Giulio Gasperini
AOSTA – La casa editrice Lo Stampatello è balzata agli onori della cronaca poche settimane fa per la vicenda dei libri fatti ritirare dal sindaco Brugnaro dagli asili e dalle scuole dell’infanzia perché inneggianti alla bellezza della diversità e al rispetto di tutt*. Ma Francesca Pardi e Maria Silvia Fiengo non si arrendono e vanno avanti con la loro splendida missione di pubblicare libri per bambini che contribuiscano a creare una coscienza nuova e più matura anche nei più piccoli, quando ancora le sovrastrutture societarie non hanno creato muri né alimentato pregiudizi.
Il matrimonio dello zio, scritto dalla stessa Maria Silvia Fiengo con le illustrazioni coloratissime di Sara Not, dedicato “alle nostre famiglie e a tutti quelli che c’erano”, è una tenera storia di un matrimonio, quello dello zio della protagonista, Giulia, la quale, tornata da New York con la famiglia (tra cui una bisnonna di 93 anni, uno per ogni metro di altezza della Statua della Libertà), racconta entusiasta alle sue due migliori amiche quello che è successo e la splendida festa alla quale ha partecipato: un pick nick a Central Park, una sala piena di fiori di tutti i colori, la famiglia che piangeva commossa, una torta alta tre piani e dei vestiti da cerimonia elegantissimi. Quando mostra la foto degli sposi, la sorpresa delle amiche è grande: lo zio ha sposato un uomo. E non per questo il matrimonio lo è di meno, per nessuna di loro. Con una dolcezza misurata, la storia si costruisce alimentando una certa suspense, per nulla incrinata da nessun condizionamento né ideologia.
Love is love recita la bomboniera fatta apposta per l’evento, e così è. Anche una storia per bambini ce lo dimostra, con la semplicità di cui c’è bisogno per raccontare ogni storia che sfugge alla presunzione degli adulti di voler trovare l’inghippo, la difficoltà, l’odio a ogni costo. I bambini hanno lo sguardo puro, libero: sanno che l’amore è comunque amore. Lo sanno a tal punto che una storia del genere può, per loro, esser perfino superflua. E diventare, per questo, molto più necessaria agli adulti.
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