CasadeiLibri, arriva la nuova opera di Véronique Brindeau

Il sentiero che porta alla casa del tè: l’arte dei giardini giapponesi

Il sentiero che porta alla casa del tè è in libreria da mercoledì 4 dicembre per CasadeiLibri. La nuova opera di Véronique Brindeau – già autrice de L’elogio del muschio e Hanafuda, il gioco dei fiori, oltre che delle traduzioni dei racconti di Ikezawa Natsuki e le poesie di Ogawa Shizue – è una raccolta che vede protagonista l’arte dei giardini giapponesi.
Gli articoli che compongono l’opera percorrono l’antica tradizione nipponica che unisce filosofia, natura e armonia estetica; nei giardini – come è possibile vedere anche dalle foto che completano il libro – ogni elemento, dalle rocce all’acqua fino alla disposizione delle piante, è scelto con cura per creare un equilibrio perfetto tra uomo e ambiente.

Véronique Brindeau ci trasporta nei silenziosi e fascinosi luoghi della cultura giapponese: insieme a lei entriamo dalle porte di legno che ci permettono di osservare quattro giardini più suggestivi del Giappone e – attraverso aneddoti e curiosità – ne svela i segreti, l’arte e i significati nascosti. Siamo nel giardino del tè, totalmente isolati dal resto del mondo, dal caos della città circostante, viviamo appieno – tra queste pagine – la dimensione senza tempo dell’arte nipponica. Assaporiamo insieme a Véronique Brindeaun il significato profondo del rituale del tè. Poi passiamo a conoscere il Bonsai, i significati molteplici ad esso collegato le varie metafore che esso rappresenta, uscendo dagli stereotipi e scavando più in profondità alla ricerca di quei simbolismi che hanno reso il bonsai e le sue radici uno dei maggiori simboli del Giappone nel mondo. La terza tappa del viaggio sarà in uno dei luoghi più nascosti dell’isola: il giardino segreto di Komatsu, un luogo cristallizzato e celato, dove il muschio, nutrito dall’ombra, diventa metafora del legame profondo tra l’uomo e l’oscurità. Il percorso culmina con il tempio Entsû-ji, il primo tempio buddista dove si intrecciano storia, architettura e spiritualità. Situato in una posizione particolare, nel giardino del tempio troneggia il Monte Hiei, infatti grazie a un particolare artificio detto shakkei il monte sembra essere un elemento del giardino e non solo una parte del panorama. In queste pagine Brindeau analizza la storia, l’architettura e i simboli che questa struttura con il suo ampio giardino rappresentano. Un luogo costruito per far sì che il visitatore possa ampliare i propri orizzonti e porgere lo sguardo oltre l’apparenza alla ricerca di una spiritualità e una consapevolezza di sé. Il giardino, concepito come un micromondo, invita a guardare oltre l’apparenza verso una più profonda consapevolezza di sé e del cosmo.

Il sentiero che porta alla casa del tè offre una prospettiva nuova: se da una questo libro è un invito ai lettori per un viaggio intimo e contemplativo, dall’altra presenta la bellezza nascosta e senza tempo di luoghi intrisi di storia e significati profondi, svelando la filosofia sottile che lega l’uomo al paesaggio. Un’opera che rappresenta un ponte tra culture e un invito a scoprire la serenità e il mistero custoditi nei giardini del Giappone.

L’inizio è una soglia che si attraversa tra le nervature della città. Una semplice porta di legno, talvolta segnalata solo da un sobrio pannello appeso lungo la strada, sotto una tettoia di paglia, che si apre. Qualcuno l’ha lasciata socchiusa, segno che tutto è pronto. Dopo averla richiusa dietro di sé, si direbbe che, con un semplice gesto, la città si è improvvisamente allontanata, assieme ai suoi rumori che si avvertono ancora ma come attraverso una barriera. […] Qui comincia il cammino del tè.

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