dino Buzzati

2. Giallo Natale. Venti grandi autori celebrano le Feste curato da Nicoletta Grill

3. Prima della fine di Ernesto Sabato

4. Cacao di Jeorge Amado

5. Scritto sul corpo di Jeanette Winterson

6. Sbarcare il lunario di Paul Auster

7. La pianista di Elfriede Jelinek

8. Elogio del pomodoro di Pietro Citati

9. Grandi Champagne 2012. Guida alle migliori bollicine francesi in Italia curata da Lupetti, Angelini, Boccoli, Scorsone, Vani e Tagliaferri

10. L’Assaggenda 2012 curata da Colaiossi e Staiano

“Buon Natale, Samira”, la storia del Natale di tutti

recensione di buon natale, samira Bohem press italia ChronicalibriGiulia Siena
ROMA
“Il Natale? Già, cos’è veramente?”, chiese anche la maestra un po’ sorpresa. I bambini si misero a ridere: come poteva esistere al mondo qualcuno che non sapeva cos’era il Natale?” Esiste qualcuno, forse sono tanti, che non conoscono il Natale. Per loro il Natale non è una festività religiosa, non è momento importante per la società dalla quale provengono e quando vedono noi tutti coinvolti nei preparativi per la grande festa non capiscono per cosa ci affaccendiamo tanto. Magari sono persone che incontriamo tutti i giorni, signore sull’autobus o bambini nel nostro stesso banco a scuola. Una di queste persone è Samira, la bambina protagonista di “Buon Natale, Samira”. Il libro, scritto da Max Bolliger e Giovanni Manna per la Bohem Press Italia, è un albo illustrato che racconta con parole semplici la storia di un Natale per tutti. Samira, una bambina venuta da lontano, si ritrova nel periodo delle festività natalizie a chiedersi come mai sono tutti così impegnati ad addobbare l’albero, a desiderare bambole e giocattoli, a fare biscotti e dolci colorati. Lei non capisce bene cos’è questo “Natale” che tutti aspettano, allora lo chiede alla maestra.

“Natale è… quando io sono felice!”

10 Libri per Natale. By Marianna

10 libri per natale_chronicalibriROMA – C’è qualcuno in redazione che parla del Natale con gioia e trasporto, qualcuno che vive l’attesa delle festività come un continuo evento. La redattrice in questione è Marianna Abbate; la nostra “critica” dalla scrittura indomabile riesce a mescolare ricordi e desideri anche quando stila la sua classifica dei 10 Libri per Natale.
1) A Christmas Carol di Charles Dickens
2) Pigmalione di Bernard Shaw
3) Il piccolo lord Francis Burnett
4) Gesù di Nazaret di Benedetto XVI JosephRatzinger
5) Merry Christmas di Csaba Dalla Zorza
6) Liberiamo Babbo Natale di Roberto Torti
7) Abeti e comete storie e leggende di Natale di A. Paronuzzi
8 ) Il Natale dei Magi di Luca Scarlini
9) Un Natale in giallo di autori vari
10) Dolci di Natale da tutto il mondo di Nicoletta Negri

10 Libri per Natale

libri  da regalare a natale_chronicalibriROMA – Arrivano i primi 10 Libri per Natale! Oggi, il primo a mettere sotto l’albero i suoi 10 Libri, è Giulio Gasperini. Il nostro redattore, lettore insaziabile e viaggiatore instancabile, ci suggerisce quali volumi regalare e regalarsi per questo Natale 2011.

1) Lettere dall’Africa, di Karen Blixen, perché mai canto d’amore per un continente lontano fu tanto profondo e commovente.

2) Mai sentita così bene, di Rossana Campo, perché è raro divertirsi con intelligenza e, ancora di più, farlo con le parole.

3) Kitchen, di Banana Yoshimoto, perché ciascuno di noi è sempre alla ricerca del suo più perfetto angolo di mondo.

