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"Flavia e il minatore", da Arkadia il racconto di un minatore illustrato dai bambini
Giulia Siena
ROMA – “Io sono stato minatore nella miniera di Serbariu. Anche io ero tra quelli, come ti ha raccontato nonna Agnese, che ritornava a casa a piedi, sporco e talmente stanco che le gambe andavano per conto loro.” A narrare questa storia, quella di un minatore di Carbonia è nonno Emilio. L’uomo, ormai anziano e malato, trascorre le sue giornate a riposo e spesso si rilassa chiacchierando con la sua piccola amica Flavia. Quest’ultima, è tanto curiosa ed entusiasta quando nonno Emilio le racconta la sua vita nella miniera di carbone tra polvere e gallerie. I due personaggi sono i protagonisti di “Flavia e il minatore”, il libro nato dalla penna di Fabrizio Fenu e pubblicato nella collana Kids dell’Arkadia Editore. Ma questo libro non è solo il racconto di difficoltà e di lavoro; “Flavia e il minatore” è la storia dell’amicizia che ha legato nei decenni quattro uomini diversi per provenienza e condizione, è la storia di un legame forte che si instaura tra una bambina e un anziano nei suoi ultimi giorni di vita, è la storia di un sentimento di rispetto che nasce verso chi si è sacrificato per il futuro.
L’autore fa parlare spontaneamente i suoi personaggi e lascia trasparire come le risorse minerarie abbiano influito sulla vita quotidiana della Sardegna del Novecento.
Il volume, arricchito con le illustrazioni dei bambini delle scuole medie di Leffe e Carbonia, è un doveroso riconoscimento agli uomini che si sono sacrificati nelle miniere per le proprie famiglie.
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“Caro Michele”, un epistolario denso di emozioni e di ricordi
"Biscoccole", Felici Editore presenta il libro del biscotti di Rita Monastero
ROMA – “C’è qualcosa al mondo di più gratificante e consolatorio di un biscotto? Questa cosina tonda o oblunga, morbida o croccante, dolce o salata ci accompagna con la sua fragranza per tutte le fasi della nostra esistenza.” Così si apre “Biscoccole”, il libro di Rita Monastero pubblicato da Felici Editore. Con l’introduzione di Anna Moroni, il libro più “coccoloso” della cucina accompagna il lettore alla scoperta degli ingredienti base (farina, cereali, zucchero, agenti lievitanti), dei trucchi di congelazione, conservazione e cottura. Poi, ampio spazio alle ricette raccolte da Rita Monastero: biscotti tipici regionali, biscotti dal mondo, biscotti al cioccolato, frollini, biscotti salati e tante altre sorprese…
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Giuntina: "Le sante dello scandalo" di Erri De Luca
ROMA – “Vanno contro le regole e sacrificano la loro eccezione. Il loro slancio è più solido di quello dei profeti, sono le sante dello scandalo. Non hanno nessun potere, né rango, eppure governano il tempo.” Oggi, nel giorno del compleanno di Erri De Luca, parliamo di un suo recentissimo libro. “Le sante dello scandalo”, pubblicato da qualche settimana dalla casa editrice Giuntina, è la breve opera che sintetizza le figure di cinque donne alle quali si deve la “vita” del monoteismo. Di loro, donne coraggiose che hanno avuto la forza di abbandonare le proprie terre e credenze per seguire gli uomini, lo scrittore partenopeo descrive la tenacia, la bellezza e la modestia. Tamàr, Rahav, Rut, Betsabea e Maria rappresentano il punto di forza della storia del Cristianesimo poiché sono madri e “le madri sanno, poi subito dimenticano, ma in quel punto sanno dei figli il sanguigno destino”. Come conoscitore esperto dei testi biblici e della grammatica ebraica, Erri De Luca parte dalla spiegazione della profonda semplicità delle Scritture per sottolinare i ruoli ben distinti di donne e uomini e la diversa natura dei due generi.
“Mi basta sapere che non c’è volontà divina di punire quella prima donna, vertice di perfezione, con un maligno dolore. Mi basta sapere che il dito/grilletto puntato dai pulpiti, tu donna partorirai con dolore, è scarico, senza mandante.”
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Stefano Billi
"Fare l’amore a Roma", tra guida e gossip storico
Marianna Abbate
"La scienza del diventare ricchi"
ROMA – L’americano Wallace D. Wattles, uno di primi scrittori motivazionali moderni, seguace del cosiddetto “socialismo cristiano” e del movimento “New Though”, scrisse “La scienza del diventare ricchi” nei primi anni del Novecento (recentemente ripubblicato da TEA).
Ispirandosi a una visione monistica del’Universo, dominato da un’unica Sostanza Originaria, e premesso che la ricchezza è un diritto e una legittima aspirazione per ognuno di noi, l’autore sembra voler sostenere che il diventare ricchi sia quasi una missione se non addirittura un dovere. Fatta la distinzione tra ricchezza, che giova a tutti, acquisita su un piano creativo e ricchezza realizzata su un piano speculativo, vista, quest’ultima, in senso negativo, Wattles dà la ricetta per diventare ricchi, che si basa essenzialmente sul nostro atteggiamento mentale: passare da una mentalità competitiva ad una creativa; comportarsi onestamente; pensare ed agire in un Certo modo, con fede in ciò che facciamo, gratitudine, volontà e determinazione.
La ricetta, al di là dei principi solidaristici e di rettitudine che vi sono insiti, non sembra possedere connotati di particolare originalità né appare destinata ad incidere profondamente sul lettore. Sembra essere di diverso avviso Rhonda Byrne, che al libro si è ispirata per il suo film The secret, al cui successo lo scritto deve nuova popolarità, la quale narra, sul suo sito internet: “…E appena ho letto il libro ed interiorizzato il suo semplice sapere la mia vita è immediatamente cambiata…Questo libro è la chiave della prosperità che hai desiderato. Esso cambierà la tua vita…”.