ROMA – Nonostante la festa della Donna sia già trascorsa da qualche giorno, desidero comunque ricordare che i riflettori sull’universo femminile non devono, per nessuna ragione, essere spenti subito dopo l’8 marzo. Purtroppo il sesso femminile ha ancora molte battaglie da affrontare, prima di vedere riconosciuti i propri diritti e il proprio valore: ma soprattutto ha bisogno di aiuto e supporto. Ogni giorno la cronaca nera porta alla ribalta storie drammatiche di donne vittime della violenza inaudita di mariti e compagni o spietati carnefici. Pertanto, vorrei consigliare a tutti i lettori di ChronicaLibri “Se non ora quando?” (Piemme), il nuovo libro di Eve Ensler, autrice già famosa per “I monologhi della vagina”, nella speranza che prima o poi si sollevi unanimemente un ‘grido di libertà’ e di cambiamento.
Dalle nostre parti è insidiosa, strisciante, nascosta. Perfino glamour. In alcune parti del mondo, invece, è plateale e brutale. Così quotidiana da sembrare ineluttabile. È la violenza contro le donne. È la guerra alla dignità femminile. Tentacolare e multiforme. Donne vittime di stupri politici, rapite e picchiate perché pedine deboli sullo scacchiere dei conflitti tribali. Mogli che subiscono in silenzio tra le mura di casa. Figlie che vedono le madri tacere per anni di fronte ad assurde imposizioni religiose. Eve Ensler, paladina dei diritti femminili, dirige un coro di voci appassionate e autorevoli che diventa grido di libertà. Per dire che essere donna ancora oggi non è facile, perché si tende a negare che la violenza, nelle sue molteplici forme, esista. Questi racconti, toccanti, arrabbiati, emozionanti e a volte leggeri e poetici, ricordano che la dignità della donna è un bene che va tutelato e difeso da tutti. Per rendere il mondo migliore.