Dal 26 al 31 maggio la "Tribù dei Lettori" invade Roma

ROMA La lettura è un gioco da ragazzi, un’avventura da vivere e condividere. E così, pagina dopo pagina, i piccoli lettori crescono sotto le tende indiane piene di libri che conquisteranno la città e provincia di Roma dal 26 al 31 maggio. Torna la “Tribù dei Lettori – Festa della lettura con i ragazzi”, che in questa seconda edizione nei 13 tepee accoglierà 40 tra editori italiani e stranieri e più di 800 titoli da leggere e sfogliare durante tutto il periodo della manifestazione. Una pacifica invasione di piazze, strade, giardini, librerie e palazzi storici dove sono in programma oltre 150 appuntamenti gratuiti: reading, incontri con gli autori, spettacoli, laboratori, mostre e appuntamenti speciali pensati per bambini, ma anche genitori, insegnanti e bibliotecari. Eventi di socializzazione e divertimento creati per educare e, soprattutto, per cercare di accrescere nei più piccoli l’amore per le pagine stampate.
La “Tribù dei Lettori” è ideata e organizzata dall’Associazione Culturale PlayTownRoma come risposta a quanti denunciano la fuga dalla lettura e credono che ancora esista il bisogno di leggere e raccontare, e condividere le storie. Un progetto che vuole agire sulla qualità e sulle modalità di lettura di bambini e ragazzi durante l’intero anno scolastico, entrando prima nelle aule con il premio ”Scelte di Classe”e poi con la grandefesta di Piazza della Tribù.
Grazie al rinnovato sostegno della Provincia di Roma, della Camera di Commercio di Roma e de Il Gioco del Lotto e forte del risultato ottenuto lo scorso anno – 7.000 studenti di 40 scuole di Roma e provincia – la seconda edizione della “Tribù dei Lettori” propone un calendario davvero ricco. Saranno ospiti della Tribù: Gita Wolf, Émile Bravo e Jean Regnaud, Ulrich Hub, Silvana Gandolfi, Giusi Quarenghi, Neal Shusterman, Fabrizio Silei, K.M Grant e Paul Dowswell. Grande attenzione sarà rivolta agli incontri e ai laboratori con gli illustratori. Tra i nomi più attesi: Anne Herbauts, Ana Ventura, Alessandro Sanna, Chiara Carrer, Clementina Mingozzi, Lorenzo Terranera, Sophie Benini Pietromarchi e Cristiana Cerretti mentre saranno cinque le mostre in programma che accompagneranno la presenza a Roma di Atak, Simone Rea, Albertine e Germano Zullo, Élisa Géhin ed Eva Montanari.
Sono già 50 gli istituti di Roma e Provincia coinvolti negli incontri e nelle attività ufficiali della Tribù dei lettori
ASSOCIAZIONE CULTURALE PLAYTOWN ROMA
Via Benaco, 5 – 00199 Roma – Tel. 0685304966 – Fax. 068840362 – P.I. 05734111007
direzione@alicenellacitta.com www.tribudeilettori.com
DA DIARIO A DIARIO
Tra le novità di quest’anno, un focus dedicato al “diario segreto”, custode dei sogni adolescenziali e compagno di tante marachelle. Dedicati a questo genere letterario due eventi speciali all’Auditorium Parco della Musica per l’inaugurazione e la chiusura della Tribù. Grazie al contributo del Gioco del Lotto, la sera del 26 maggio alle ore 20.30, in collaborazione con la 20th Century Fox e la Fondazione Cinema per Roma, in programma l’anteprima del film “Diario di una schiappa” di Thor Freudenthal, tratto dal fenomeno letterario di Jeff Kinney da oltre 27 milioni di copie edito da Il Castoro che in occasione dell’anteprima del 26 distribuirà un coupon per lo sconto dell’acquisto del libro.
“E’ per me un onore aprire questa rassegna – dice Kinney –perché peso che sia davvero importante stimolare la partecipazione degli adolescenti. Nell’era di internet, i ragazzi leggono più che in passato ma manca il confronto, l’analisi e lo scambio di esperienze non mediate da un computer. E’ per questo che i festival per ragazzi sono per loro un momento di crescita” Un diario di bordo e di sopravvivenza non solo per bambini, che idealmente raccoglie il testimone di Gian Burrasca, un altro straordinario fenomeno della letteratura per ragazzi che compie i primi 100 anni di vita. Il 31 maggio a seguire la premiazione del premio Scelte di Classe, dalle ore 10.30, la Tribù festeggia la ricorrenza con uno spettacolo dedicato alle scuole: “Il Gian Burrasca” di Lina Wertmuller con Elio delle Storie Tese prodotto da Parmaconcerti e presentato a Roma, in occasione della Tribù dei lettori grazie alla collaborazione della Fondazione Cinema per Roma e il nuovo Teatro Ambra alla Garbatella.
