MILANO – “Del potere e dei gatti” è il titolo dell’ottava edizione della rassegna felinamente letteraria “Tutti matti per i gatti” che si inaugura lunedì 13 febbraio alle 17,30 a La Libreria Mursia (via Galvani, 24 – Milano): cinque giorni a base di libri, scrittori, letture e quadri per gli amanti dei mici (in Italia i gatti sono più di 8 milioni di cui quasi 1 milione nella sola Lombardia) in occasione della Festa del gatto che dal 1990 si celebra il 17 febbraio.Quest’anno gli incontri ruoteranno attorno alla singolare relazione tra i potenti e i gatti, ma anche sul potere che i gatti hanno di migliorare la nostra vita quotidiana.Dietro a molti potenti della Storia c’è stato o c’è un felino: dalla gatta d’angora di Augusto a Bastet della regina egizia Hatshepsut, da Cedric del conte di Southampton a Perruque di Richelieu a White Heather della regina Vittoria, passando ai felini che hanno accompagnato, consigliato e protetto intellettuali e rivoluzionari come Lenin e Rosa Luxemburg, o al consigliere con la coda di Churchill senza dimenticare il celebre Tabby, gatto amatissimo di Lincoln, per finire all’ormai celebre gatto di Benedetto XVI.Anche sulla vita quotidiana delle persone comuni i gatti esercitano un potere straordinario, la loro presenza è un forte antidoto allo stress della vita quotidiana, un elemento di equilibrio e di serenità.Declinato da tutti i possibili punti di vista il binomio potere e gatti sarà il filo conduttore della settimana del gatto che si inaugura con il vernissage della mostra di Franco Bruna: 15 opere nelle quali l’acquafortista e illustratore torinese ha espresso la sua creatività nel rapporto gatti e personaggi famosi e dove il protagonista è un gatto dalle sette vite che si trasforma a seconda dell’intellettuale, scrittore o artista al quale si accompagna: dai gatti tigrotti di Salgari al gatto moschettiere di Dumas; dal gatto pantera di Hemingway a quello pirata di Stevenson; dallo stregatto di Alice al gatto alpino di Quintino Sella; dal gatto marinaro di Susanna Agnelli a quello belle epoque di Gozzano fino al gatto sornione che gioca a scopa con Mario Soldati in un’osteria delle Langhe.Come ormai da tradizione, per tutta la settimana nella Libreria Mursia sarà organizzata una raccolta benefica di cibo per i mici randagi di Mondo Gatto, l’associazione che collabora all’organizzazione della rassegna. Inoltre, si potranno consegnare in libreria le foto del proprio gatto per la pubblicazione sull’edizione 2013 del calendario e dell’agenda ‘I giorni dei gatti’.
Autore: Giulia Siena
10 Libri di San Valentino, letture con tutto l’amore che c’è
ROMA – Non me ne voglia Sergio Rubini se “rubo” la frase che dà il titolo a un suo bellissimo film del 2000. Prendo in prestito “tutto l’amore che c’è” per suggerirvi 10 Libri di San Valentino che parlano di tutte le sfaccettature dell’amore: coniugale, fraterno, adultero, giovanile… Un amore quotidiano, lontano, passionale o goloso. Letture, quindi, con tutto l’amore che c’è.
1. Qualche lontano amore di Carla De Bernardi, Mursia
2. Favola di Eros e Psiche di Lucio Apuleio, Giunti
3. Dolce come il cioccolato. Romanzo piccante in 12 puntate con ricette, amori e rimedi casalinghi di Laura Esquivel, Garzanti
4. Poesie d’amore di D. H. Lawrence, Newton & Compton
5. Metafisica dell’amore sessuale di Arthur Schopenhauer, BUR
6. Love Cooking, AA. VV., Aliberti
7. La felicità di fare l’amore in cucina e viceversa di Irène Frain, Ponte alle Grazie
8. Il gioco della seduzione di S. Elizabeth Phillips, Leggereditore
9. Lezioni d’amore di Patrizia Valduga, Einaudi
10. Scritto sul corpo di Jeannette Winterson, Mondadori
“Love Cooking”… e la cucina si infiamma di passione!