4) Un cappello pieno di ciliege, di Oriana Fallaci, perché le radici son importanti e la storia ch’è trascorsa ci fa esser quel che siamo.

5) Rosso di sera, di Brunella Gasperini, perché esistono, nonostante tutto, le adolescenze e i loro amori che sanno parlare di poesia.

6) Sonetti dell’amore oscuro, di Federico García Lorca, perché l’amore è tale anche quando parrebbe proibito.

7) Poesie, di Vivian Lamarque, perché le sillabe son divertenti; e, ancor di più, le loro combinazioni.

8 ) Poesie, di Dario Bellezza, perché il dramma e la fragilità dell’uomo son la migliore materia poetica.

9) Artemisia, di Anna Banti, perché sulla tela i colori prendon forma e consistenza umane.

10) La Terra Santa, di Alda Merini, perché tutti siamo folli e tutti abbiam bisogno d’esser liberati.

 

“Tsatsiki e Ma’”, la piccola storia di un grande bambino

Tsatsiki e Ma'_Bohem Press ItaliaROMA “Hai davvero una mamma speciale, – sussurrò la maestra a Tsatsiki, passando davanti al suo banco. – Non sarà puntuale, ma sicuramente ha altre qualità.” Infatti Ma’ non è una mamma come le altre; Ma’ va in giro con gli occhi neri e i pantacollant, Ma’ ama fare il rock e sa agitare le dita dei piedi stando in verticale sulle mani. Di quest’ultima cosa Tsatsiki è particolarmente orgoglioso. “Tsatsiki e Ma’” è la storia scritta da Moni Nilsson e pubblicata nella collana Bohemracconta della casa editrice Bohem Press Italia. L’autrice svedese rende vivi e dinamici i due simpatici protagonisti: Tsatsiki e Ma’ hanno un rapporto speciale, fatto di giochi, confidenze e tante risate. Tsatsiki- il bambino dal nome curioso – ha sette anni e un papà, che non ha mai conosciuto, pescatore di polipi in Grecia. Infatti, come dice sempre Ma’, il piccolo è “figlio dell’amore, un bambino nato da una passione frizzante e inebriante.” Lei, Ma’, anche se “un po’ strega” segue amorevolmente Tsatsiki e riesce a farsi valere anche con il piccolo bullo, Martin il Verme e il cattivo direttore scolastico.

 

Una storia allegra, un racconto che scorre piacevole attraverso le pagine fitte di una bella avventura. E, a libro finito, ci accorgiamo che ormai nutriamo affetto per questi due personaggi. Non preoccupiamoci, però, c’è anche “Tsatsiki e Pa’”!

Arriva “Le mie migliori ricette. GialloZafferano”, il libro che nasce dal web

libro di ricette di giallozafferanoROMA – “Cucinare è raccontare una storia: quella della ricetta, delle infinite versioni elaborate in luoghi diversi e in momenti lontani, dei passaggi attraverso i quali è arrivata fino a chi la prepara. È una storia nella quale non credo ci debbano essere segreti, altrimenti si rischia che non ci sia più nessuno in grado di continuarla. GialloZafferano è il mio modo di raccontare quella storia: ho raccolto 130 ricette inedite e non, pescandole dal grande archivio che è diventato il mio blog e dalla mia creatività. Ci sono le mie preferite, i miei cavalli di battaglia, una decina di piatti “insospettabili” per stupire, tantissime idee per suscitare meraviglia e per preparare piatti espresso (ma da urlo), quelle che proprio non si può non cucinare una volta nella vita, le più ricercate dagli utenti e quelle che faranno impazzire i vostri bambini. E ancora: sofà food, finger food, Street food, piatti adatti a banchetti luculliani, a cenette tra innamorati, a serate con gli amici… Oltre, naturalmente, ai miei “segreti”: da madre di tre figlie posso dire senza incertezze che la cucina è bella se è condivisa, se il tavolo sul quale si mangia può accogliere tante persone, se è occasione di confronto e di ascolto. Tutto, con un paio di doverose eccezioni, è rigorosamente italiano: perché la nostra è la cucina più appassionante al mondo e perché vale la pena essere consapevoli dell’infinita varietà di possibilità, incroci e sapori che possiamo creare con gli ingredienti della nostra terra.” (dall’introduzione di “Le mie migliori ricette. GialloZafferano”, Sonia Peronaci, Mondadori)

