Silvia Notarangelo
Roma – “La rivoluzione delle api” è il titolo del nuovo libro di Serge Quadruppani, pubblicato nella collana noir di ecomafia di VerdeNero (Edizioni Ambiente): un romanzo dalla prosa scorrevole, in cui il lettore viene catturato non solo dalle immancabili indagini investigative ma anche da interessanti spunti di riflessione sul progresso scientifico e sulle sue, talvolta inquietanti, conseguenze.
A fornire una risposta a questi interrogativi ci pensa il commissario capo Simona Tavianello, persuasa a trattenersi in Piemonte dalla convinzione che, tra quelle montagne, “sta succedendo qualcosa di importante”. Determinata e dotata di notevole intuito, è lei a dare ascolto ai vari personaggi che, in misura diversa, contribuiscono a ricostruire il movente e a dare un nome all’assassino.
Tra gli indiziati, l’attenzione si concentra su un comitato di apicoltori spaventati dagli effetti devastanti dei pesticidi, e su una multinazionale, la Sacropiano, la cui attività di ricerca sulle nanotecnologie non passa inosservata.
In un susseguirsi di informazioni e foto rubate, telefonate segrete, interessi politici smascherati, la verità riuscirà a venire alla luce.
Se la rivoluzione delle api è cominciata ed è quindi “arrivato il momento di dire basta con l’apologia della supertecnologia”, forse, non resta altro che sperare in “una nuova forma di alleanza fra gli esseri viventi in cui l’uomo non sarà più al centro di tutto, ma una componente in mezzo alle altre”.