ROMA – San Valentino è alle porte ed entra anche in cucina grazie al libro “Love Cooking” pubblicato da Aliberti Editore. Le autrici di questo originalissimo libro partono da un assunto molto chiaro: mangiare e far l’amore sono estremamente affini. Il cibo, come il sesso, veicola significati culturali e rituali, ma al tempo stesso è una attività squisitamente fisica! Love cooking propone un’ampia scelta di menu e situazioni per diversi… palati, e offre una serie di percorsi che vanno incontro alle possibili esigenze di una coppia, o di un gruppo! Così, nel primo capitolo il cibo vi aiuterà a sondare il terreno, nel secondo sarà un mezzo per ottenere altro, nel terzo capitolo sarà una “scusa” per fare altro, nel quarto il cibo prenderà le sembianze di un oggetto con cui giocare, nel quinto la possibile soluzione a un imprevisto.
Per la lettura di questo spassoso volume e per mettere in pratica le varie proposte culinarie è consigliato avere alcuni ingredienti fondamentali quali la seduzione e la malizia, la voglia di giocare e di sperimentare. Se non avete idea di quale capitolo faccia al caso vostro, non preoccupatevi! Il libro vi dà una mano con uno schema introduttivo, per guidarvi nella scelta del menù più adatto alle vostre esigenze. In ogni caso le autrici ricordano che “se qualcosa dovesse andar male ricordate che sarà proprio l’ironia che vi aiuterà a superare l’impasse di un eventuale fiasco”. (scheda libro dal sito della casa editrice)
“Le dodici tavole. Le prime leggi dell’antica Roma” per tutti
Giulia Siena
ROMA – ” Esplose poi la notizia che, nella nuova riunione del Senato, Appio Claudio contrariamente alle attese, e lontano dal ribadire le tesi dei conservatori, aveva riconosciuto l’opportunità, e addirittura la necessità, di una raccolta scritta delle leggi di Roma”. Siamo nel 450 a. C. circa e ci troviamo nell’antica Roma. E’ questo il periodo di svolta per l’impero: Tarquinio Prisco e Servio Tullio, entrambi re etruschi, portano Roma a una straordinaria crescita, tanto che la città diventa una vera e propria potenza, oltre che il nodo cruciale per il commercio con i Cartaginesi. A raccontarci in modo semplice e lineare l’antica Roma e la nascita delle prime leggi di diritto romano è Luigi Capogrossi Colognesi, nome illustre tra gli accademici. Il professore, cambiando la sua solita platea, parla ai bambini e ai ragazzi nel libro “Le dodici tavole. Le prime leggi dell’antica Roma”, bellissima novità delle Nuove Edizioni Romane. “Mi sono reso conto che mancava del tutto un elemento che valeva la pena approfondire. […] – ha dichiarato l’autore nell’introduzione del libro – Si trattava per me dunque di narrare, in particolare ai più giovani, come proprio quel diritto è stato poi, ed è tuttora, strumento indispensabile per governare le nostre società e orientarne lo sviluppo“.
In un momento di grande fermento, le Dodici tavole rappresentavano la svolta democratica per una società che vedeva contrapporsi patrizi e plebei. Il valoroso Appio Claudio, comandante delle legioni straniere, si accorse che l’impoverimento della plebe potesse causare diversi problemi anche ai ricchi di Roma, i patrizi. Toccò quindi al Senato – un organo fondato da Romolo per dar voce decisionale agli “anziani”- far redigere delle leggi scritte che mettessero ordine nei rapporti tra cittadini per lo svolgimento della storia a venire, fino a noi.
Un volume essenziale questo di Luigi Capogrossi Colognesi che districa anche i nodi più difficili del passato, rendendo ancora più affascinante la storia del grande impero romano.
“Cronache da un mondo (im)possibile”: intervista a Frank Solitario. Ma davvero, come ti chiami?
Giulia Siena
ROMA – “Cronache da un mondo (im)possibile” è un romanzo costruito su racconti ironici e a quasi paradossali, un libro nel quale confluiscono ironia, dolcezza e sguardo analitico. Dietro le “Cronache” c’è la penna di Frank Solitario, uno pseudonimo che cela un abile comunicatore/osservatore.
Appena lo incontro, non contenta del nome d’arte, gli chiedo curiosa il suo vero nome… nulla da fare, Frank rimane sul vago. Ma ho l’arma dell’intervista: non potrò scoprire il suo vero nome, ma tutto il resto sì!