Le canzoni più celebri dello sceneggiato televisivo composte dal grande Nino Rota saranno rivisitate dalla surreale comicità di Elio (frontman di Elio e le Storie Tese), accompagnato da cinque straordinari musicisti per uno spettacolo divertente ed emozionante.
INCONTRI LIBRI E CINEMA
Un ciclo di letture nate con l’idea di contagiare alcuni degli attori ed attrici italiane più amate dal pubblico, affinchè ciascuno di loro si faccia testimone partecipe del progetto, con l’unico scopo di trasferire quanto più possibile, ad adulti e bambini, la pratica del leggere. Un viaggio nella memoria, anche recente, della letteratura per ragazzi tra i capolavori dei grandi maestri, ma anche tra i libri più piccoli e meno conosciuti, quelli che appaiono, spesso troppo lontani dalla sensibilità dei più giovani. La scelta di sperimentare modalità diverse per l’incontro tra pubblico e autori, accompagna anche l’idea degli appuntamenti “Cinema e Libri” realizzati, come lo scorso anno, in collaborazione con la Fondazione Cinema per Roma. Saranno Luca Ward, Valentina Cervi, Emanuela Grimalda e Valentina Carnelutti le prime voci ad aver accettato l’invito della tribù per un ciclo di incontri di lettura nelle piazze.
I LUOGHI DELLA TRIBU’
La formula della passata edizione, con mostre, incontri, proiezioni, performance in una pluralità di spazi
cittadini, si allarga coinvolgendo quest’anno nuove realtà, nuovi spazi espositivi, istituzioni e accademie. Alle
tradizionali location di Palazzo Valentini e della Casina di Raffaello si aggiunge Palazzo Incontro e
l’Auditorium Parco della Musica che oltre ad accogliere l’apertura e la chiusura della manifestazione
coinvolgerà nello spazio della Serra il ciclo di laboratori creativi aperti al pubblico, Io Gioco con l’Arte, progetto culturale da anni promosso e sostenuto da Il Gioco del Lotto. Non mancano poi le collaborazioni internazionali. All’Ambasciata di Francia, che sin dall’inizio ha sostenuto la Tribù, si affiancano quest’anno le nuove partnership con il Goethe Institut e l’Istituto Polacco di Roma che arricchiscono il programma con attività e ospiti internazionali.
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LA CULTURA DAL CENTRO ALLE PERIFERIE
Alla sua seconda edizione, la Tribù cresce e allarga i suoi orizzonti, moltiplicando i luoghi della Festa. Grazie alla collaborazione di un gruppo di librerie specializzate presenti in molti municipi della città – IV,V, VII, II ed XI – nasceranno nuovi avamposti di lettura. I tepee delle librerie Il Brucalibro a Parco Nemorense, Centostorie Piazza San Giovanni Bosco, La libreria di Girandola Largo Fosdinovo, Ponte Ponente Piazza Re di Roma, Il Minotauro Largo Ravizza, Scuola e Cultura Via Ugo Ojetti 173/Athlon, La fabbrica dei giganti Parco della Riserva dell’Aniene, Favole sottosopra Parco di Castel Sant’ Angelo, il Ghirigoro Piazza Guadalupe, B5 Produtions con la Libreria Gocce d’inchiostro Piazza Santa Maria in Trastevere e la Nuova Libreria all’Olimpico Piazza Gentile da Fabriano, costituiscono la vera novità di quest’edizione; riunite per la prima volta insieme, ogni libreria presenterà un palinsesto di letture, laboratori  ed animazioni, che contribuirà ad arricchire il programma della manifestazione, coinvolgendo non solo lettori professionisti ma anche tutti coloro che vorranno trasferire e contagiare il pubblico con la pratica del leggere.
LA PROVINCIA
Dal centro alla periferia fino alla provincia. Oltre al comune di Subiaco, infatti parteciperanno alla giuria del premio ‘Scelte di Classe’, le scuole di Velletri, Olevano Romano e Zagarolo, dove per tutto il periodo della manifestazione, in collaborazione con l’istituzione Palazzo Rospigliosi, verrà allestita una tenda della Tribù, in occasione della quarta edizione della “Festa del libro – Con i libri nel cuore”, mentre la biblioteca Il Giardino Segreto di Castelnuovo di Porto, presenterà un palinsesto di letture ed incontri aperti al pubblico.

