“La Bibbia”, Via del Vento porta in Italia un Bertolt Brecht inedito

La bibbia_Brecht_via del vento_chronicalibriGiulia Siena
PARMA“Molte voci lentamente crescendo sparse, sempre più all’unisono, a cantare una messa”.
Ricordo, fede ed esperienze si intrecciano in La Bibbia, il volume che raccoglie scritti inediti di Bertolt Brecht. Curato da Vincenzo Ruggiero Perrino, il libro, numero 65 nella collana Ocra gialla della Via del Vento Edizioni, porta in Italia due testi teatrali inediti dello scrittore e drammaturgo bavarese.
La Bibbia – che dà il titolo all’intero volume, venne pubblicato nel giornale studentesco “Die Ernte” nel 1914 – nacque dall’esperienza di Brecht, dalla sua quotidianità fatta di letture e vita in famiglia, suo padre cattolico e sua madre protestante. Quest’ultima ebbe un ruolo determinante poiché spinse spesso Bertolt a leggere e confrontarsi con il testo sacro, tanto che questo divenne, con gli anni, il libro a cui si ispirò e da cui fu influenzato nel carattere narrativo e nell’espressione linguistica.
La Bibbia, breve testo teatrale che racchiude un momento di vita familiare, venne scritto da Bertolt quando il drammaturgo aveva poco più che quindici anni e qui, nonostante la giovane età, emerge chiara la grande dote di Brecht: l’osservazione. L’autore immagina una guerra di indipendenza in Olanda nel XVI secolo, uno scontro aspro tra protestanti e le truppe cattolico-ispaniche. In questo scenario, una tranquilla famiglia benestante legge la Bibbia, mentre dalla piazza arrivano i rumori dello scontro. La lotta, però, coinvolge tutti tanto che la ragazza, nipote del sindaco, diventa merce di scambio per salvare la città. Fede e salvezza si mescolano confusi ai bisogni, tutti umani, di risposte e scelte. Ragione contro fede. Dovere contro credo. Mentre la ragazza confessa al nonno le sue paure, le sue angosce, il suo scontro interiore, la città brucia. Servirà la fede ad arginare il male?
Oratorio, invece, la seconda opera contenuta nel libro, è un manoscritto lasciato dall’autore e mai pubblicato in cui ritornano i temi religiosi. La ricerca di significato della vita crea, in queste poche pagine, una forte tensione accentuata da un’ostilità dimostrata dal protagonista, così come dal suo dio.

La Bibbia, quindi, raccoglie due passaggi importanti, quasi fondamentali, dell’opera di Bertolt Brecht. Due opere giovanili (La Bibbia è sicuramente il primo testo teatrale dell’autore) che segneranno lo sviluppo narrativo di Brecht.
Ottimo lavoro nella critica di Vincenzo Ruggiero Perrino; anche questa volta Via del Vento edizioni ha fatto scelte giuste.

Informazioni su Giulia Siena

Direttore. Per gli amici: il direttore di ChrL. Pugliese del nord, si trasferisce a Roma per seguire i libri e qui rimane occupandosi di organizzazione di eventi e giornalismo declinato in modo culturale e in salsa enogastronomica. Fugge, poi, nella Food Valley dove continua a rincorrere le sue passioni. Per ChrL legge tutto ma, come qualcuno disse: "alle volte soffre un po' di razzismo culturale" perché ama in modo spasmodico il Neorealismo italiano e i libri per ragazzi. Nel 2005 fonda la rubrica di Letteratura di Chronica.it , una "vetrina critica" per la piccola e media editoria. Dopo questa esperienza e il buon successo ottenuto, il 10 novembre 2010 nasce ChronicaLibri, un giornale vero e proprio tutto dedicato ai libri e alle letterature, con occhio particolare all'editoria indipendente. Uno spazio libero da vincoli modaioli, politici e pubblicitari. www.giuliasiena.com
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