Marianna Abbate
ROMA – Cechov ci raccontò la storia dello sfortunato zio Vanja in un complesso dramma di quattro atti. Luigi Mancuso decostruisce la struttura teatrale dell’opera, trasformandola in narrativa, per regalare anche ai lettori più piccoli l’atmosfera irripetibile della campagna russa. Lo zio Vanja diventa così un racconto, molto più fruibile, per chi ancora non è abile nella lettura, ma anche per chi vuole soltanto dilettarsi con una bella storia, tè e biscottini.
“Lo zio Vanja e altre storie russe” pubblicato da Nuove Edizioni Romane, è il regalo ideale per grandi e piccini.
Il libro ci regala altre due storie, questa volta atti unici: “Una proposta di matrimonio” e “Le nozze”. Inconfondibile il sapore della Russia di fine ‘800, in bilico tra modernità e tradizioni, tra gusto del passato e sete di modernità.
Come sempre, attraverso un libro possiamo aiutare i bambini a comprendere la realtà odierna, le contraddizioni e i problemi che da sempre accompagnano un popolo in gara con l’Occidente. E se anche non vogliamo addentrarci in dietrologie, possiamo sempre deliziarci con una bella storia magistralmente narrata.