BIBLIOTECHE SCOLASTICHE
Il sogno è che ci sia una biblioteca scolastica in ogni istituto e che fin da piccoli si possa avere facile accesso al piacere della lettura. E così la “Tribù dei lettori” accoglie aderisce alla campagna “I libri? Spediamoli a scuola!” che sta costruendo un circolo virtuoso tra librerie indipendenti, scuole, cittadini e istituzioni per promuovere le biblioteche scolastiche. Lelibrerie romane coinvolte dalla Tribù e dalla campagna metteranno a disposizione una “borsa titoli” ovvero una lista di libri elaborata da un libraio esperto e condivisa dalle scuole. Tutto il pubblico della “Tribù dei lettori”, acquistando un libro o facendo una piccola donazione, potrà diventare “azionista” di una biblioteca scolastica. I volumi raccolti, infatti, verranno consegnati alle scuole gemellate con le librerie e arricchirle così di nuovi titoli.
GIORNATE PROFESSIONALI
Per incentivare lo scambio di idee e progetti editoriali e per sostenere il dialogo tra gli editori stranieri ed italiani, la Tribù dei lettori e la Camera di Commercio di Roma, ospiterà, dopo il successo degli incontri bilaterali Italia- Francia della passata edizione, due giorni dedicati agli incontri B2B. Saranno 23 gli editori provenienti da Francia, Germania, Italia, Svizzera, India, Polonia e Belgio, specializzati nell’editoria per ragazzi, che animeranno le due giornate professionali, organizzate dal Centro Culturale dell’Ambasciata Francese, dal Goethe Institut – Roma e dall’AIE- Associazione Italiana Editori con la collaborazione della Fiera del libro per ragazzi di Bologna, che per la prima volta saranno ospitati nel Tempio di Adriano, in Piazza di Pietra sede prestigiosa della Camera di Commercio di Roma. I lavori saranno inaugurati da un convegno sullo stato dell’arte dell’editoria per ragazzi che vedrà tra i relatori Sophie Giraud (Hélium), Renate Reichsteiin (Oetinger)
Orari: Lunedì 30 Maggio 14 -18 Martedì 31 Maggio 10 – 13 e 14 -18
L’accesso a tutte le iniziative del programma della “Tribù dei lettori” sono gratuite fino ad esaurimento
posti, sul sito www.tribudeilettori.it saranno disponibili le date e gli aggiornamenti sul programma.
Per alcune attività della mattina si darà precedenza alle scuole.
Le mostre e le attività della Casina di Raffello manterranno le normali procedure d’ingresso.
Il programma potrebbe subire variazioni.

"Flavia e il minatore", da Arkadia il racconto di un minatore illustrato dai bambini

