Giulio Gasperini
AOSTA – Dove nasce un’eroina? All’altro capo del mondo, nella provincia brasiliana di Santa Catarina, da una povera famiglia con dieci figli, nella quale il padre muore presto e la madre si deve occupare di tutti e di tutte. Un’eroina si chiama Ana Maria de Jesus Ribeiro da Silva, che in seguito sarà chiamata Anita, e si innamorerà di un condottiero, Giuseppe Garibaldi, sbarcato nel Sud America da esule e chiamato a … . Il fumettista brasiliano Josè Custòdio Rosa Filho ha raccontato in Anita Garibaldi, graphic novel edita in Italia da Edizioni Verbabolant, gli anni hanno visto nascere l’eroina Anita, concentrandosi sulle vicende sudamericane.
Con un’attenzione estrema e dettagliata per i fatti storici, narrati nei minimi capovolgimenti, negli antefatti e nelle conseguenze, Custòdio racconta i primi anni di vita e d’esperienze della giovane Ana Maria, sposata a un uomo più vecchio di lei, e obbligata a rispettare degli obblighi matrimoniali che non le si adattavano. A fianco della grande Storia, quella che si svolse nella sua città, Laguna, quella che le si presenta di fronte nella forma di un uomo italiano che, appena scorta nella folla dei rivoltosi, le dice: “Tu devi essere mia”, Anita seppe declinare la sua personalità, trovando nell’impegno una chiave prepotente di affermazione, prima di tutto del sé. Custòdio si ferma nella narrazione agli anni sudamericani, decidendo di unire la storia documentata e testimoniata a invenzioni e creazioni narrative che arricchiscono senza per questo inficiare.
Attraverso un disegno che è sapido e denso di significati, in un bianco e nero che è purezza e semplicità al tempo stesso, Custòdio ci consegna il ritratto di un’epoca, di una vicenda lontana dai nostri libri di storia ma che comunque ci riguarda, e ci serve per comprendere anche la nostra, di storia. Custòdio ci regala, inoltre, il ritratto di una donna che diventa un inno, una celebrazione di vita: la determinatezza, il coraggio, l’audacia di una giovanissima ragazza che non si fece intimorire dagli uomini e dalle loro leggi, scegliendo le definizioni della sua libertà. Tutto si innalza come exemplum valido ancora oggi, nonostante tutto.
Anita, l’eroina di due mondi.
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