Oggi, "Il ritorno della Befana"!

ROMA Dov’è stata la Befana tutto questo tempo? Una volta i regali li portava lei, e non Babbo Natale (che è arrivato con gli Alleati verso la metà del secolo scorso). Da questa domanda parte “Il ritorno della Befana”, il libro di Andrea Valente pubblicato da Gallucci. Genitori e nonni raccontano ancora della preparazione della calza, del timore di ricevere solo il carbone e della simpatia di quella vecchia signora un pò barbona e un po’ strega buona. Anche se non si fa vedere molto in giro, però, lei non ha mai smesso di presentarsi puntuale per l’Epifania nelle case delle famiglie che rinnovano la tradizione e le sue avventure. Età di lettura: da 7 anni. (scheda libro a cura di Gallucci Editore)

Deinotera Editrice: "Fiocco di Neve e il profumo di terre lontane"

Giulia Siena
ROMA
– Con il grande freddo di questo inverno sembra proprio di essere al Polo Sud, la casa di Fiocco di Neve. Quest’ultimo è il protagonista di “Fiocco di Neve e il profumo di terre lontane”, il libro di Luli Gabrieli pubblicato nella collana Il Bassotto della Deinotera Editrice.
Fiocco di Neve è un pinguino bellissimo che quando vede Ondina, una pinguina elegante e speciale, sente il ghiaccio sciogliersi sotto le zampette; assime a lei Fiocco di Neve scopre che ci sono tante terre da scoprire, prati verdi e fiori profumati. Ma, un giorno, il loro abbraccio romantico viene spezzato dall’attacco della foca leopardoe il “rapimento” della povera Ondina da parte degli umani. 
Da quel giorno Fiocco di Neve non si da’ pace: non vuole credere che la sua innamorata non ci sia più e non può pensare di non rivederla…così ora la sua unica missione è andare a cercarla. Fiocco di Neve sa che il viaggio è molto pericoloso, ma non vuole ascoltare i consigli dei grandi, la sua unica strada è partire con l’aiuto della sua amica Spuma, la piccola balenottera azzura. Insieme attraverseranno i pericoli dell’Oceano per arrivare a scoprire se Fiocco di Neve potrà rivedere ancora Ondina e scoprire con lei il mondo lontano dalla propria casa.

“Fiocco di Neve e il profumo di terre lontane” è un romanzo dedicato ai bambini, ma anche una piacevole lettura per tutta la famiglia: l’autrice riesce a esprimere con semplicità e naturalezza tutta la tenerezza di una storia d’amore, calibrando il racconto con la conoscenza del mondo animale.

Novità per ragazzi: " La sorgente di luce" di Geronimo Giglio

ROMA “La sorgente di luce” è il nuovo libro di Geronimo Giglio pubblicato da Fanucci. In una placida cittadina di provincia, la battaglia tra le bande dei Draghi Rossi e delle Baccanti per la conquista del territorio di  Boscospettro è ormai giunta alla resa finale. Dopo lo scontro, Ettore, Hady e Lara vengono scaraventati nell’Arnamour, un mondo popolato  di creature bizzarre, dove la magia è racchiusa in boccette e barili. I tre faticano a orientarsi nella nuova realtà:
il pacifico popolo di quelle terre è minacciato dai Mannani, i Gustamagia, una strana specie di esseri che ha il solo intento di consumare ogni scorta di magia presente, mettendo in pericolo la vita delle Elucidi, le governatrici dell’Arnamour che vigilano sulla sua ricchezza. Ognuno dei tre apprenderà la  difficile arte dei poteri magici in una Gilda differente: Lara imparerà a dominare la magia che controlla le persone e a carpirne i segreti, Hady avrà il disperato compito di rimettere a nuovo una nave che ha l’aspetto di un relitto degli abissi, ed Ettore entrerà a far parte dell’élite dei guerrieri Vooan e imparerà a caro prezzo cosa significhi il valore in battaglia.
(scheda libro a cura di Fanucci Editore)

Gennaio ricco di Novità Editoriali

Giulia Siena
Roma – Tantissime le novità editoriali del nuovo anno; infatti, il 2011 si presenta come una stagione ricca di romanzi, guide, saggi e letture per bambini. ChronicaLibri ha scelto le ultime pubblicazioni di alcune interessanti case editrici.
 Aliberti (Roma) pubblica il libro-inchiesta “Umberto Magno. La vera storia dell’imperatore della Padania” di Leonardo Facco. Falzea (Reggio Calabria – Bologna) porta in libreria “In fondo ai suoi occhi” di Roberto Bonfanti e “Stai come vuoi. Manuale di equilibrio emotivo” di Claudio Maffei.
La casa editrice Zero91 (Milano) ci segnala tra le novità di questo gennaio 2011″Quasi innocenti” di Marin Ledun. Astraea (Bologna) inserisce “Lingerie. Piccola guida all’abbigliamento della seduzione” di Francesca Tripodi nella collana “Pink Book”.