Giulia Siena
ROMA “Io sono stato minatore nella miniera di Serbariu. Anche io ero tra quelli, come ti ha raccontato nonna Agnese, che ritornava a casa a piedi, sporco e talmente stanco che le gambe andavano per conto loro.” A narrare questa storia, quella di un minatore di Carbonia è nonno Emilio. L’uomo, ormai anziano e malato, trascorre le sue giornate a riposo e spesso si rilassa chiacchierando con la sua piccola amica Flavia. Quest’ultima, è tanto curiosa ed entusiasta quando nonno Emilio le racconta la sua vita nella miniera di carbone tra polvere e gallerie. I due personaggi sono i protagonisti di “Flavia e il minatore”, il libro nato dalla penna di Fabrizio Fenu e pubblicato nella collana Kids dell’Arkadia EditoreMa questo libro non è solo il racconto di difficoltà e di lavoro; “Flavia e il minatore” è la storia dell’amicizia che ha legato nei decenni quattro uomini diversi per provenienza e condizione, è la storia di un legame forte che si instaura tra una bambina e un anziano nei suoi ultimi giorni di vita, è la storia di un sentimento di rispetto che nasce verso chi si è sacrificato per il futuro.
L’autore fa parlare spontaneamente i suoi personaggi e lascia trasparire come le risorse minerarie abbiano influito sulla vita quotidiana della Sardegna del Novecento.
Il volume, arricchito con le illustrazioni dei bambini delle scuole medie di Leffe e Carbonia, è un doveroso riconoscimento agli uomini che si sono sacrificati nelle miniere per le proprie famiglie.

"Morte nei boschi". Viaggio nell’animo umano in bilico tra bene e male

Agnese Cerroni

ROMA Da bambino, Nonno Goriot aveva sentito raccontare la misteriosa storia della bestia del Gevaudan che per molti anni aveva terrorizzato la popolazione sbranando donne e bambini”.
La storia proposta da Giorgio Celli e Costanza Savini nel romanzo “Morte nei boschi” pubblicato da Ugo Mursia Editore ci conduce in Francia, durante gli anni del regno di Luigi XV, nella tranquilla regione del Gevaudan, dove gli abitanti vivono di agricoltura e pastorizia e il tempo è scandito dal ciclo delle messi. Improvvisamente la quiete di quei luoghi viene turbata dal ritrovamento di corpi nelle radure della valle, dilaniati con lo stesso macabro modus operandi. Vox populi attribuisce i delitti ad una creatura mostruosa che pare si aggiri per boschi e prati, aggredendo le pastorelle e i bambini che portano le vacche all’alpeggio. La gente dei villaggi vive nel terrore di un gigantesco animale dalle fattezze di lupo assetato di sangue. O forse si tratta di un demone uscito dall’inferno o addirittura un flagello divino che già i parroci delle parrocchie di montagna da tempo avevano minacciato? Chi è dunque la Bestia del Gevaudan? Nessuno è in grado di rispondere alla domanda. Per circa quattro anni la bestia semina morte per tutta la regione, incutendo terrore tra la povera gente, in balia delle suggestioni della superstizione e del peccato. Poi, tutto d’un tratto, si dissolve nel nulla, lasciando dietro di sé un senso di vuoto e di inquietudine.
Sotto una pioggia fredda e torrenziale, un viandante dai capelli biondo-cenere e “lo sguardo benevolo e malevolo insieme” trova rifugio in una stamberga lungo il ciglio di una strada. I vestiti sono logori e malconci, ma ad uno sguardo attento non sfuggono le sembianze di ciò che resta di un abito talare. Ad accoglierlo in quell umile ricovero una ostessa compiacente, dalle mani tozze e gravate da anelli d’oro matto. L’ululato lugubre di un lupo scatena i ricordi di Stefan, questo è il nome dell’uomo, che comincia a raccontare una misteriosa storia, in cui realtà e delirio camminano parallelamente su un binario narrativo che conduce il lettore all’interrogativo finale: può il Male essere strumento del Bene? Può Dio redimere le anime per mezzo di mani macchiate di sangue?
Il delitto può diventare un vizio. Ho camminato tanto tempo nei boschi! Così tanto che a un certo punto mi sono smarrito (…) Mi chiamo Stefan. Avevo un amico. Si chiamava Elisè”. “Anche lui si è perduto nei boschi? Domandò la donna. “ Si ma poi l’ho ritrovato”.

"La gente che sta bene": tu cosa faresti pur di stare bene?