Arriva in libreria “Molto buono! Il meglio della cucina italiana in 1000 ricette”

ROMA – Oltre 800 ricette tutte fotografate e provate, facili ma originali, per sperimentare ogni giorno gustose e semplici variazioni sui “soliti ingredienti”, ma anche raffinate e di gran classe per le occasioni speciali. Questo è “Molto buono! Il meglio della cucina italiana in 1000 ricette”, il libro portato in libreria da Food Editore proprio in questi giorni. La semplice suddivisione per argomenti (salse e condimenti, antipasti, primi piatti, carne, pesce, uova, salumi e formaggi, verdure, frutta e dolci) rende il libro molto intuitivo e facile da consultare. Ogni sezione apre poi con un approfondimento sugli ingredienti, con una selezione delle varietà più comuni e con una breve scuola di cucina. Un libro con un occhio alla tradizione e uno al futuro, indispensabile per tutti gli amanti della cucina italiana.

L’Editoriale: Noi che leggiamo ancora

Giulia Siena
ROMA
– “Togliete i libri alle donne, torneranno a fare figli” era il titolo di un articolo di ieri, mercoledì 30 novembre 2011, su Libero. Tale quotidiano nazionale conta più di 400.000 lettori e due redazioni, a Milano e Roma, nelle quali molte professioniste nel campo giornalistico ricoprono incarichi importanti. Superfluo dire che spesso a questi incarichi si arriva grazie ai libri (soprattutto per le donne!). Proprio sulle pagine di questa testata Camillo Langone (giornalista dalle origine lucane e peregrino al Nord), ha voluto illustrare la sua ingegnosa tesi sul rapporto che esiste tra l’alto tasso di istruzione delle donne e il basso tasso di natalità.  Langone aveva cominciato così bene l’articolo, aveva evidenziato tutte le difficoltà che oggi si trova a fronteggiare chi ricopre il ruolo genitoriale… poi la sua vena da “sincero xenofobo” ha preso il sopravvento. La sua “ricetta” per rimediare all’invasione degli immigrati che fanno molti più figli degli uteri italici è semplice: “se vogliamo riaprire qualche reparto maternità bisognerà risolversi a chiudere qualche facoltà”. Allora togliamo i libri alle donne. Per colpa dei libri le donne aspettano i 31 anni (età media) per riprodursi. Per colpa dei libri tutte vogliono la propria autonomia, il proprio lavoro, la propria indipendenza.

E io che leggo tre o quattro libri a settimana, dirigo un giornale con cinque donne (che a loro volta leggono ogni giorno) mi sento di dire che oltre a leggere riusciamo anche a pensare, scrivere, lavorare. Mi sento di dire che oggi la donna è ostacolata in tutto e, proprio per la sua sensibilità “materna”, viene spesso delegata a mansioni che il maschio non accetterebbe mai; nel mondo del lavoro e nei ruoli sociali per la donna l’esperienza non è mai abbastanza. Se Langone fosse stata una donna un articolo così offensivo sulle capacità e i comportamenti che dovrebbe tenere un maschio non sarebbe mai comparso. Mi spiace dirlo, ma se ci sono uomini che la pensano così è perché esiste – e tutti fanno finta di non vederla – una società in regresso. Una società nella quale il maschilismo può prendersi gioco della donna e avere la pretesa che tutto sia normale. Ora dove sono le donne che urlavano “Se non ora quando?” E’ sempre ora per difendere le proprie scelte. E’ sempre l’ora di difendere la cultura e la dignità delle donne.