Cibo, ragazze e tutto quello che non posso avere di Allen Zadoff
Giulia Siena
PARMA – Andrew Zansky ha quindici anni e la vita, quella che ricomincia con il nuovo anno scolastico, si prospetta non proprio semplice. Ma partiamo dall’inizio perché Cibo, ragazze e tutto quello che non posso avere è un titolo emblematico per questo romanzo frutto della penna di Allen Zadoff. Pubblicato dalla casa editrice Biancoenero, il racconto – ad alta leggibilità – è il primo, riuscitissimo, young adult proposto dalla casa editrice romana.
La vita di Andrew è al giro di boa; è in seconda superiore, deve affrontare Ugo e gli stessi problemi: 139 chilogrammi da racchiudere in pantaloni sempre troppo stretti. Chili che fanno parlare, ma Andrew è diventato un maestro: sa ironizzare sul suo aspetto fisico, dissimulare il proprio imbarazzo e minimizzare lo scherno degli altri. La nuova scuola sarà un banco di prova importante e l’occasione arriverà con April. April, “non una ragazza qualsiasi” ma la ragazza dei suoi sogni in versione asiatica, colei per la quale Andrew finge di essere uno sportivo e grazie alla quale si esporrà anche durante le lezioni di storia. Da questo momento per Andrew, abituato a rifugiarsi nel cibo succulento che prepara sua madre, la quotidianità sarà fatta di piccole grandi sfide. Nulla – o quasi – riuscirà a fermare la costante e crescente voglia di Andrew di migliorarsi e guadagnarsi un posto nella squadra di baseball della scuola, nel cuore di April, agli occhi indaffarati e indifferenti di suo padre. Andrew torna, quando può, ad affogare il proprio malumore e la rabbia nei biscotti al cioccolato, nei condimenti per la pizza o nelle patatine, ma intanto cresce, si rafforza, cambia, emerge. La sua testardaggine lo porterà a sbagliare, a riprovare, a deludere qualcuno, a riprovare a essere buoni amici, a trovare la mediazione, a trovare un abbraccio.
Cibo, ragazze e tutto quello che non posso avere è la storia di un cambiamento, di una evoluzione ma, allo stesso tempo, è la storia – narrata con ironia e sincerità – di una famiglia sgangherata e normale, di un amore timido e puro, della passione per uno sport, del bisogno di appartenere a qualcosa, appartenere a qualcuno.
Allen Zadoff
Nato a Boston, ha vissuto a New York, Tokyo e Los Angeles. Oggi scrive libri per ragazzi e giovani adulti.
Il mio nome è Andrew Zansky. Ho 15 anni e peso 139 chili.
A dire il vero, mi sono pesato ieri e sono sceso a 138 chili e 7 etti. E’ tanto, per uno della mia età.
Ok, è tanto per uno di qualsiasi età. Non è così tanto da farsi sì che facciano un documentario su di te, ma è abbastanza da farti notare ovunque tu vada.