Fanucci (Roma) presenta “I figli di Abramo” il nuovo thriller targato Robert Littell, “La città sostituta” dalla visione magica di Philip K. Dick e per i ragazzi “Radiance” una nuova e commovente storia di Alyson Noel. Da Pendragon (Bologna) è in libreria da qualche settimana il romanzo “Il rotolo di tela” di Alba Piolanti e le nuovissime guide “Roma senza vie di mezzo” di Achille Corea e “Milano senza vie di mezzo” di Paolo Melissi. :duepunti edizioni (Palermo) pubblica”L’invenzione della cultura eterosessuale” di Louis-Georges Tin. Le letture tutte dedicate ai bambini sono: “Quel ramo del lago di Como… La storia dei Promessi Sposi” di Ermanno Detti e le illustrazioni di A. Ferrara pubblicato dalle Nuove Edizioni Romane (Roma); la “La casa sull’altura” – in libreria dal 26 gennaio – di Nino De Vita con illustrazioni di S. Massi edito da Orecchio Acerbo (Roma) e l’ultimo libro di Emanuela Nava e Desideria Guicciardini pubblicato dalla Lapis (Roma),”Il mio ciuccio per te”.


 

"Le donne l’han sempre saputo" e se lo dice Liga…

Marianna Abbate
ROMA – Siete pronti per un “Viaggio in musica tra le imperfezioni del genere femminile”? E’ proprio quello che ci propone Rosalba Corti con “Le donne l’han sempre saputo” edito da Pendragon. Cassiera part-time in un ipermercato, la scrittrice ci offre una visione genuina e ironica dell’universo femminile.
Ogni capitolo del suo libro si ispira ad una canzone, scelta con attenzione ed umiltà: Rosalba si dichiara non all’altezza de “La Cura” di Battiato, preferendo commentare canzoni meno sofisticate. E se a volte si sente un po’ “Acida” si fa aiutare dai Prozac+, perchè spesso ci vuole “Calma e Sangue Freddo”per non soccombere. E se tutti quei sederi perfetti al mare le causano un po’ di depressione, si consola pensando a chi al mare non c’è potuto proprio arrivare.
C’è buon senso nel libro della Corti. C’è l’esperienza di una donna matura, consapevole delle fatiche da affrontare. E se “al ventuno del mese i nostri soldi erano già finiti” non si lamenta, cosciente del fatto che la colpa è di quella viziosa colazione fatta al bar un po’ troppo spesso.
Un libro leggero, piacevole, che ci aiuta a riflettere sulla quotidianità. Che ci fa apprezzare quel caffè preso al banco, quel giacchetto preso in saldo e quella borsa di pelle vintage. Che ci fa riscoprire canzoni ormai dimenticate. E che ci fa guardare con occhi nuovi le cassiere del supermercato.

"I grandi casi di Sherlock Holmes": elementare Watson!

Marianna Abbate
ROMA
– Tutti conosciamo Sherlock Holmes, l’infallibile detective per antonomasia, che scioglie misteri irrisolvibili agli occhi dei comuni mortali. Ma quanti saprebbero enumerare i suoi più torbidi segreti? Quanti conoscono il vero Sherlock che si nasconde dietro alla lente d’ingrandimento e al fumo dell’inseparabile pipa?

