Agnese Cerroni
ROMA – Se non riesci a trovare un lavoro decente, la tua casa viene periodicamente svaligiata dai ladri e i tuoi partners inesorabilemnte ti scaricano, non abbatterti! Non è colpa tua, c’è lo zampino dei men in black dell’FBI! Se ti capita di pensare di essere osservato, spiato, seguito, hakerato … hai ragione, è proprio così. Quello che accade a te è esattamente ciò che succede a Jeffrey Parker, il protagonista di A cazzo di cane, il nuovo romanzo di Barry Schechter edito da Casini Editore. Negli anni Sessanta, Parker ha partecipato a un raduno contro la guerra. Non ha fatto altro che interessarsi all’argomento, ascoltare qualche comizio e poi tornare a casa… ma niente è stato più lo stesso. La breve passione politica di Parker è infatti l’inizio della fine: subisce incredibili episodi di sfortuna nera ed è vittima inconsapevole di eventi semplicemente bizzarri. Una volta, per esempio, scompaiono tutte le pagine finali di tutti i libri che ha nella libreria. Scoprirà di essere vittima di un complotto governativo e di essere diventato l’ossessione di un “agente” dell’FBI deciso a non dargli tregua. In parte thriller, in parte tragedia nazionale e, interamente e dannatamente comico, questo romanzo isterico e irriverente è spassoso anche quando costringe Parker e i lettori a scoprire la verità non solo sul loro Paese, ma anche su loro stessi.
Se leggi questo post … c’è un complotto governativo
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