Marianna Abbate
ROMA – Giuseppe Sobreroni sta bene. Fa l’avvocato, frequenta il mondo bene e tra poco pubblicheranno un’intervista con lui su un noto magazine. 
Il romanzo di Federico Baccomo “Duchesne” edito da Marsilio parla proprio di lui, e di gente come lui. ”La gente che sta bene”, che affolla i salotti, che parla di cose importantissime e non vede l’ora di pugnalarsi vicendevolmente alle spalle. Perché il mondo bene è un grande bacino d’acqua, un po’ sovraffollato, dove bisogna lottare per rimanere a galla. E così accade un bel giorno, che il partner di una vita ti abbandona, che tua moglie è di nuovo incinta e che il lavoro promesso- la tua rivincita- si rivela una sòla clamorosa.
Ma l’uomo che sta bene non si arrende, cerca la sua rivincita, cerca la sua vendetta.
Portarsi a letto la moglie dell’uomo che l’ha ingannato, la soluzione ideale: ferire allo stesso tempo quell’uomo e la propria moglie. Eh sì, anche la moglie. Si è chiusa in un inspiegabile mutismo, dopo quell’aborto così necessario per la sopravvivenza della Famiglia.
E poi entrare nel vortice del Male, superare ogni limite della moralità più laica. Fino a toccare il fondo più nero e diventare un assassino.
Pur di continuare a stare bene.
Un romanzo coinvolgente, una storia così assurda da sembrare vera. E sul sito La gente che sta bene possiamo conoscere ancora di più Giuseppe Sobreroni e le sue massime di vita.

“Caro Michele”, un epistolario denso di emozioni e di ricordi

Alessia Sità
ROMA – Era il 1973 – esattamente dieci anni dopo aver scritto “Lessico famigliare”- quando Natalia Ginzburg si interrogava nuovamente sulla famiglia e sulla crisi di una generazione che, ancora una volta, era incapace di trovare un punto d’incontro per porre fine al divario sempre più evidente fra genitori e figli.
“Caro Michele” (Mondadori 1973) nasce da una profonda riflessione sulle ansie e sulla ribellione giovanile tipica di quei tempi. Il valore della memoria è il filo conduttore che lega tutti i protagonisti di questo romanzo, che inspiegabilmente, però, non sono più in grado di riconoscersi come parte fondamentale di un microcosmo.

La narrazione si apre nel dicembre del 1970 e si chiude nell’estate dell’anno successivo. La dispersione della famiglia è rappresentata simbolicamente dal giovane Michele, che dopo i disordini del ’68 decide di fuggire a Londra per motivi politici. Per colmare la distanza fisica che la separa dal figlio, Adriana intraprende con lui un lungo scambio epistolare, durante il quale emergono nuove figure centrali nella vita dell’esule: il padre Oreste, le sorelle gemelle Angelica e Viola, l’amico ‘particolare’ Osvaldo e, infine Mara, la ragazza madre. L’ossessione della ricerca della verità anima tutti i personaggi, ognuno dei quali, lentamente, si allontana dalle proprie certezze. Se in un primo momento si assiste ad un continuo intrecciarsi di vite, di ragioni, di anime, gradualmente il lettore diventa partecipe del tragico sfacelo di un’esistenza.
Con un linguaggio umile ed efficace, Natalia Ginzburg ci regala un epistolario denso di emozioni e di ricordi, ma che allo stesso tempo lasciano un senso di angoscia e di impotenza di fronte all’ineluttabilità del destino.
“Caro Michele” diventa la drammatica testimonianza di felicità ripudiate e di una memoria che rischia di svanire velocemente col passare del tempo.

"Biscoccole", Felici Editore presenta il libro del biscotti di Rita Monastero

ROMA “C’è qualcosa al mondo di più gratificante e consolatorio di un biscotto? Questa cosina tonda o oblunga, morbida o croccante, dolce o salata ci accompagna con la sua fragranza per tutte le fasi della nostra esistenza.” Così si apre “Biscoccole”, il libro di Rita Monastero pubblicato da Felici Editore. Con l’introduzione di Anna Moroni, il libro più “coccoloso” della cucina accompagna il lettore alla scoperta degli ingredienti base (farina, cereali, zucchero, agenti lievitanti), dei trucchi di congelazione, conservazione e cottura. Poi, ampio spazio alle ricette raccolte da Rita Monastero: biscotti tipici regionali, biscotti dal mondo, biscotti al cioccolato, frollini, biscotti salati e tante altre sorprese…


