Giulia Siena
PARMA – Herta Muller nasce nel 1953 in un villaggio di lingua tedesca al confine tra Serbia, Romania e Ungheria. Esordisce nel 1982, ma è il 1987 quando è costretta a emigrare a Berlino, dove tuttora vive. Il mondo la conosce – più approfonditamente – dal 2009 quando vince il Premio Nobel per la Letteratura.
La paura non può dormire. Riflessioni sulla violenza del secolo scorso (Feltrinelli) è il libro con il quale diamo avvio al sodalizio tra letteratura e cinema nella nostra rubrica Tra carta e pellicola, nata dalla collaborazione di Giulia Siena e Cristiano Bacchieri per il nostro canale Youtube.
La paura, infatti, è il tema sul quale si dibatte in questo primo appuntamento di Tra carta e pellicola, associando le considerazioni e riflessioni di Herta Muller sulla paura al film The village del 2004.
La paura non può dormire raccoglie tante e diverse riflessioni che l’autrice ha messo insieme partendo proprio dal discorso pronunciato l’8 dicembre 2009 all’Accademia Svedese di Stoccolma.
In un’occasione così singolare e irripetibile Herta comincia a sviscerare le paure che la accompagnano sin dall’inizio della sua carriera da traduttrice esule. Un dolore – quello che narra – sempre forte e continuo, come una pungolatura. Le strade dei dialoghi della Muller in questo volume prendono direzioni lontane: è una bambina, sta pascolando le mucche e il buio (primordiale) la spaventa e l’assorbe. La guerra, il ruolo della Romania, il sangue del Novecento, gli scontri, i deportati che dal villaggio arrivano al lager; la paura delle parole, delle testimonianze ascoltate e raccolte. La sofferenza degli altri, il terrore causato da dittatori e da decisioni incontrovertibili che influenzeranno la storia.
Herta Muller, con La paura non può dormire, racconta i timori e le angosce, nell’accezione più ampia che si possa pensare.
QUI il video TRA CARTA E PELLICOLA #1: La paura