Grazie alla raccolta dei romanzi di Sir Arthur Conan Doyle, pubblicata da Newton Compton, possiamo approfondire la nostra conoscenza su questo insuperato maestro del crimine.  La raccolta comprende quattro romanzi,i tra i quali spiccano “Uno studio in rosso” e “Il cane dei Baskerville”, due capolavori del giallo. Dalle intriganti pagine di sir Arthur apprendiamo che Holmes era un cocainomane, depresso, che non riusciva a vivere appieno senza l’emozione che traeva soltanto dalla risoluzione dei casi più arzigogolati. Guidati per mano dal dottor Watson veniamo a conoscenza del fatto che il detective non provava alcuna attrazione per le donne e per la sessualità in generale, ma riusciva ad appassionarsi  agli studi sui diversi tipi di terriccio presenti a Londra e sulle innumerevoli  qualità di ceneri di tabacco, tanto da riuscire a distinguerle a prima vista.
Conan Doyle non nascondeva di aver tratto l’ispirazione per il suo personaggio dalle pagine dei gialli di Edgar Allan Poe, traendo spunto dalla figura dell’investigatore Dupin anche nel metodo deduttivo e risolutivo dei casi,tanto che alcuni dei racconti di Doyle potrebbero tranquillamente essere accusati di plagio. Ma i romanzi di sir Arthur sono riusciti a ricavarsi un proprio, meritatissimo, posto nella biblioteca dei classici, appassionando milioni di lettori e contribuendo in maniera sensibile al successo del giallo.  

"Regali Golosi" di Sigrid Verbert: da Giunti è sempre tempo di pensierini

ROMA Sigrid Verbert, autrice del seguitissimo blog Cavoletto di Bruxelles, in “Regali Golosi” pubblicato da Giunti, inventa e propone idee per regali fatti in casa, partendo dal presupposto che un “pensierino” confezionato con le proprie mani, con cura e attenzione, è decisamente più prezioso di qualunque altro dono. Il volume è composto da 9 capitoli, ciascuno dedicato a un tema specifico:
Biscotti Quotidiani (che contiene anche una sezione dedicata ai biscotti del mondo); Cioccolato; Un Candido Natale (con una parte specifica sui biscotti per l’albero); Tuttifrutti; Happy Hour; Barattoli Dolci (con ricette dedicate a marmellate, conserve e frutta in barattolo e le indicazioni per una giusta conservazione); Barattoli Salati (con una sezione sulle zuppe in conserva;
Condimenti (che propone sia condimenti base che tutti i consigli per il barbecue); Bottiglie (dedicato sia alle bevande analcoliche che ai liquori).

Per ogni capitolo Sigrid Verbert (belga già fotografa per Il Gambero Rosso) dedica un’attenzione particolare alle confezioni così da trasformare anche dei semplici biscotti in un regalo particolare e personalizzato.
Le ricette sono illustrate dagli scatti dell’autrice, con i commenti nello stile informale che caratterizza il suo blog.

Regali golosi è un libro da consultare in ogni occasione e per qualsiasi avvenimento, contiene utili consigli e suggerimenti originali per creare con gusto personalissimi Regali golosi.

"Bianca come il latte, rossa come il sangue", ultima lettura del 2010

Alessia Sità
ROMA – L’adolescenza come un tempo dove tutto può accadere, ma anche come passaggio fondamentale nella vita di un ragazzo, che inizia a guardare al mondo con occhi adulti. È questo il filo conduttore di “Bianca come il latte, rossa come il sangue”, il romanzo di esordio di Alessandro D’Avenia, pubblicato da Mondadori nella collana Scrittori italiani e stranieri.
Leo è un ragazzo come tanti, ha sedici anni, ama giocare a calcetto e le chiacchiere con i suoi inseparabili amici: Niko e l’affidabile Silvia. È un ragazzo molto vivace e intelligente e talvolta anche molto cinico, soprattutto con i professori, che ritiene ‘sfigati’ e noiosi. Almeno fino a quando non arriva un nuovo supplente di filosofia, un ragazzo giovane, con una luce particolare negli occhi, che esorta gli studenti a realizzare il proprio sogno senza arrendersi di fronte alle difficoltà. Grazie alle parole del ‘Sognatore’ , soprannome dato all’insegnante, Leo si sente più forte e sicuro, ma nonostante tutto le cose nella sua vita continuano ad avere solo due colori: il bianco e il rosso. Il bianco è il colore dell’assenza, del vuoto, della paura, mentre il rosso è quello della passione, dell’amore. Rosso è il colore di Beatrice, la ragazza di cui si è innamorato. Improvvisamente, però, nella vita di Leo il rosso sparisce e tutto diventa terribilmente bianco, è il colore della malattia. Attraverso l’esperienza del dolore e della perdita il sedicenne troverà il coraggio di affacciarsi alla vita senza mai smettere di sognare.
“Bianca come il latte, rossa come il sangue”, non è semplicemente una dolce storia d’amore che ha il potere di riportaci agli anni indimenticabili del liceo, ma è anche una riflessione sul mondo degli adolescenti e su come talvolta l’esperienza della sofferenza porti alla scoperta della propria essenza.
Alessandro D’Avenia, “Bianca come il latte, rossa come il sangue”, Mondadori, € 19,00