Ogni sabato leggi la ricetta di “Chronache Culinarie” su Chronica

Giuntina: "Le sante dello scandalo" di Erri De Luca

Giulia Siena

ROMA “Vanno contro le regole e sacrificano la loro eccezione. Il loro slancio è più solido di quello dei profeti, sono le sante dello scandalo. Non hanno nessun potere, né rango, eppure governano il tempo.” Oggi, nel giorno del compleanno di Erri De Luca, parliamo di un suo recentissimo libro. “Le sante dello scandalo”, pubblicato da qualche settimana dalla casa editrice  Giuntina, è la breve opera che sintetizza le figure di cinque donne alle quali si deve la “vita” del monoteismo. Di loro, donne coraggiose che hanno avuto la forza di abbandonare le proprie terre e credenze per seguire gli uomini, lo scrittore partenopeo descrive la tenacia, la bellezza e la modestia. Tamàr, Rahav, Rut, Betsabea e Maria rappresentano il punto di forza della storia del Cristianesimo poiché sono madri e “le madri sanno, poi subito dimenticano, ma in quel punto sanno dei figli il sanguigno destino”. Come conoscitore esperto dei testi biblici e della grammatica ebraica, Erri De Luca parte dalla spiegazione della profonda semplicità delle Scritture per sottolinare i ruoli ben distinti di donne e uomini e la diversa natura dei due generi.


“Mi basta sapere che non c’è volontà divina di punire quella prima donna, vertice di perfezione, con un maligno dolore. Mi basta sapere che il dito/grilletto puntato dai pulpiti, tu donna partorirai con dolore, è scarico, senza mandante.”

"H.E.R.O.I.N", il nuovo sound fumettistico dei Motel Connection

Stefano Billi

Roma – Molti lettori hanno assistito ad un concerto dei Motel Connection, gruppo torinese di musica elettronica nato dall’incontro tra Samuel (cantante dei Subsonica), Pisti (dj house) e Pierfunk (ex bassista dei Subsonica). Altri lettori hanno ascoltato la musica di questa “band” e altri ne conoscono la discografia, tra i cui successi spicca l’emozionante brano “Two”. Infine, alcuni lettori ricorderanno i Motel Connection per la colonna sonora di film come “Santa Maradona” e “A/R. Andata + Ritorno”. Da aprile però, tutti gli amanti di questo gruppo musicale italiano potranno leggere un fumetto ispirato ad essa e intitolato “H.E.R.O.I.N La strada dei supereroi”, Verdenero Edizioni.
Quest’opera, ideata da Mauro Garofalo e scritta da Bruno Letizia, narra di tre supereroi (Samuel, Pisti e Pierfunk, per l’appunto) che intervengono in un mondo futuristico per aiutare l’umanità a liberarsi dal giogo di una forza aliena che la domina e che le impedisce di pensare liberamente.
Tra le tavole, dunque, prendono vita intensi combattimenti tra questi paladini del bene e spietati esseri mostruosi, i quali poi dovranno fare i conti proprio con un uomo, in particolare un ragazzo, che, pur appartenendo a quella che gli alieni definiscono una “razza debole”, avrà la forza di guidare la ribellione all’oppressore spaziale.
Il fumetto sembra richiamare in sottofondo il laitmotiv di un altro comic book, intitolato “V per vendetta” (scritto da Alan Moore e David Lloyd e reso celebre dall’omonima pellicola di James Mcteigue), cioè la realtà di una popolazione ormai divenuta cieca nei confronti della vera natura di chi la domina; anche se, ad onor del vero, “H.E.R.O.I.N” riesce poi ad affrancarsi da questo suo “precedente” intessendo una storia dove non è un’autorità politica a spegnere le coscienze degli individui, ma piuttosto una forma aliena che ha instaurato il suo dominio sulla Terra.
Lo stile di questo fumetto è pregevole, sia sotto l’aspetto grafico che sotto l’aspetto narrativo.
I disegni denotano l’abilità di Valerio Schiti, Serena Ficca e Bruno Letizia: i loro tratti sono decisi e accattivanti, e sembrano richiamare alcune caratteristiche tipiche delle chine marveliane. La sceneggiatura, redatta da Bruno Letizia, è poi interessante e stimolante: se la storia denota originalità, soprattutto nella descrizione della realtà futuristica in cui è ambientata la vicenda, l’epilogo del fumetto invece risulta parco di dialoghi e di espedienti che tengano davvero viva l’attenzione di chi legge.
Nel complesso, “H.E.R.O.I.N” è un bel comic book, davvero piacevole da gustare: testimonianza di come la scuola fumettistica italiana sappia regalare al suo pubblico opere stimolanti e sempre nuove.
Soprattutto, il grande merito di quest’opera è la sua grande capacità di divertire e affascinare, senza però copiare i grandi classici del genere.
Piuttosto, nonostante le molteplici citazioni e i numerosi riferimenti culturali (che certamente impreziosiscono la qualità delle tavole), “H.E.R.O.I.N” manifesta un carattere tutto suo, assolutamente peculiare e distinto da ogni altro comic book.
H.E.R.O.I.N” è la testimonianza che, per essere cool, i supereroi non devono necessariamente vestire la bandiera stelle e strisce.

