Giulia Siena
PARMA – Jean Lorrain (scrittore francese nato nel 1855 e deceduto nel 1906) ha attraversato la sua epoca con fascino ed eccentricità. Ha vissuto la Parigi più libertina e ha sperimentato l’arte della parola affinché questa diventasse strumento di percezioni, sentimenti e pulsioni. La scrittura di Jean Lorrain torna in Italia con Colloquio sentimentale e altre prose inedite, il volumetto pubblicato da Via del vento edizioni (curato e tradotto da Angela Calaprice) che propone tre racconti contenuti nella raccolta del 1905, La scuola delle vecchie mogli.
Lorrain costruisce le tre diverse storie su altrettante protagoniste: le donne, infatti, sono al centro della prosa dell’autore francese. La principessa Dostéwianoff (in Colloqui sentimentale), la marchesa de Fleurigneuse (in Ultimo amore) e la signora Borrusset (ne Il testamento) sono tutte donne che vivono l’abbaglio della seduzione; inermi, affrante e rese ridicole dall’amore non corrisposto dei loro seduttori più giovani, più scaltri e più cinici. I racconti, poi, continuano con lo svelamento di passioni e trame sullo sfondo della Francia di fine Ottocento. Come nelle commedie di Molière, di cui Lorrain subì l’influenza, gli scritti contenuti in Colloquio sentimentale e altre prose inedite sono ricchi di satira, descrittori attenti e critici della società dell’epoca.