Giulia Siena
ROMA – “Sara adesso era lì. Tutta la sua vita era lì, davanti a una porta chiusa. Sulle labbra una preghiera, nel cuore l’ansia e la speranza, due pulsioni che spesso si accompagnavano. Aspettando che qualcuno le aprisse, ogni istante divenne per lei interminabile”.
Parte da lontano Roberto Riccardi per raccontare “La foto sulla spiaggia”, il suo ultimo romanzo pubblicato da Giuntina. Parte da una foto, quella Sissel Vogelmann, scattata su una spiaggia molti anni prima. Dallo sguardo della bambina di otto anni che il 30 gennaio 1944 partì dalla stazione di Milano per arrivare ad Auschwitz, prende spunto questo nuovo e avvincente romanzo. Riccardi comincia il suo racconto su due binari paralleli e distanti: Bari e Auschwitz, due mondi e momenti diversi. Bari, anni Cinquanta: qui si incontrano e crescono insieme Alba e Nicola tra la voglia di ricominciare e la quiete del mare. Nonostante siano così diversi, i due giovani si sentono vicini, uniti da un legame che è amicizia e complicità. Alba è una ragazza di ottima famiglia e il suo affetto per Nicola, il nipote della “serva”, è strano, quasi impossibile agli occhi dei suoi amici. Ma Alba sta cambiando, tutto quello che la circonda sembra che non le appartenga, una vitauna alternativa alla sua vera vita. Simone è ad Auschwitz, aspettando di sapere quando morirà. Simone vorrebbe rivedere sua moglie e la loro piccola Sara. Il pensiero di aver perso la sua bambina rende le giornate in quell’inferno uno strazio costante.
Ma perché Alba e Simone, due voci lontane anche negli anni? Le loro storie parallele e concomitanti forse, tra le pagine, dovranno incontrarsi.
Roberto Riccardi costruisce un romanzo delicato, coinvolgente e ricco. Un romanzo storico pertinente con i fatti e denso di emozioni.
“Era una sensazione frustrante, come mettersi i vestiti di sempre e ritrovarseli addosso alla rovescia”.
quanti libri sulla Shoah…ma come mai nessuno scrive degli ultimi 50 anni di massacri di palestinesi?
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Consigliaci §Luigi, consigliaci…
Luigi, lo faremo.
Perché è un brandello di storia altrettanto interessante. Vietato dimenticare!