ROMA – Libri che non sono oggetti, ma spazi che contengono storie vive e autentiche: questa è l’editoria secondo Terre di Mezzo. La casa editrice milanese, nata “per strada” attraverso un giornale di poche pagine distribuito in quartieri “difficili”, oggi si racconta a ChronicaLibri con le parole del suo editor, Davide Musso.
Qual è la proposta editoriale di Terre di mezzo Editore?
Terre di mezzo Editore pubblica libri su consumo critico e stili di vita sostenibili, guide di turismo alternativo (dal cammino di Santiago a piedi ai consigli per sopravvivere alle vacanze con i figli), guide ai ristoranti etnici, ma anche narrativa di qualità, con un occhio particolare per gli esordienti italiani, e libri illustrati per bambini, con un’attenzione per quelle “storie nascoste” che troppo spesso non fanno notizia.
Romanzi, saggi e libri di viaggio: una casa editrice per tutti i gusti letterari?
Se non per tutti, di certo per molti: cerchiamo di offrire un ampio ventaglio di titoli in modo che tutti possano trovare il libro più adatto a loro.
Come mai la scelta di investire sugli autori emergenti?
Perché (anche se per fortuna sempre meno rispetto al passato) sono quelli che hanno maggiori difficoltà a entrare nel magico mondo dell’editoria. Terre di mezzo è un buon trampolino di lancio per i giovani autori. E poi investire sugli emergenti, qui come in altri campi, significa investire sul nostro futuro.
Sempre meno libri venduti, sempre più case editrici: Terre di mezzo Editore come vive questa continua “lotta”?
Cercando di pubblicare libri di qualità, cercando di interpretare le inquietudini e le esigenze del presente attraverso titoli che, spesso, si sono rivelati lungimiranti. Ciò non toglie che per farsi spazio in libreria bisogna sgomitare, e il più delle volte un piccolo editore non ha vita facile.