“Cronache da un mondo (im)possibile” si apre con diversi racconti suddivisi in “venti stanze”, tu quale stanza preferisci?
Non oso pensare a quale voto si potrebbe dare ad una riedizione della Divina Commedia.
“Cronache da un mondo (im)possibile” è il secondo libro che pubblico con questa casa editrice toscana dopo “Storie ai minimi termini”.
“Gli occhi di mia figlia”, il romanzo d’esordio di Vittoria Coppola
Giulia Siena
ROMA – “Lasciala guardare il mondo con i suoi occhi, anche nei colori più bui, solo così non scapperà quando non si sentirà all’altezza della vita…”. Dana deve guardare il mondo con i suoi occhi, deve amare e provarsi nonostante le costrizioni della sua rigida famiglia e l’organizzazione maniacale di sua madre. Infatti quest’ultima, Amanda, ha già deciso ogni minimo dettaglio dell’esistenza della sua bambina.
Il romanzo di Vittoria Coppola, “Gli occhi di mia figlia” pubblicato dalla Lupo Editore si apre con sfumature di poesia e una finestra dischiusa sul racconto dalla stessa autrice. Siamo in Toscana, a Siena nei primi anni Settanta e Dana ha quasi diciotto anni. “Dana è la protagonista di un amore che le occupa il cuore per anni, tutti i giorni e tutte le notti”. Vive la bellezza di un amore intenso e inaspettato, Dana scopre la passione per “il pittore di sguardi tristi” lontana dagli occhi bulimici della società borghese. Dana rincorre il suo sogno celandosi dietro lettere e piccole fughe, Dana è talmente giovane da commettere errori che la porteranno lontano da chi ama. Ma non è lei che lo ha deciso. La vita di questa delicata adolescente sarà segnata dalle decisioni di sua madre: Dana è solo un’attrice nella sceneggiatura già scritta da Amanda.
La protagonista si muove inconsapevole, ignara della piega che sta prendendo la sua vita tra Parigi e Siena. Ma il destino non segue dettami prestabiliti; il destino – così come l’amore – riuscirà a rendere Dana una donna consapevole del suo passato, a svegliarla dal torpore degli anni e farle riconoscere nelle tele lo sguardo che fin a quel momento non aveva occhi. Perché “l’amore è unico: a volte nasce dal niente, cresce con niente, si spezza per niente”.
Creatrice di tanto amore e di un destino beffardo ma giusto è Vittoria Coppola, scrittrice salentina al suo esordio letterario. L’autrice, con “Gli occhi di mia figlia” raggiunge il suo obiettivo: “Lo scopo che mi prefiggo nel momento in cui inizio a riempire pagine di parole e sentimenti, è quello di emozionare, regalando a chi mi privilegia leggendomi, attimi personalissimi di evasione dalla realtà […]”
La sua scrittura, già matura nell’intreccio narrativo, fa viaggiare i personaggi con le proprie gambe. Il romanzo prosegue a ritmo spedito, incalzante e concitato, ma qualche dettaglio andrebbe sottolineato – la vita in Italia negli anni Settanta e le strade di Parigi? – frutto solo di un po’ di inesperienza. A quest’ultima si può sempre rimediare… noi siamo pronti a leggere ancora questa promessa della narrativa pugliese.
La Poesia Vintage palpita vita
ROMA – La poesia è così bistrattata, dimenticata, banalizzata. La poesia è come un mondo parallelo, una quotidianità che non viviamo, ma c’è. Nell’odierna rincorsa al vero, al reality e alle parole immediate e sprezzanti dimentichiamo il bisogno che abbiamo della poesia e il fascino che da sempre essa esercita su di noi. La poesia di Giovanni Raboni (Milano 1932 – Fontanellato 2004) è una poesia nata dalla profonda ammirazione per i grandi scrittori, “è un’esigenza che nasce, io credo, da un desiderio di emulazione. Si leggono poeti che si ammirano da ragazzi, da adolescenti, e si vuole essere come loro”. Nata così, la poesia di Raboni si è poi lasciata impregnare dal tumulto degli anni: la grande guerra, l’affermarsi del cinema e il lavoro nel teatro hanno influito sulla sua scrittura che con l’età si è fatta matura e gravida di tematiche.