"Fare l’amore a Roma", tra guida e gossip storico

Marianna Abbate

Roma Perché, l’Amore frequenta forse altri posti? E’ anche possibile che sia così, ma nessuna storia profumerà d’eterno come quelle nate nell’Urbe. 
E questa tesi, semplicissima da dimostrare, aleggia su tutto il lavoro di Barbara Fabiani.
“Fare l’amore a Roma”, pubblicato da Infinito Edizioni, è a metà tra una guida e il gossip storico, che io amo tanto. Un modo divertente per conoscere i fatti e i luoghi della città che un tempo governava il Mondo intero. Si parte simbolicamente dal Ratto delle Sabine, fatto leggendariamente-storico, alle mondane vicende di papa-re e prostituzione.
Perché a Roma, anche il sesso più squallido sembra amore: ne ha il sapore, l’odore e l’aspetto.
Cominciamo così a seguire uno dei percorsi indicati dall’autrice e, accanto ai monumenti statici e silenziosi, scopriremo storie chiassose e sconvolgenti. Il tutto correlato da schede di approfondimento che permetteranno di capire, a chi non lo conosce già, lo spirito della Città.
Certo, se siete a Roma per la prima volta, fornitevi di una guida Planet e scarpe da ginnastica; ma se a Roma ci state tornando, portatevi il libro della Fabiani e indossate abiti eleganti. Due passi nelle serate estive di Roma e un tuffo nella storia dell’Amore.

"La scienza del diventare ricchi"

Valerio Martella 

ROMA L’americano Wallace D. Wattles, uno di primi scrittori motivazionali moderni, seguace del cosiddetto “socialismo cristiano” e del movimento “New Though”, scrisse “La scienza del diventare ricchi” nei primi anni del Novecento (recentemente ripubblicato da TEA).
Ispirandosi a una visione monistica del’Universo, dominato da un’unica Sostanza Originaria, e premesso che la ricchezza è un diritto e una legittima aspirazione per ognuno di noi, l’autore sembra voler sostenere che il diventare ricchi sia quasi una missione se non addirittura un dovere. Fatta la distinzione tra ricchezza, che giova a tutti, acquisita su un piano creativo e ricchezza realizzata su un piano speculativo, vista, quest’ultima, in senso negativo, Wattles dà la ricetta per diventare ricchi, che si basa essenzialmente sul nostro atteggiamento mentale: passare da una mentalità competitiva ad una creativa; comportarsi onestamente; pensare ed agire in un Certo modo, con fede in ciò che facciamo, gratitudine, volontà e determinazione.

La ricetta, al di là dei principi solidaristici e di rettitudine che vi sono insiti, non sembra possedere connotati di particolare originalità né appare destinata ad incidere profondamente sul lettore. Sembra essere di diverso avviso Rhonda Byrne, che al libro si è ispirata per il suo film The secret, al cui successo lo scritto deve nuova popolarità, la quale narra, sul suo sito internet: “…E appena ho letto il libro ed interiorizzato il suo semplice sapere la mia vita è immediatamente cambiata…Questo libro è la chiave della prosperità che hai desiderato. Esso cambierà la tua vita…”.