Luigi Scarcelli
PARMA – “Il mondo ti condanna se ami senza dignità”
Passione, una parola che indica un sentimento forte di voglia, piacere ma anche di dolore.
Ne “La passione di Ornella”, il libro di Nina Vanigli edito da Lettere Animate, tutti i significati di questa parola si riflettono nelle vicende della protagonista. Ornella è una ragazza ordinaria, che vive la sua personalissima, controversa e grottesca storia d’amore con Alessandro, una specie di angelo al rovescio, tanto bello quo crudele. Alessandro non prova amore per Ornella, ma la usa come un oggetto di sua proprietà, al servizio del suo piacere e dei suoi perversi giochi erotici. Portata allo stremo, Ornella per un attimo vedrà con lucidità il suo rapporto d’amore malato e cercherà di allontanarsene, ma l’attrazione sarà così forte da costituire una vera e propria gabbia mentale in cui la ragazza rimarrà imprigionata fino alla fine del romanzo.
Il racconto scorre veloce, nel suo ritmo si riflettono l’istintività e la carica delle forti tinte erotiche che contraddistinguono la trama, senza troppi fronzoli e con molta incisività. Nina Vanigli, che non è il vero nome ma uno pseudonimo dell’autrice, riesce curiosamente ad interpretare bene molte di quelle che sono tipiche fantasie erotiche maschili.
Il libro è anche, a mio avviso, un’occasione persa: il tema dell’amore cieco e perverso, che purtroppo affligge soprattutto le donne con risvolti spesso drammatici, è la punta di un iceberg fatto di aspetti istintivi, psicologici, fisici e sociali che caratterizzano i rapporti tra uomo e donna, l’ombra di quella che può essere una distinzione tra amore maschile e amore femminile e non un sentimento troppo spesso rappresentato come unico e omogeneo.
“La passione di Ornella” non si pone questi quesiti, ma guarda al lato puramente sensuale, doloroso ed erotico, in senso ampio, dell’amore. Questo ovviamente non è un aspetto negativo di per sé, ma a tratti sembra trascinare nella trama troppa superficialità: i personaggi femminili, ad esempio, sono trattati, forse non volutamente, in maniera non troppo benevola nel momento in cui rimangono affascinate dalla straordinaria bellezza di Alessandro oscurando qualsiasi bestialità del suo comportamento. Lo stesso Alessandro poi è un personaggio che se fosse stato approfondito dal punto di vista caratteriale e psicologico avrebbe contribuito a dare un risvolto diverso alla trama.
Molto incuriosito dalla tua recensione e leggerò il libro volentieri! E concordo, come concetto generale, che molto spesso si parla di amore come omogeneo e uguale tra uomo e donna, mentre sono due concezioni di amore ben differenti anche secondo me…