So la strada e la neve, so in che casa
abitata da sempre troveranno
un riparo luminoso nell’anno
del gran freddo le miti ossa, l’invasa
d’oscura dolcezza anima. Si fanno
scorte, di schegge per la stufa è rasa
la cantina, di sopra si travasa
farina gialla e riso. Senza affanno
si cerca sulle onde corte la voce
antidiluviana che rassicura
gracchiando, sì, è finita la paura,
interrotta causa neve l’atroce
partita, l’interminabile, stanca
corsa del tempo. Più nessuno manca.
da Ogni terzo pensiero, Mondadori 1993
“Piccola pasticceria salata”, il piacere del dettaglio
ROMA – La Piccola pasticceria salata come non l’avete mai provata. Finalmente in libreria il volume di Luca Montersino pubblicato da Mondadori. Pizzette, focaccine, forte salate, ma anche biscottini salati ai gusti assortiti, cantuccini alle arachidi, dacquoise noci e gorgonzola… L’acquolina in bocca è d’obbligo: merito di un pasticciere capace di sorprendere per la sua versatilità nel mondo del salato. Ed ecco blinis, tortillas, beignet, e tante altre delizie rigorosamente salate, da gustare come aperitivo, antipasto o in una cena a buffet. Partendo da una carrellata di ricette di base il volume, suddiviso in vari capitoli, ci introduce nel mondo delle tartellette, dei lievitati e fritti, dei classici ma anche dei salutistici, con buona pace dei dietologi. Oltre 80 proposte, tutte illustrate, sequenze fotografiche e trucchi di lavorazione per dare risalto a un soggetto da tempo trascurato ma oggi finalmente in auge grazie a uno degli chef più creativi del panorana italiano. (scheda libro a cura della casa editrice)
“Il magnifico lavativo”, la fanciullezza di un fumettista
Giulia Siena
ROMA – “In barba ai noiosi esercizi per casa ordinati dalla maestra, il magnifico lavativo insegue solo la sua curiosità per ciò che lo circonda. Tutto è un’indagine personale, fatta di importantissime distrazioni e di un cervello sempre in movimento.” Come far raccontare a un fumettista impertinente la propria infanzia? Dopo aver disegnato e dato voce a Garibaldi (nel libro “Garibaldi”), al Papa e al Gabibbo (con il volume “Apocalypso! Gli anni dozzinali”), ora Tuono Pettinato parla di sé. Il fumettista dal nome d’arte insolito si racconta ne “Il magnifico lavativo”, il libro inserito nella collana Gli anni in tasca della casa editrice Topipittori. Dall’inizio degli anni Ottanta, quando cominciò l’asilo, fino ai primi anni Novanta, alle prese con l’adolescenza, Tuono Pettinato si racconta in modo ironico e un po’ rocambolesco. Un bambino curioso, sicuro di sé, divertente e spesso divertito da tutto ciò che lo circonda: dagli amici agli oggetti dell’armadio della nonna, dai videogiochi alle maschere del carnevale. Ironia, osservazione e creatività sono state le costanti che hanno portato Tuono Pettinato a diventare uno degli esponenti della fumettistica odierna. Ideatore, assieme ad alcuni amici, della rivista “Hobby Comics”, del free-press “Pic Nic”, disegnatore per “Repubblica XL” e con “Il magnifico lavativo” è arrivato all’autobiografia esprimendosi con la sua matita ricca di graffiante ironia e lucida consapevolezza.
I 10 Libri più venduti della settimana… non abbiamo detto i più belli!
1. Il diavolo certamente di Andrea Camilleri (Mondadori), 10,oo euro
2. La carta più alta di Marco Malvaldi (Sellerio), 13,00 euro
3. Amore, zucchero e cannella di Amy Bratley (Newton Compton), 9,90 euro
4. Nebbia rossa di Patricia Cornwell (Mondadori), 20,oo euro
5. Le prime luci del mattino di Fabio Volo (Mondadori), 19,oo euro
6. I menù di Benedetta di Benedetta Parodi (Rizzoli), 15, 90 euro
7. La dieta Dukan di Pierre Dukan (Sperling&Kupfer), 16,oo euro
8. Grazie no di Giorgio Bocca (Feltrinelli), 10,oo euro
9. Il meglio di me di Nicholas Sparks (Frassinelli), 20,oo
10. L’educazione delle fanciulle di Luciana Littizzetto e Franca Valeri (Einaudi), 10,oo
*Dati: Corriere della Sera – Immagine: Panorama