Giulio Gasperini
AOSTA – Riccardo Borgogno edifica un’architettura narrativa estremamente intensa e coraggiosa per raccontare Il complotto delle statue di cera, edito da Eris Edizioni con le illustrazioni di Silvia Rocchi. È una storia che si dipana audacemente attraverso tanti epoche, a partire dalla fine del 900, quando Arduino signore d’Ivrea sfidò il Papato e gli imperatore tedeschi per diventare re d’Italia, fino al 2008, quando la finanza globale diventa il nuovo terreno di scontro e di acquisizione di potere, tutto all’insegna di una sapienza alchemica che continua, nonostante il trascorre del tempo, a nutrire la fantasia degli uomini e la loro curiosità per l’impossibile che possa diventare reale.Scorrendo da un’era all’altra, Riccardo Borgogno struttura un complesso sistema di rimandi e riferimenti che tengono il lettore incollato alle pagine, scritte in una lingua scorrevole e piacevole. Le vicende narrate incuriosiscono e alimentano l’attesa di scoprire come la vicenda andrà a finire, unendosi a pagine di estrema azione che velocizzano la narrazione. Tanti sono i personaggi che si alternano in queste pagine, ognuno di loro depositario di un piccolo pezzo di verità per ripristinare il puzzle globale della storia. Ed è proprio la passione della narrazione che caratterizza, ad esempio, il personaggio di Brunetto, fondamentale per comprendere lo sviluppo successivo degli eventi: una delle chiavi di lettura più indispensabili per tutta la narrazione, perché in lui prende vigore e potenza la necessità estremamente umana di poter parlare al di là di ogni inibizione plasmando storie che potessero significare altro, che si animassero di potenza ulteriore e inarrestabile; di una potenza creativa e creatrice che non si possa esaurire facilmente, perché grande, vastissima è la fantasia umana, la capacità e la potenza immaginifica.
Avendo come base la storia, meravigliosa, del Golem di Praga – materia inerte a cui si concede vita per difendere le città da ogni sorta di pericolo – Borgogno sviluppa il tema abbandonando il campo della storia antica, immergendolo nella storia contemporanea, attualissima, che altrettanto ha bisogno di sicurezze più che concrete, persino metafisiche.
Riccardo Borgogno sa utilizzare in maniera intensa alcuni degli aspetti più spietatamente umani che attraversano le epoche, creando una spy story che si confonde con un giallo storico, dando vita alle paure e, al tempo stesso, ai desideri, posti più in profondità dell’essere umano: in particolar modo l’ambizione, il desiderio di potere, la paura della morte, il desiderio di sentirsi invincibili e insuperabili.
Un complotto attraverso le epoche
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