"Iglù e Nanuk", la storia di un’amicizia targata Lapis

ROMA – Dalla penna di Anna Maria Curti arriva in libreria per edizioni Lapis, “Iglù e Nanuk” la storia di un’amicizia in una terra lontana. Nanuk è un orso bianco che vive al Polo Nord e adora andare in mongolfiera. Ha deciso di partire per un lungo viaggio… Destinazione: Polo Sud! Vuole raggiungere Iglù, il suo amico pinguino. Ma cosa penserà il popolo dei pinguini quando lo vedrà arrivare? Avrà paura o riuscirà a fidarsi di lui? Le cose non sono sempre come sembrano.
A volte basta un piccolo imprevisto per farci cambiare idea e per scoprire che anche dietro a una montagna di pelo bianco può nascondersi un vero amico!

Patrizia di Carrobio ci porta tra i "Diamanti"

Giulia Siena
ROMA – Donne e diamanti, un legame antico e indissolubile che ha portato una donna che di mestiere commercia diamanti a scrivere una guida pratica e completa pubblicata da Astraea. ChronicaLibri ha intervistato Patrizia di Carrobio, autrice di “Diamati, una guida personale”. 
 

Come è nata l’idea di una guida tutta dedicata ai diamanti? 
L’idea di una guida dedicata ai diamanti è maturata nel tempo, lavorando a contatto con le persone e rendendomi conto di quanto la gente fosse confusa dalle troppe informazioni reperibili sui libri, su internet o anche solo per sentito dire. Al posto di avere un’idea chiara su cosa fossero i diamanti, come andassero scelti e tutto quello che potesse interessare loro, le persone avevano un’idea del diamante e del gioiello unicamente basata sulla cosiddetta ‘leggenda metropolitana’. Con la mia guida, Diamanti, voglio cercare di mettere chiarezza e offrire delle informazioni quanto più vicine alla quotidianità di chi il diamante lo deve acquistare, per sé o per qualcun altro. 
Nel libro ci spieghi che per scegliere un diamante è essenziale affidarsi  alla teoria delle “quattro C” e al buon gusto, ma c’è qualcosa che fa di un gioiello un oggetto davvero di cattivo gusto? 
Con gli anni mi sono resa conto che ‘buon gusto’ e ‘cattivo gusto’ sono due concetti del tutto relativi. Così come un vestito può essere immettibile per qualcuno e stupendo per qualcun’altro, nello stesso modo, quello stesso vestito, per esempio, se indossato da una donna può apparire in un modo e se indossato da un’altra in modo diametralmente opposto. Ciò che sta male a una persona può stare bene a un’altra. La stessa cosa vale per il gioiello o per il diamante.
La mia opinione, ovviamente strettamente personale, è che sia il connubio oggetto-persona a determinare quanto quell’oggetto possa essere o meno di buon gusto. Credo, inoltre, che stare bene con se stessi aiuti a indossare con più naturalezza qualsiasi cosa, gioielli, abiti e quant’altro.
Come tu ci spieghi, dopo la seconda guerra mondiale tra le donne e i diamanti è iniziata  una lunga storia d’amore, questa storia d’amore oggi è ancora salda, nonostante i problemi  finanziari dell’ultimo periodo? 
Sono convinta che la storia d’amore tra le donne e i diamanti sia del tutto indipendente rispetto ai soldi o a una condizione economica più generale. Per questo credo che questa love story duri ancora oggi, indenne e incolume.
Tu hai lavorato in Italia, Inghilterra, America, come cambiano i gusti degli acquirenti in materia di diamanti? 
Le persone, ovunque si vada, sono molto influenzate dalle mode e dai costumi.
Negli Stati Uniti si usa molto volersi far notare (questo è un paese dove avere dei soldi e mostrarlo viene visto come qualcosa di positivo) e per questo forse i diamanti e i gioielli indossati qui sono in generale più vistosi. Diversamente dall’Italia dove per una questione culturale e sociale si tende più alla sobrietà, considerando la vistosità qualcosa di un po’ ‘cafone’.
I diamanti che scelgono le donne per se stesse sono diversi da quelli che scelgono gli uomini per donarli alle donne?
Credo si tratti di una questione del tutto personale: quanto più un uomo si trova sulla stessa lunghezza d’onda della sua donna, tanto più tenderà a scegliere quello che lei avrebbe scelto per se stessa.  
La recensione di “Diamanti, una guida personale” sarà online giovedì su ChronicaLibri